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Paolo Pugliese

Paolo Pugliese

Ritorna la Valiant Comics

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1307015313È notizia di poche ore fa che, dopo quasi sette anni di assenza, si apprestano a tornare in grande stile comics pluripremiati dalla critica come Harbinger, X-O Manowar, Shadowman e Ninjak, pubblicati negli anni ’90 dalla Valiant, la casa editrice fondata da Jim Shooter.

L’annunciato ritorno si deve all’impegno della nuova compagnia Valiant Entertainment che, co-fondata da Jason Kothari e Dinesh Shamdasani, è detentrice dei diritti di quasi 1.500 personaggi dei fumetti ed è intenzionata a rilanciare l’intero Valiant Universe nel 2012. L’iniziativa è stata resa possibile grazie ad un aumento dei suoi capitali provenienti da finanziamenti privati da parte della compagnia Cuneo & Company, LLC. La società è di proprietà di Peter Cuneo, il quale ha investito in una personale joint venture con la Valiant Entertainment, assumendone anche il ruolo di presidente. Cuneo è un professionista di lunga esperienza nel settore dell’editoria a fumetti, dato che è stato amministratore delegato e poi vice-presidente della Marvel Entertainment per dieci anni, concludendo la sua collaborazione con la Casa delle Idee alla fine del 2009, quando fu acquistata dalla Walt Disney Company per 4 miliardi di dollari.

Il rilancio dei titoli della Valiant è stato fissato per la prima parte del 2012 ed avverrà in maniera progressiva, con pubblicazioni sia in forma cartacea che digitale. Tanto Cuneo quanto Kothari e Shamdasani si sono dichiarati entusiasti di questa nuova avventura editoriale, nonché intenzionati a realizzare un marchio di qualità che combini le potenzialità dell’eredità Valiant con la qualità di un team di autori di prima categoria. Ai lettori è stato concesso un piccolo, sibillino, spoiler sul primo personaggio che sarà pubblicato, la cui identità potrebbe essere Rai, oppure Bloodshot.

Ricordiamo che la Valiant Comics nacque nel 1989 grazie all’abilità editoriale di Jim Shooter (ex-autore nonché editor in chief della Marvel) e, insieme alla Dark Horse, fu la prima a spezzare il duopolio editoriale della Marvel e DC Comics sul mercato americano, venendo poi acquistata dalla Acclaim Entertainment che licenziò Shooter e cessò le pubblicazioni nel 2005. Nei suoi anni d’oro, fu una casa editrice molto apprezzata dalla critica, rilanciando vecchi personaggi come Magnus Robot Figher, Doctor Solar e Turok (oggi pubblicati dalla Dark Horse), e creando anche molte nuove serie come The Eternal Warrior, Harbinger, Archer & Armstrong, X-O Manowar, Shadowman, Timewalker, Ninjak e The Visitor. Ai suoi fumetti hanno lavorato autori del calibro di Bob Layton, Barry Windsor Smith, Joe Quesada, Jim Lee, Frank Miller, Garth Ennis, Warren Ellis, Bryan Hitch, Steve Ditko, Mike Mignola e Neal Adams.

Nirvana: serie Paguri per Panini

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nirvanapaniniPresentato, nel corso di una divertente conferenza al Comicon di Napoli, il nuovo titolo Made in Italy della Panini Comics: Nirvana. Un fumetto comico ideato dal duo I Paguri, alias Emiliano Pagani (testi) e Daniele Caluri (disegni), creatori di Don Zauker, personaggio ormai di culto della scena editoriale underground italiana.

Nirvana è una miniserie di sei numeri, in bianco e nero, che sarà pubblicata a partire dal prossimo novembre a cadenza bimestrale. Il protagonista è Ramiro, un piccolo truffatore diviso tra lavoretti illeciti e l’oppressiva fidanzata Cristy. La sua vita cambia dopo aver tirato un bidone alla persona sbagliata, ovvero il boss Occhionero Ronson, il quale gli scatena alle calcagna i suoi due feroci sicari Golem e Slobo. Protetto dall’Ispettore Buddha, Ramiro finisce nel programma protezione testimoni, iniziando una nuova vita, con una nuova identità e un nuovo lavoro, che manda ogni volta all’aria sia per la sua dabbenaggine che per la sua propensione a imbrogliare chiunque gli sia a tiro.

