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Alfredo Goffredi

Alfredo Goffredi

Alex Crippa su Dylan Dog

  • Pubblicato in News

jonahmartirenoirAlex Crippa scriverà una storia per Dylan Dog, più precisamente per Dylan Dog Color Fest. Direttamente dal blog dello sceneggiatore di Lecco arriva la notizia di un passo allungato oltre l'uscio della vita dell'Old Boy londinese.

Partito dalla Francia con opere come 100 Anime (con Emanuele Tenderini, con il quale recentemente sta di nuovo collaborando sulle pagine di Dei), La Rage au poigne/Come un cane (con Alberto Ponticelli), Nero (assieme ad Andrea Mutti) e Le Missionaire, meglio noto nel nostro paese come Jonah Martini (creato assieme ad Alfio Buscaglia e portato avanti, nel sencondo volume, con Sergio Gerasi), Alex Crippa arriva al personaggio di Dylan dopo una prova in Bonelli che lo ha visto ai testi di Dampyr (sul Dampyr Maxi dello scorso agosto) e un buon lavoro sulle serie Gore e Mediterranea, targate GG Studio.

Non si spreca in anticipazioni, mantenendo ben segreto ogni dettaglio sulla storia che verrà. Certo è che dopo le ottime capacità dimostrate con le storie dell"indagatore dei miracoli", premiato proprio per la sceneggiatura con un Premio Boscarato, una volta agganciata Sergio Bonelli Editore l'arrivo su quelle dell'indagatore dell'incubo, prima o poi, era quasi scontato. 

La storia di Crippa verrà pubblicata sul prossimo Dylan Dog Color Fest, ad agosto 2012.

Coniglio no more

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Blue_1In una lunga intervista realizzata da Giampiero Mughini per "Libero", tra ricordi di Sergio Bonelli e dei propri esordi personali, rievocazioni del proprio passato e considerazioni su erotismo, pornografia e progressive rock, Francesco Coniglio annuncia la chiusura della sua storica etichetta. 

"Adesso alzo bandiera bianca", recita un virgolettato nel titolo che non ritorna nell'intervista senonché da un passaggio decisamente esplicito di Mughini emerge lo stato di sostanziale crisi in cui versa l'editore, dalle vendite dimezzate che rendono difficile, se non impossibile, proseguire nella sua avventura editoriale. "A tutt’oggi - scrive Mughini - trent’anni dopo i suoi debutti da imprenditore e da editore in proprio, Coniglio è appeso al suo computer. Solo che su quel computer è come se sventolasse un piccolo drappo bianco, a segnalare la richiesta non dirò di una resa ma almeno di un armistizio. I conti delle piccole aziende editoriali si sono fatti drammatici, 50 per cento di vendite in meno da due anni a questa parte. Fiumane di rese medie dalle librerie. Impervia perché troppo costosa la strada della promozione pubblicitaria. Coniglio ha perciò deciso di arrestare la sua cavalcata".

Coniglio lascia il suo ruolo di editore ma mantiene il suo ruolo di editor; "insomma una 'e' in meno", chiosa con certa ironia Mughini, "consulent d'eccezione a far sì che i libri più pregevoli fra quelli dei suoi amici vengano pubblicati dall’uno o dall’altro editore".

Le "ultime volontà" dell'editore rimangono un libro di Umberto Croppi, intitolato "Romanzo comunale", abbozzato ma ancora incompleto, che riporta l'esperienza di Croppi come assessore alla Cultura, al Comune di Roma; l'altro un libro di Franco Brizi sul prog italiano anni Settanta.

Coraline

Nicola Pesce Editore porta in Italia una nuova incarnazione di Coraline, la terza dopo le illustrazioni di Dave McKean che accompagnavano il romanzo e la versione animata realizzata da Henry Selick. A dispetto di quest'ultima, il lavoro di P. Craig Russell si può dire molto più fedele alle atmosfere del romanzo di Neil Gaiman. Le deformità bizzarre e goticheggianti del film di Selick, infatti, per quanto gradevoli alla vista, privavano l'osservatore di uno dei punti fondamentali di questa fiaba horror: il terrore della normalità.
Per chi non fosse a conoscenza della storia, Coraline racconta di una ragazzina (Coraline, per l'appunto) che scopre un passaggio per un altro mondo nella nuova casa in cui si è trasferita con i genitori. Questo nuovo mondo, con i suoi affettuosi abitanti con bottoni al posto degli occhi, è solo apparentemente migliore e più felice dell'attuale, come la bambina scoprirà una volta ritornata nella propria casa, misteriosamente vuota.

