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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

Golden Globe: vincitore a sorpresa

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È Ribelle - The Brave il vincitore del Golden Globe come miglior film d'animazione. La vittoria stupisce i commentatori che alla vigilia dello show avevano dato per favorito il burtoniano Frankenweenie (tra cui il sottoscritto), ma dei paralleli si possono agevolmente trovare con la vittoria del 2006 di Cars, non replicata alla cerimonia degli Oscar (vinse Happy Feet). Il bacino dei votanti dei due premi, infatti, è completamente diverso e i pronostici restano ancora senza un verdetto unanime. Basti pensare che il vincitore dell'anno scorso, Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno, non è stato nemmeno nominato agli Oscar.

Potete vedere il video della vittoria qui sotto.

Oscar 2013: uno sguardo ai cortometraggi - Paperman

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Con questo articolo inauguriamo una panoramica sulla categoria dei cortometraggi animati, una sezione che passa sempre ingiustamente sotto silenzio, eccezione fatta per i soliti noti (leggi: i corti Pixar, che quest'anno non presenzieranno), ma che meritano attenzione per la pregevole fattura, la concentrazione di idee inedite e la sfrontatezza dei metodi realizzativi. Si va dalla corazzata Disney all'autoproduzione tra le mura di casa proprio, uno spettro vario come nessun'altra categoria degli Oscar, che va conosciuta anche per pulire il palato con qualcosa di fresco e nuovo, prima dell'abbuffata di volti noti della cerimonia.

Si inizia con l'incantevole Paperman, riuscito a entrare nella cinquina come ci si aspettava. La storia d’amore e alienazione dell’individuo nella New York degli anni quaranta di John Kahrs, realizzata con un ibrido di animazione a mano e grafica al computer, è una delle opere più interessanti e innovative dell'anno. "È un onore che Paperman sia stato nominato per un Oscar" ha dichiarato Kahrs all'indomani della candidatura. "Non potrò mai ringraziare abbastanza tutti quelli del team per la loro passione e il duro lavoro nell'aver reso un sogno lavorativo una realtà."

Kahrs, ex-animatore Blu Sky e Pixar e dal 2007 in Disney, per la quale ha supervisionato l’animazione di Rapunzel – L’intreccio della torre, ha rivelato la genesi del cortometraggio: dopo l’incarico come supervisore, aveva capito come gran parte del lavoro degli animatori non arrivava puro sullo schermo e aveva deciso di riportare quel tipo di disegno in primo piano, attraverso la CGI; la storia, al contrario, proveniva dai suoi anni giovanili: "L’idea viene dal periodo in cui vivevo a New York e facevo il pendolare. Continuavo a incrociare gli sguardi con le persone e pensare “Potremmo avere una vita insieme” e poi questa persona se ne andava via per sempre e iniziavi a pensare a cosa faceva nella vita, chi era. Quello, insieme agli spazi vertiginosi, al gioco di luci e ombre degli edifici mi sembravano un’ambientazione magica per una storia d’amore".

Paperman ha segnato il debutto di un nuovo programma d’animazione chiamato Meander. Ideato da Brian Whited, Meander è un software di disegno a base vettoriale che permette all’artista di manipolare la linea dopo averla disegnata, dando alla sequenza lo stile grafico peculiare dell’animatore che vi ha lavorato (specifica che tenda a perdersi con l’animazione computerizzata): "È come dipingere su una superficie in CGI e la cosa bella è che il disegno appare davanti a loro, non devono aspettare che venga renderizzato. Sta davanti a loro e possono vedere tutto quello che stanno facendo".

Tra le fonti di ispirazioni citate compaiono il lavoro di Milt Kahl, celebre animatore responsabile del personaggio di Roger in La carica dei 101, film che faceva uso della tecnica della xerografia per bypassare il processo di ripulitura dell’animazione, risparmiando così tempo e denaro. L’unica conseguenza di questo processo era la perdita di definizione nel disegno a causa dei molteplici tratti a matita lasciati sul personaggio: ciò che l’animatore disegnava era ciò che compariva sullo schermo. Uno stile che è stato ripreso in Paperman, aggiornandolo al XXI secolo: "Una delle cose di cui sono fiero è il fatto che il corto è una celebrazione della linea" ha dichiarato il regista, "Kahl non voleva che la linea venisse cancellata, voleva che l’energia originaria, la velocità del tratto e l’espressività della linea rimanessero intatte".

Oscar 2013: un commento sui film candidati

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Sono state annunciate in settimana le candidature per i premi Oscar 2013 e la vittoria, dopo l'indecisione delle settimane precedenti sui nominati, verrà contesa da una manciata di titoli. Una cinquina Americo-centrica, se si esclude l'inglese Pirati! Briganti da strapazzo, che sorprende per le scelte "facili" rispetto alle altre edizioni (ironicamente, in un anno in cui è stato nominato per molti premi l'outsider Beasts of the Southern Wild) e lascia indietro il colosso DreamWorks e il suo Le 5 leggende, a culmine di un'annata non particolarmente felice per gli studi di Jeffrey Katzenberg. Delusione per l'anime La collina dei papaveri di Goro Miyazaki, che un posto tra i cinque forse l'avrebbe meritato, mentre il resto dei contendenti, Hotel Transylvania in testa, non poteva aspettarsi di passare un imbuto così stretto.