Veri e propri mattatori di scena, il duo Pagani e Caluri, sotto gli occhi di un divertito Marco M. Lupoi, hanno raccontato la genesi del personaggio e le linee guida del fumetto. Ramiro è stato sviluppato in maniera da incarnare tutti i peggiori difetti degli italiani e si muove in un’Italia molto attuale, con un linguaggio non filtrato, vicinissimo a quello gergale usato nella vita di tutti i giorni. Gli autori hanno infatti voluto dare un’impronta ben definita al fumetto, con atmosfere narrative in bilico tra il caricaturale-surreale e la cronaca ancorata alla nostra attualità: il fumetto si presenta quindi come un coraggioso mix di vari generi, dal comico al "Pulp Fiction", con influenze cinematografiche (come i famosi “poliziotteschi” degli anni ’70), alternando sequenze umoristiche e grottesche ad altre drammatiche, ispirate ai fatti di cronaca dei nostri giornali. La struttura narrativa è divisa per episodi autoconclusivi, legati comunque da un filo comune, mentre l’impianto visivo è orientato verso uno stile caricaturale molto pulito, che ricorda il segno di Giorgio Cavazzano, con vari character ispirati per caratterizzazione e fattezze a personaggi del cinema (vedi l’Ispettore Buddha con il volto di Bud Spencer), del fumetto (come il Marv di Sin City) e della vita reale (Cristy, ad esempio, è ispirata alla sorella del disegnatore Caluri, come ha rivelato un sardonico Pagani).

Comicon: novità Panini

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marvel-chroniclesNel corso della seconda giornata dell’annuale Comicon di Napoli, si è svolta la conferenza della Panini Comics con la presenza del direttore Marco M. Lupoi e del publishing manager Sara Mattioli, i quali hanno illustrato le novità autunnali della casa editrice.

Gli eventi Marvel Italia più importanti dopo l’estate saranno la pubblicazione della miniserie X-Men/Vampiri e soprattutto il crossover "Fear Itself", quest’ultimo a soli sette mesi di distanza dall’uscita americana. La miniserie Fear it Self sarà pubblicata in albi a sé stanti, collegati a vari tie-in sulle altre testate della Panini, come era già successo per le precedenti Secret Invasion e Dark Reign. Lupoi ha però rivelato che la saga non sarà pubblicata con il titolo originale, ma con un adattamento in italiano non ancora deciso in maniera definitiva, che però alcune fonti indicano già come “Il Regno della Paura”.

Per quanto riguarda i prodotti da libreria, ad agosto e settembre verranno pubblicati due nuovi volumi di "World of Warcraft" della Blizzard Entertainment, ai quali seguirà l’edizione italiana della maxiserie "Omega The Unknown", firmata dallo scrittore di fantascienza Jonathan Lethem, e proposta anch’essa in due volumi.
A settembre la Panini ripubblicherà l’omnibus "Marvel: Year by Year", ovvero l’edizione italiana di "Marvel Chronicle a Year by Year History": un vademecum cartonato di 352 pagine con tutti gli eventi della Marvel Comics raccontati anno per anno dal 1939 (quanto la Marvel si chiamava Timely) al 2009, con molte illustrazioni ed i testi firmati da Peter Sanderson, Tom Brevoort e Tom DeFalco, copertina sagomata disegnata da Jim Cheung, prefazione di Stan Lee e postfazione di Joe Quesada. A ottobre seguirà invece "DC Comics: Year by Year", maxi-volume simile al precedente per stampa e formato, ma dedicato a tutti gli eventi delle testate della DC comics, con testi di Alan Cowsill, Alex Irvine, Matthew K. Manning. Per entrambi i volumi il prezzo sarà di 45 euro.

Altre due uscite Panini autunnali saranno rispettivamente l’omnibus di Fathom (versione italiana della Definitive Edition TP, contenente tutta la produzione firmata dal compianto Michael Turner), e poi "Icons: Jim Lee", un artbook di 296 pagine dedicato al famoso disegnatore, contenente molte illustrazioni, cover e sketch nell’arco dei suoi 20 anni di lavoro alla Wildstorm e alla DC Comics.
Infine, il publishing manager della Panini, Sara Mattioli, ha rivelato la futura pubblicazione dei due omnibus dedicati allo Spawn di Todd McFarlane: il volume 1, intitolato "Spawn Origini", conterrà i primi 25 numeri della serie degli anni ’90.

La Lega degli Straordinari Gentlemen - Secolo: 1910 vol. 1

Torna in Italia, ad opera della Planeta DeAgostini, La Lega degli Straordinari Gentlemen inventata da Alan Moore, le cui prime due miniserie sono state pubblicate in altrettanti tomi dalla Magic Press, quasi dieci anni fa.

