Menu
Giovanni Fabris

Giovanni Fabris

Mercenari, violenza e morte. In una parola: Crossbones

  • Pubblicato in News

CrossbonesUno dei momenti più sconvolgenti della Casa delle Idee da qualche anno a questa parte è stato l’assassinio di Steve Rogers: incarcerato dopo gli eventi di Civil War, viene ferito a morte (o quasi… come nella migliore tradizione Marvel) dal proiettile di un cecchino, salendo la scalinata del tribunale che lo avrebbe dovuto giudicare. Il dito che ha premuto quel fatale grilletto appartiene a uno dei più efferati e immorali criminali che abbiano mai incrociato la strada della Sentinella della Libertà: Brock Rumlow, il mercenario mascherato meglio noto come Crossbones.

A questo storico avversario di Capitan America è dedicato il primo di una serie di one-shot per festeggiare i settant’anni dell’eroe a Stelle e Strisce. Ai testi ci sarà William Harms, già conosciuto per la serie Impaler, sotto etichetta Image, mentre alle matite troveremo Declan Shalvey, che sulle pagine di Thuderbolts ha già avuto modo di trattare con il villain in questione. Crossbones, infatti, è stato arrestato da Bucky Barnes durante la tentata fuga dal luogo dell’omicidio di Cap e, dopo aver passato qualche tempo in carcere, ha provato a riabilitarsi nelle fila dei Thuderbolts. Il mercenario si è rivelato, però, un compagno troppo ostico anche per i sicari di Norman Osborn, che lo hanno presto cacciato dal gruppo. È dopo questi avvenimenti che lo ritroveremo in Capitan America e Crossbones, con una missione impossibile da rifiutare diretto su un isolotto del Mar Caspio.

Harms si è trovato a suo agio a descrivere il carattere e la psiche di un uomo estremamente violento, per molti versi in empatia con il Vlad Tepes di Impaler. “Anche la persona più brutale ha una sua etica, per quanto essa possa essere distorta o folle”, spiega l’autore. “Mi sono basato su questo presupposto per raccontare Crossbones: vede il mondo come un posto crudele e spietato e semplicemente si sente giustificato a restituire tutto il male che gli è stato fatto. Si tratta solo di un psicopatico o c’è un barlume di umanità in fondo al suo animo nero?”. Nella storia comparirà, seppur brevemente, anche Cap, che sarà una presenza costante durante tutta la narrazione, un pensiero fisso con cui Rumlow dovrà fare continuamente conto.

Per Shalvey tratteggiare Crossbones è stato una gioia, visto che in Thuderbolts il mercenario mascherato era il suo personaggio preferito. “È il mio primo lavoro con un villain, ma non posso dirmi sorpreso di essere stato ingaggiato per questo fumetto: i suoi toni fra l’horror e il thriller si sposano bene con il mio stile cupo e questo genere di storia mi permette di usare ombre e inquadrature per creare l’atmosfera dark adatta. Disegnare questo one-shot è stato entusiasmante, soprattutto perché sono un grande fan di Ed Brubaker [l’attuale autore di Capitan America, n.d.r.] e del suo lavoro sulla serie”.

In conclusione, gli autori si dicono speranzosi per il futuro di questo interessante personaggio, che ha ancora molto da dare in termini di esplorazione narrativa: “Crossbones è il villain che amerete odiare (o odierete amare) e in 28 pagine vi farà spaventare, ridere e pregare per averne ancora. Dategli una chance”.

Il senso di ragno pizzica... o no?

  • Pubblicato in News

Attenzione! La seguente news potrebbe contenere spoiler!

asmpo654_dc11_lr_0001_02L’universo dell’amichevole Uomo Ragno di quartiere quest’anno sorprenderà ogni lettore e non ce ne sarà più per nessuno: parola dell’autore di Amazing Spider-Man, Dan Slott, che in una recente intervista si è sbottonato su alcuni eventi futuri che coinvolgeranno le varie testate ragnesche.

