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Incognito Vol.2 – Cattive Compagnie

Da oltre un anno, Zack Sterminio ha abbandonato il programma testimoni per supercriminali pentiti, costruendosi una nuova vita e passando a lavorare per il Governo. Con una nuova identità, Zack lavora come agente operativo dell’agenzia governativa S.O.S., dando la caccia ad altri supercriminali. Ma dopo aver accettato una missione sotto copertura, consistente nell’infiltrarsi nello stesso, pericoloso, sottobosco illegale dove aveva lavorato per tanti anni, Zack si renderà conto di aver fatto un terribile errore, che potrebbe costargli sia la sua nuova vita che la libertà.

Con questo secondo capitolo della saga post-supereroistica di Incognito, lo sceneggiatore Ed Brubaker si allontana ancora di più dalle atmosfere tipiche dei comics americani, incanalando la storia in una matrice fortemente noir e meta-thriller, debitrice di svariati generi narrativi. Incognito potrebbe essere descritto come un thriller supereroistico, ma questa definizione sarebbe comunque riduttiva, perché Brubaker riesce a tessere un intreccio lineare che comprende ed amalgama elementi concettuali retrò e diversi tra loro - come l’Hard Boiled, il Pulp, la fantascienza anni ’50, la Pop Culture o il gerene Noir -, aggiornandoli ed unendoli agli archetipi dei fumetti di super-eroi. L’esposizione e lo sviluppo del racconto è incentrato su un ritratto schematico, spesso fulminante, di un’umanità indurita e borderline, attraverso la caratterizzazione del protagonista e dei personaggi comprimari. Grazie all’uso, non scontato né referenziale, dei fattori narrativi elencati sopra, l’autore descrive la personale discesa negli inferi da parte dell'antieroe Zack, invischiato suo malgrado in un vortice di misteri, vendette, piani segreti e dinamiche tipiche del mondo della malavita, che potrebbe costargli tutto quello che ha.

La prosa di Incognito ha i toni adulti e disillusi di un romanzo poliziesco di Raymond Chandler ("Il Grande Sonno"), con un’evoluzione della trama coinvolgente e fluida, popolata da personaggi duri come la pietra ed arricchita da varie intuizioni  - i personaggi di Lazzaro e Simon, il Livello 9 - che contribuiscono a rendere la narrazione tanto imprevedibile, quanto complessa (ma non arzigogolata). L’unica ombra sul lavoro di Brubaker è il fatto che questa storia non si concluda in maniera adeguata rispetto alla sua incalzante costruzione narrativa: un crescendo rossiniano che si chiude con un climax non all’altezza rispetto alle aspettative nate da quanto letto prima; la risoluzione è infatti un po’ troppo affrettata e condensata nelle ultime dieci pagine, con un finale sospeso (in attesa di leggere il seguito) che, per quanto possa chiudersi con un’ultima pagina intrigante, trasmette ai lettori la sensazione di essere stati lasciati a metà della lettura.
I disegni di Incognito sono firmati da Sean Phillips, già collaboratore di Brubaker per la maxi-serie Criminal, il quale, con il suo stile cupo e sintetico, conferisce al fumetto quell’atmosfera retrò da comics della Silver Age degli anni ’50 e ’60, unita ad un contesto visivo nerissimo da moderna crime story, con vignette che, per inquadrature e progressione, presentano un taglio narrativo dal sapore cinematografico.

Dati del volume

  • Editore: Panini comics
  • Autori: Testi di Ed Brubaker, Disegni di Sean Phillips
  • Formato: brossurato, 135 pagine a colori
  • Prezzo: € 12.00
  • Voto della redazione: 7
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