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Deadpool n.4

Giunto al suo quarto numero, l’albo del mercenario più chiacchierone e fuori di testa della Marvel si apre con i primi due capitoli di una storia (in quattro parti), in cui Deadpool incontra Spiderman, per cercare di imparare le sue mosse ed i suoi trucchi; i due, però, si ritroveranno alle prese con una catena di strane esecuzioni ed uno scimpanzé killer, triste e donnaiolo (!!!). Si prosegue con un team-up, dove il nostro eroe sperimenta le gioie dell’autotrasporto insieme al camionista galattico U.S.Ace, dovendosela poi vedere con consegne pericolose, corse in truck e inseguimenti con procioni armati e motorizzati (!!!).

Nonostante abbia appena 4 mesi di vita editoriale, la testata di Deadpool mostra già abbondantemente la corda sul fronte della credibilità qualitativa del materiale in scaletta. Si percorre un sentiero narrativo basato sul nonsense allegorico e volutamente pacchiano, che finisce per essere per lo più forzato e fine a sé stesso. Non c’è un equilibrio stabile tra comicità e narrazione supereroistica, con la prima che soverchia eccessivamente la seconda, insistendo nel caratterizzare Deadpool come un pagliaccio estemporaneo che irrompe nelle vite altrui portando un caos comico da cartone animato. Dopo un po’, questo meccanismo risulta ridondante e ripetitivo, necessitando di maggiore sostanza narrativa, anche per un fumetto di semplice intrattenimento come questo.

La doppia storia iniziale, ad esempio, ha un incipit pretestuoso e ridanciano, sprecando le potenzialità dell’incontro Spiderman/Deadpool ed insistendo su dinamiche comiche elementari che soffocano tutto il resto. L’episodio team-up è anche peggiore: un divertissement gratuito, con uno sviluppo stagnante e gags meccaniche che nascondono una sostanziale povertà di idee. Sul fronte grafico, il discorso non migliora: le prime due storie sono disegnate da un Carlo Barberi, con un tratto abbastanza dignitoso che però non presenta nulla di nuovo né si eleva al di sopra della media standard dei fumetti Marvel. Il terzo episodio, invece, è affossato da uno sconosciuto Shawn Chrystal, dallo stile mediocre, con tavole scarne composte da figure dinoccolate, sfondi inesistenti e grossi errori nelle proporzioni e nelle prospettive.
Gli editoriali dell’albo, infine, sono la ciliegina sulla torta nel voler essere demenziali e brillanti a tutti i costi; il risultato finale, purtoppo, è tutt’altro.

Dati del volume

  • Editore: Panini comics
  • Autori: Testi di Daniel Way, , Stuart Moore, Joe Kelly Disegni di Carlo Barberi, Shawn Chrystal, Rob Liefeld
  • Formato: spillato, colore, 80 pagine
  • Prezzo: € 3,50
  • Voto della redazione: 2
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