Dopo il Point One, ispirato alle vecchie storie di Spider-Man dove “ogni numero era Reader friendly”, una parte centrale la avranno i simbionti, tornati prepotentemente sulla scena dopo un periodo relativamente nell'ombra: il nuovo Venom di Rick Remender e Tony Moore, le cui storie saranno “totalmente folli e spettacolari” e il redivivo e ancora misterioso Carnage di Zeb Wells e Clayton Crain, che, dopo essere stato fatto a pezzi da Sentry, sarà più assetato di vendetta che mai. Altro villain che si scontrerà con Spidey sarà Phil Urich nelle vesti di Hobgoblin, che assumerà il ruolo di antitesi malvagia di Peter. Solo l’Anti-Venom pare non avere un futuro roseo: Slott rivela soltanto “faremmo meglio a vendere tutto le sue action figure il prima possibile”.

Due saghe vedranno coinvolto Peter Parker nei mesi estivi e in particolare al Free Comic Book Day: Path to Spider Island e Infested, su cui l’autore non ha voluto dire nulla, se non che si tratterà di una serie di storie corte disegnate dai veterani di Amazing Humberto Ramos, Carlos Cuevas e Edgar Delgado, che sveleranno diversi punti importanti delle trame ragnesche. Altra novità sarà un rimaneggiamento nei poteri di Peter, che perderà uno dei suoi tratti caratteristici: l’arcinoto Senso di Ragno, infatti, lo abbandonerà e il mondo attorno a lui diventerà di colpo molto più pericoloso. “È quasi una cosa karmica”, spiega Slott, “nei panni di Peter gli sono successe diverse cose positive: un nuovo lavoro ai laboratori Horizon, la nuova fidanzata Carlie Cooper etc. Ma stiamo parlando di Spider-Man, per cui se da una parte sembra che tutto fili liscio, dall’altra qualcosa deve pur andare storto”.

A peggiorare la perdita di uno dei suoi punti di forza si aggiunge la colpa per non essere riuscito a salvare Marla, la moglie di J. Jonah Jameson, che nelle storie recenti era diventata una sorta di catalizzatore di eventi positivi; con il suo aiuto, infatti, il marito era riuscito a rimettere insieme la sua redazione, riprendendosi il Daily Bugle, e lo stesso Peter le deve il suo nuovo posto di lavoro. Il tratto di Marcos Martin mostrerà la tristezza e il dolore di questo momento, in un albo che Slott ha dipinto come “pura arte: vi garantisco che quando lo aprirete non lo leggerete nemmeno, sarete totalmente stregati dai disegni”.

In ultimo Spider-Man sarà coprotagonista diverse in altre testate oltre ad Avengers: sostituirà, infatti, Johnny Storm nella nuova incarnazione dei Fantastici Quattro e lo vedremo fare da mentore agli eroi cadetti di Avengers Academy. Un numero di presenze impressionante per il Tessiragnetele, che Slott commenta con il sorriso: “È difficile gestire così tante storie per noi? Penso sia più difficile per il povero Spidey!”.

Dark Wolverine: nuova serie in solitaria per Daken

  • Pubblicato in News

300px-Daken_Dark_Wolverine_Vol_1_7_TextlessDopo aver preso per qualche tempo il posto del padre sulla sua serie regolare, cambiandone addirittura il titolo, l’ombroso Daken torna con una testata tutta sua, in linea con la recente ondata di Point One Marvel per i nuovi lettori.

Apparso per la prima volta sulle pagine di Wolverine: Origins, Daken è il figlio del mutante canadese e della sua sposa giapponese Itsu. Segnato sin dalla nascita da un destino infausto, egli ha ereditato da Logan gli artigli caratteristici ed il suo formidabile fattore rigenerante, che gli ha permesso di sopravvivere all’omicidio della madre quando era ancora nel suo grembo. Dal carattere freddo e schivo, Daken è un assassino senza scrupoli, che ha sempre perseguito i propri fini indipendentemente dal gruppo a cui fosse affiliato, coltivando un odio profondo verso Wolverine; solo il misterioso personaggio di Romulus, antico patriarca della razza dei Lupoidi, sembra in qualche modo averne condizionato la vita e le scelte, così come quelle del padre.

Nei recenti eventi che hanno scosso l’universo Marvel, Daken, solo in teoria facente parte degli Oscuri Vendicatori, ha più volte mostrato come Norman Osborn lo stesse solo utilizzando per portare a termine i propri scopi personali. Nell’Assedio di Asgard il mutante è stato duramente battuto da Thor, ma, una volta terminata la battaglia, è riuscito a non farsi catturare come il resto dei suoi ex compagni e a fuggire.

