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Le Storie 8- Amore nero

Con Amore Nero, l’ottavo numero della serie Le Storie, Gigi Simeoni torna a scrivere della Milano di inizio XX secolo dopo Gli occhi e il buio, secondo romanzo a fumetti bonelli uscito nel 2007, di cui questo albo costituisce il sequel.

Pur riprendendo l’ambientazione della storia precedente e uno dei protagonisti principali, il commissario De Vitalis, Amore Nero offre una prospettiva diversa in termini di genere e di svolgimento dei fatti.
La storia nasce dall’uccisione del giovane cognatino del commissario partendo sullo stile di un classico giallo, ma prosegue con una focalizzazione sempre maggiore verso possibili risvolti soprannaturali, con il coinvolgimento di una medium che sarà importante nella ricerca dell’assassino e in altri momenti chiave del racconto. Un tema importante della trama è quindi costituito dai contrasti tra lo stesso De Vitalis, che da persona concreta si dimostra poco incline a cedere alle suggestioni paranormali, e sua moglie Ada, che invece si rifugia nella speranza di poter ancora mantenere i contatti con il fratello barbaramente ucciso a colpi di bastonate.

Man mano che la vicenda prosegue gli eventi prendono il sopravvento sull’incipit del racconto. Questo aspetto rappresenta uno dei problemi maggiori della trama di quest’albo: il ritmo si mantiene costante senza mai accelerare e anche la parte finale che dovrebbe essere emozionale in realtà risulta essere abbastanza piatta, non dando particolari spunti di svolgimento alla storia. Alla fine della lettura si ha la sensazione di un racconto incompiuto, in cui anche la soluzione paranormale non sembra essere né esaustiva né coerente rispetto ad un inizio delle storia invece molto concreto e coinvolgente. Ne Gli occhi e il buio l’autore era riuscito invece ad esprimere nel finale dell’albo la sua parte migliore e a dare al racconto un senso più logico rispetto a quanto fatto in questa storia.
Si badi bene che questa non è una critica in sé al tema paranormale perché altrimenti molte testate, tra cui su tutte Dylan Dog, non avrebbero senso di esistere; è l’uso che se ne fa in questa storia che produce risultati contrastanti: da un lato esso diventa pretesto per un accurato e coinvolgente approfondimento psicologico della psiche dei protagonisti e della loro interpretazione del concetto di fede, e in questo senso il lavoro è svolto in maniera egregia, dall’altro invece gli aspetti soprannaturali non aggiungono niente alla vicenda dell’omicidio e questo può lasciare un senso di delusione alla fine delle 114 pagine. Nella storia precedente invece entrambi gli aspetti avevano un ruolo fondamentale nello svolgimento della trama.
Amore Nero vede anche lo stesso Simeoni in veste di disegnatore; sotto questo punto di vista il lavoro svolto è di altissimo livello, sia con l’ambientazione storica fatta in maniera impeccabile, sia con dei meravigliosi disegni molto al di sopra della media.

In conclusione Amore Nero già di per sè non sarebbe un albo degno di encomi, ma in aggiunta soffre anche del confronto con Gli occhi e il buio.
La storia è senza dubbio meno solida, con uno svolgimento della trama più scialbo in confronto al precendente che era invece caratterizzato da momenti molto coinvolgenti.
Nel romanzo inoltre la caratterizzazione del protagonista era tra i punti di forza dell'albo mentre in questo racconto non mancano anche alcuni clichè, come quello della medium, già abusati abbondantemente nei fumetti Bonelli.
Infine anche la stessa ambientazione che rappresenta uno dei punti di forza de Gli Occhi e il buio perde un po' del suo fascino originale, così come accade spesso nei sequel.

Dati del volume

  • Editore: Sergio Bonelli Editore
  • Autori: Testi e disegni di Gigi Simeoni
  • Formato: brossurato, 114 pp., b/n
  • Prezzo: € 3,50
  • Voto della redazione: 3
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