Da un punto di vista di adattamento il volume lascia l'amaro in bocca. Fin dalle prime pagine si rivela, infatti, un riversamento del romanzo originale epurato di alcuni passaggi e delle descrizioni – il cui compito è demandato alla matita dell'artista. Russell mantiene le parti narrative, riportandole nelle didascalie, e quelle dialogiche, ovviamente ricollocate nei balloon. Questo non rappresenta un aspetto negativo in senso assoluto, visto che già operazioni simili si sono rivelate ben riuscite e di successo (si pensi ad esempio a Parker - Il Cacciatore, di Darwyn Cooke); il problema sta nell'imperfetta capacità di Russell di gestire il rapporto tra il linguaggio del romanzo e quello del fumetto: accanto a ottimi passaggi e microsequenze di vignette dal potenziale narrativo davvero molto alto se ne trovano altre in cui il testo in didascalia descrive, inutilmente, quello che succede nelle vignette che accompagna. Non siamo certo al livello di certi comic book anni '70, in cui il personaggio di turno sembrava tenuto a spiegare ognuna delle sue azioni (anche quelle che si trovava a subire, creando un effetto ironico e straniante) ma resta il fatto che, ad esempio, laddove Coraline apre una porta su un corridoio buio e si addentra nell'oscurità (pag.29), una didascalia che recita "Coraline varcò la soglia" rischia di imboccare troppo il lettore, facendolo sentire stupido; il brutto è che scelte simili riempiono il libro. L’avvalersi di questo registro particolare, che richiama la fiaba e, in particolare, la fiaba illustrata, rimane un grave errore di scrittura, peggio ancora se consideriamo che questo volume ha vinto un Premio Eisner nel 2009.

Dal punto di vista artistico il lavoro di Russell è, però, encomiabile. Se si è disposti a chiudere un occhio sugli sporadici errori anatomici e fisionomici (che sembrerebbero dettati dalla fretta), sarà assolutamente piacevole constatare come, di tavola in tavola, la sensibilità "Art Nouveau" di Russell si riveli perfetta per ritrarre ambienti e personaggi, creare le atmosfere e caricare le pagine e le vignette di valori aggiunti, tra il gioco teatrale delle silhouette e le soluzioni grafico-narrative che portano avanti la storia per immagini. 
Stile e soluzioni che, tuttavia, faticano a far fronte alle problematiche sopra evidenziate, in cui il volume inciampa inevitabilmente. 

Perché un voto neutro e non negativo, quindi? Prima di tutto per il lavoro di NPE nel confezionare un'edizione curata e pregiata dal prezzo alto ma proporzionato. Altro punto a favore va alla traduzione di Annunziata Ugas e smoky man, che – a differenza dell’edizione anglofona che riportava le esatte parole del romanzo – si discosta da quella dell’edizione Mondadori, di impronta maggiormente fiabesca, per proporre ai lettori di questo graphic novel una nuova traduzione più fedele all’originale. Coraline è un volume che di certo si lascerà guardare, ma la sua lettura potrebbe creare problemi a chi legge fumetti da tempo e sa come dovrebbero funzionare.

GG Studio: nuovo formato

  • Pubblicato in News

rdmr01coverCome vi abbiamo già accennato durante la minirecensione di The One, GG Studio esordirà nelle librerie, distribuita da Messaggerie Libri.

Per l'occasione l'etichetta ha deciso di affiancare ai consueti volumetti brossurati una nuova collana che dia una nuova veste tipografica alle storie che l'hanno resa celebre, diversa da quella degli albi su cui eravamo abituati a leggere le avventure dei personaggi GG: si tratterà infatti di volumi cartonati di formato francese, pregiati nella fattura e dalle dimensioni ideali per dare risalto al lavoro dei disegnatori.

Abbiamo quindi saputo da Giuliano Monni, la mente dietro al GG Studio, che le serie coinvolte da questo rilancio nelle librerie saranno, oltre ovviamente a The One, A Skeleton Story (di Alessandro Rak e Andrea Scoppetta), Route des Maisons Rouges (di Giuliano Monni e Livia Pastore) e il nuovo Extinction Seed (di Davide Aicardi e Livia Pastore), che dopo la buona accoglienza da parte degli Stati Uniti arriva anche nel nostro paese.

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