Batman n.51
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Dopo la conclusione della saga Il Ritorno di Bruce Wayne, con relative conseguenze e celebrazioni lette nei due precedenti numeri, lo sceneggiatore Grant Morrison chiude la lunga saga, durata oltre due anni, sui segreti della famiglia Wayne e sulle peregrinazioni spazio-temporali di Batman, aprendo un nuovo capitolo sulla sua crociata. L’albo in questione contiene il numero speciale Batman: The Return, che da un lato racconta il ritorno in azione di Bruce Wayne nei panni dell’Uomo Pipistrello, mentre dall'altro illustra l'inizio della sua lotta al crimine su scala internazionale, facendo da prologo alla nuova serie Batman Incorporated, che debutterà sul mensile il prossimo mese.
L’albo si apre con l’intensa riproposizione del primo incontro tra Bruce e il Pipistrello, narrata però dal punto di vista di quest’ultimo, continuando poi con lo spettacolare salvataggio del giovane figlio dello sceicco Farouk: personaggio che introduce una misteriosa congrega e nuovi antagonisti in giro per il mondo, all'interno di un’indagine tra ricerche genetiche illegali, potenziamenti meta-umani e corazze ipertecnologiche.
Nel corso della storia, molto ben equilibrata nel suo rapporto tra scene d’azione e sequenze di dialogo, Morrison fa il punto della situazione, iniziando ad evolvere lo status quo dei personaggi – il trittico Bruce/Batman, Dick/Nightwing e Damian/Robin –, le cui dinamiche personali sono agilmente descritte e bilanciate con le rispettive identità/ruoli supereroistici.
La trama, secondo lo stile classico di Morrison, procede in maniera labirintica, con uno sviluppo criptico degli eventi che, volutamente, non ha un senso compiuto, costituendo un nuovo capitolo delle avventure del cavaliere Oscuro che, in attesa di ulteriori approfondimenti, lascia nel lettore più domande che risposte. Assolutamente riuscito, infine, l’apporto grafico di David Finch, che da un lato esalta i testi di Morrison con una grande cura per il dettaglio e per le atmosfere oscure del personaggio, arricchendole di venature da fantascienza Cyberpunk; dall’altro, presenta una progressione filmico-narrativa delle vignette che, nella scelta delle inquadrature e nella costruzione delle sequenze, rivela una chiara matrice cinematografica.
L’albo si conclude con una ricca gallery di disegni, copertine, bozzetti, schizzi sui personaggi e tavole disegnate da Finch, alle quali si contrappone la pubblicazione di alcune pagine della sceneggiatura originale di Morrison.