L'animazione, categoria omonima a parte, è rimasta a bocca asciutta, disertando persino i premi tecnici e alcuni più artistici che avrebbero potuto ospitarla: a spanne  sarebbe stato umano pensare di vedere Ribelle - The Brave nelle due categorie del sonoro - il lavoro di sulla traccia ambientale è notevole, tanto che il film è stato il primo a essere proiettata con la tecnologia Dolby Atmos, un sistema audio che utilizza un numero di casse esponenziale rispetto ai precedenti sistemi 7.1 e 5.1, e in quella per la miglior canzone (ma stenderò un velo pietoso sui sistemi di elezione di questa categoria), mentre Frankenweenie non avrebbe certo sfigurato nella sezione delle colonne sonore.

Come preannunciato dalla preview sul cinema animato del 2013, sono i film in stop-motion a farla da padrona, mostrando come questa tecnica possa riservare delle sorprese a livello di sceneggiatura non indifferenti. Nel caso di Tim Burton, poi, l'opera rappresenta il suo miglior lavoro negli ultimi dieci anni (e il fatto che sia basato su un suo mediometraggio giovanile la dice lunga su tutto lo smalto che ha perso questo regista). Quasi sicuramente verrà premiato ai Golden Globe, visto che è l'unica vera star del gruppo e i giornalisti internazionali che votano il premio hanno questo tipo di parametri di valutazione, ma ci sono comunque buone probabilità che la spunti anche agli Oscar, considerata la bontà genuina del prodotto. È un altro film a passo uno che contenderà a Burton la statuetta: ParaNorman, passato sotto silenzio in Italia, ma di qualità pregevole e in grado di fare breccia nel cuore dell'Academy grazie a una storia che mischia i b-movie alla Romero a tematiche come la xenofobia, il bullismo e l'emarginazione sociale.

Difficilmente vedremo spuntare l'ultimo candidato in stop-motion, Pirati! Briganti da strapazzo; nonostante sia un film ben fatto (ma con diverse risacche di noia), il lungometraggio della Aardman non gioca abbastanza la carta del fattore emotivo, risultando meno ruffiano e più caciarone del film Laika. Il terzo incomodo potrebbe invece rivelarsi Ralph Spaccatutto, altro film targato Disney della categoria. Ottime recensioni e incassi ragguardevoli potrebbero tuttavia non bastare per ottenere la statuetta. Di certo non sarebbe uno scandalo se l'Oscar andasse a Rich Moore e al suo gruppo.

Fanalino di coda, infine, la Pixar, quella che ha meno probabilità di vedersi premiata. La candidatura è una giusta ricompensa per la fattura discreta ma non eccezionale del suo Ribelle - The Brave, dopo un anno d'assenza come punizione per il detestabile Cars 2, croce degli appassionati dello studio e delizia del reparto merchandising. Da notare come l'indicazione dei loro assegnatari sia puramente formale: nel caso dovesse vincere salirebbe sul palco per ritirare il premio solo Mark Andrews, come già era accaduto per Ratatouille.

Conti alla mano, l'unico giù fuori dai giochi sembra essere il film Pixar; se guardiamo infatti i dati, sterili ma pur sempre indicativi di una tendenza, di Rotten Tomatoes, il più grande aggregatore di critiche e recensioni giornalistiche consegna la percentuale di "freschezza" più alta al più papabile Frankenweenie, seguono poco dietro Ralph Spaccatutto, Pirati! Briganti da strapazzo e ParaNorman, tutti con la stessa identica percentuale.

In definitiva, una gara che resta aperta e, anche se giù improntata verso una linea precisa, non grida un vincitore univoco come gli altri anni - dove il gusto della gara era pari a zero per colpa dei capolavori Pixar - dando un motivo in più per seguire la cerimonia (il cruccio maggiore degli organizzatori nelle ultime edizioni, che continuavano a perdere spettatori tra la scontatezza delle vittorie e la relativa commerciabilità dei titoli in gara).

Oscar 2013: le nomination animate

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Seth McFarlane ed Emma Stone hanno annunciato oggi al Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills le candidature ai premi Oscar 2013.

Mettendo da parte la categoria a loro dedicata, l'animazione è rimasta a bocca asciutta, disertando persino le categorie tecniche che di solito la vedevano protagonista.


Le candidature per il miglior film animato sono:

Brave, Mark Andrews e Brenda Chapman
Frankenweenie, Tim Burton
ParaNorman, Sam Fell e Chris Butler
The Pirates! Band of Misfits, Peter Lord
Wreck-It Ralph, Rich Moore

E per quanto riguarda i cortometraggi:

Adam and Dog, Mi nkyu Lee
Fresh Guacamole, PES
Head over Heels, Timothy Reckart e Fodhla Cronin O’Reilly
Maggie Simpson in “The Longest Daycare”, David Silverman
Paperman, John Kahrs

I vincitori verranno annunciati durante la serata di premiazione, il 24 febbraio 2013, condotta dallo stesso McFarlane.

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