Alle redini di questa nuova testata ci sarà l’autore inglese Rob Williams, già all’opera nella mini di prossima uscita Skaar: Re della Terra Selvaggia, che sarà coadiuvato ai testi dai precedenti scrittori della serie Daniel Way e Marjorie Liu. In Daken: Dark Wolverine vedremo come il figlio di Logan riuscirà a diventare il nuovo boss del crimine dell’isola di Madripoor, ovviamente facendosi strada a suon di artigli e omicidi; una volta ottenuto il controllo del piccolo paese asiatico, il suo prossimo obbiettivo sarà Los Angeles stessa e non si fermerà davanti a nulla pur di ottenerlo. Sfortunatamente per lui, il padre e i suoi compagni Vendicatori non saranno dello stesso avviso.

“Siamo felicissimi di avere al timone Williams”, dice l’editor Jeanine Schafer, “il suo stile sardonico e tagliente, unito alla sua tendenza alle trame complesse e dai toni gialli sono un'ottima accoppiata per Daken. Un sacco di uomini e donne affascinanti, tradimenti, doppi giochi e il costante rischio di andare oltre limite. Cos’altro potreste chiedere per un grande noir?”.

Peter Parker contro le Paure di New York

  • Pubblicato in News

spider_fearSin dalla sua creazione da parte dello storico team creativo Stan Lee - Steve Ditko, Spider-Man è sempre stato un personaggio legato alla paura, trasformato in eroe dal senso di colpa per aver lasciato fuggire l’assassino dell’amato zio Ben. La massima “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, vero marchio di fabbrica del Tessiragnatele, sintetizza perfettamente l’insicurezza e il timore di non farcela che accompagnano Peter Parker in ogni sua avventura. Quale miglior occasione di Fear Itself per approfondire questo aspetto così fondamentale di uno dei charachter più famosi della Casa delle Idee?

Tie-in del prossimo crossover Marvel, il confronto di Spidey con la Paura stessa sarà scritto da Christ Yost, noto ai fan soprattutto per le sue storie su testate mutanti come X-Force. L’autore si dice entusiasta del progetto, che lo vede coinvolto per la prima volta con quello che definisce il suo personaggio preferito. “È sempre divertente parlare di Spider-Man durante questi maxi eventi”, spiega Yost, “perché Peter è uno di noi, ha le nostre stesse preoccupazioni e Fear Itself risulta particolarmente azzeccato per un personaggio così fortemente connesso alla paura”.

Ai rimorsi più antichi se ne aggiungeranno di nuovi, come la recente morte della moglie di J. Jonah Jameson, Marla, e il Tessiragnetele dovrà cercare di salvare l’intera New York, man mano che la Paura stessa dilagherà nell’universo Marvel. “Non è un nemico che si può affrontare con i pugni e, in qualche modo, colpisce di più le persone normali che i supereroi”, dice l’autore. Non mancheranno ovviamente i combattimenti, a cui prenderà parte un villain particolarmente legato al tema centrale della saga, ma la storia si concentrerà soprattutto nelle 72 ore nelle quali Spidey dovrà rapportarsi con la sua città, nel tentativo di tenerla unita. Vedremo, perciò, come i cittadini normali reagiranno a questo evento catastrofico, in un mondo già attanagliato da angosce quali la crisi economica o il terrorismo.

A disegnare questa trama d’azione dai toni horror, ma con anche qualche risata, ci sarà il veterano delle saghe ragnesche Mike Mc Kone, già apprezzato in Brend New Day. Yost lo descrive come “uno dei migliori artisti di Spider-Man. Ogni cosa, dai layout alle angolazioni che ha scelto, mi ha spiazzato. Diciamo che gli devo diverse birre”.

In sostanza Spider-Man: Fear Itself ci darà una panoramica dell’evento dalla prospettiva dell’uomo della strada, una sorta di dramma personale per molti versi simile ad un episodio di "24", serie a cui l’autore si è ispirato molto: “Diverse storie che si intrecciano e si scontrano, con Spider-Man che corre nel mezzo all’impazzata come se fosse Jack Bauer… ma con meno torture”.

Sottoscrivi questo feed RSS