The Spirit 1- Angel Smerti
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Era il 1940 quando dal genio del leggendario Will Eisner nacque The Spirit, un supereroe mascherato dietro al quale si celava l’identità del criminologo Danny Colt.
The Spirit è stato uno dei personaggi più importanti del fumetto americano rappresentando per molti il punto di partenza fondamentale per tutto il genere super-eroistico che seguirà negli anni successivi.
A distanza di più di 70 anni della versione originale, la DC Comics si è proposta nel 2011 di riprendere questo storico personaggio nell’ambito del progetto Firstwave creato da Brian Azzarello.
In Italia, la pubblicazione di questa operazione è curata dalla Bao Publishing.
In questo volume 1 sono pubblicati i primi sette capitoli della serie scritti da Mark Schultz (1-3) e David Hine (4-7).
Nei primi tre capitoli la storia è incentrata tra lo scontro fra il protagonista e Angel Smerti, un’affascinante superkiller proveniente dall’Europa, che viene chiamata dai boss della criminalità di Central City infastiditi dalle azioni di disturbo perpetrate dal supereroe mascherato.
Nella seconda parte dell’albo invece gli episodi sono incentrati sulle vicende legate ai traffici di droga a Central City; la figura principale di questi episodi è rappresentata da Octopus, un criminale potentissimo che governa la città pur non apparendo mai in prima persona ai singoli boss che agiscono sotto di lui.
La fedeltà alla storia originale è molto forte, soprattutto nel rispetto dello spirito del racconto di Eisner, pur essendoci delle micro-differenze fra cui soprattutto quella legata al personaggio dell’aiutante di Spirit, Ebony, che nella versione originale era un maschio mentre in quella Firstwave diventa una ragazzina, anche se dai tratti e dal carattere mascolini.
Il punto di forza maggiore dell’albo sia in termini di soggetto che in termini di illustrazioni e colorazione è rappresentato dall’ambientazione noir delle storie; sia in quelle scritte da Schultz che in quelle di Hine la connotazione con forti richiami agli anni dell’opera originale è molto marcata e funziona bene proprio perché il personaggio stesso di The Spirit così come concepito, raccontato e illustrato non può che essere collocato in un’ambientazione di questo tipo.
Tra le due diverse parti spiccano delle differenze in termini di risultato finale. Schultz riesce a lavorare molto bene in termini di caratterizzazione dei personaggi, soprattutto se si considera l’antagonista Angel Smerti o la figlia del commissario Dolan, mentre la sua storia appare costruita in maniera un tantino artificiosa. I capitoli scritti da Hine, invece, sono molto più solidi anche in termini di sceneggiatura, risultando nel complesso più completi e con una trama generale più intrigante.
In entrambe le parti si può notare che un elemento distintivo è la forte centralità dei personaggi femminili, pur essendo rappresentati caratteri molto diversi fra loro, come le sopracitate Angel Smerti, affascinante nemesi del protagonista, Ellen, la grintosa figlia del commissario Dolan, e Ebony, la combattiva ragazza di strada, fonte di informazione per Spirit.
In conclusione, questa versione di The Spirit è sicuramente un esperimento ben riuscito che da un lato va a riprendere nella maniera giusta gli elementi caratterizzanti della serie originale, ma dall’altro riesce ad avere una struttura narrativa tale da risultare comunque un’opera valida anche se la si considerasse come un lavoro ex novo.