"Secolo: 1910" presenta una nuova formazione di avventurieri gentlemen, impiegata nei servizi segreti inglesi, a distanza di dodici anni da quella precedente. Unico legame con il passato è la presenza di Mina Murray, ex compagna di Dracula e guida materiale e spirituale del gruppo. L’incarnazione del 1898 della Lega (formata dal Capitano Nemo, Allan Quatermain, Mr. Hyde e l’Uomo Invisibile), lascia quindi il posto a nuovi personaggi di pari origine letteraria che, nonostante non abbiano né il carisma né l’aura iconografica dei precedenti, si dimostrano ugualmente interessanti. Ciò avviene grazie a un Alan Moore ispirato e attento sia alla caratterizzazione di ognuno, sia al loro interagire come gruppo. Accanto alla Murray, uno dei personaggi femminili di maggior spessore apparso in una storia a fumetti, c’è l’androgino Orlando: il cavaliere immortale inventato da Virginia Woolf nell’omonimo romanzo del 1928 che, nell’arco di quattro secoli, cambia sesso diventando una donna. Moore lo dipinge come un dandy eccentrico, ambiguo e ironicamente borioso e decadente, ampliando la sua immortalità ben oltre i quattro secoli. Gli altri componenti del gruppo sono Allan Jr., figlio di Quatermain, Carnacki, l’occultista dotato di facoltà sensitive e precognitive, protagonista di svariati romanzi di William Hope Hodgson (scrittore le cui opere ispirarono addirittura H.P. Lovecraft), e infine A.J. Raffles, prototipo inglese di ladro gentiluomo e trasformista, creato nel 1840 da Ernest William Hornung.

Nel corso di questa nuova avventura, Alan Moore conferma impareggiabile conoscenza e amore per la letteratura d’evasione classica, sia dell’800 che del ’900, con rimandi e citazioni alla narrativa epica e anche a quella pop degli anni ’60 (vedi, ad esempio, l’omaggio al viaggiatore temporale Andrew Norton, il "Prigioniero di Londra", creato dal regista-scrittore Ian Sinclair, amico personale di Moore) che ne arricchiscono la trama. La struttura della storia è suddivisa in due binari narrativi paralleli: da un lato ci sono le indagini della Lega su una setta occulta che, secondo le premonizioni di Carnacki, potrebbe portare morte e distruzione a Londra; dall’altro, c’è la storia di Janni, figlia adolescente di un moribondo Capitano Nemo e riluttante erede del suo impero marino, le cui scelte di rifarsi una vita lontana da un futuro predestinato la portano su un sentiero di violenza e vendetta. Ed è quest’ultima trama ad avere maggiore forza narrativa, calamitando l’interesse del lettore grazie anche al carisma del personaggio, mentre l’altro intreccio è leggermente penalizzato da un’indagine svolta con un’impostazione lenta e verbosa, ma assolutamente realistica nelle sue fasi evolutive. Disseminando la storia di indizi e cenni storici reali (come la catena di omicidi di Whitechapel e i sospetti che il quattordicesimo conte di Gurney sia stato Jack lo Squartatore), Moore riesce abilmente ad evolvere senza forzature le due trame, fondendole in un unico, catartico finale dove trovano drammatico compimento le visioni di Carnacki, aprendo inquietanti sviluppi per il futuro.

Del nutrito cast di protagonisti è soprattutto Mina Murray ad essere sotto i riflettori, con una bella caratterizzazione di donna moderna e risoluta, che mostra occasionali sprazzi di fragilità nella sua corazza emotiva, dovendo fronteggiare eventi più grandi di lei. Insieme a Orlando, risultano ben definiti anche il personaggio ribelle e orgoglioso di Janni (che costituisce quasi storia a sé in questo volume), e quello di Carnacki, perseguitato dalle sue capacità paranormali e anche da una certa rassegnazione e insicurezza nel suo ambito di indagatore dell’occulto. Rimangono invece in secondo piano le figure di Quatermain e Raffles, con personalità appena accennate che riflettono un ruolo marginale nello sviluppo della storia, venendo relegati a poco più che comparse.
Lo stile tagliente e vagamente caricaturale dei disegni di Kevin O’Neill fa da efficace complemento ai testi di Moore, con una riproduzione visivamente efficace e veritiera dell’ambientazione storica londinese, realizzata con un tratto sintetico, ma dettagliato.
Sul fronte della stampa, il volume in questione è la perfetta replica dell’edizione originale, costituita da una robusta rilegatura ed arricchita da un racconto in prosa nelle ultime sue pagine, con in più finte pubblicità di prodotti dell’epoca.

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