Dylan Dog 389 - La sopravvissuta (-11 alla meteora!), recensione
- Scritto da Fabio Loiodice
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Con questo Dylan Dog numero 389, dal titolo "La sopravvissuta", scritto da Barbara Baraldi e disegnato da Luigi e Fabio Piccatto, Giulia Massaglia e Matteo Santaniello continua il Ciclo della Meteora il cui arrivo promette sconvolgimenti per tutta l’umanità e, in particolar modo, per il nostro amato Indagatore dell’Incubo.
Al centro di questo numero, scritto da Barbara Baraldi la storia impossibile di Sally, giovane attrice perseguitata dalla morte e miracolosamente scampata ad una serie di tremende catastrofi. Toccherà a Dylan Dog sciogliere l’enigma della sopravvissuta (da qui il titolo dell’albo) e di Faccia di Morto, l’inquietante presenza dalle fattezze di Eddie the Head, la celebre mascotte degli Iron Maiden, in una serie di improbabili incidenti mortali e di uccisioni in pieno stile slasher, fino all’immancabile colpo di scena finale.
Barbara Baraldi recupera di peso una serie di archetipi del cinema horror, a cominciare proprio da quello della final girl, ovvero della ragazza che, apparentemente più indifesa fra tutti i personaggi, si rivela alla fine l’unica in grado di smascherare e fermare il serial killer; si pensi, ad esempio, al ruolo di Nancy Thompson nel film di Wes Craven Nightmare – Dal profondo della notte. A questo la Baraldi mescola in maniera confusa una serie di suggestioni di altre fortunate serie horror come, appunto, l’elemento degli incidenti improbabili e spettacolari tipici della serie dei Final Destination, oltre al gusto per i meta-riferimenti tipici della serie di Scream, sempre di Wes Craven: non solo Sally ha recitato in un film slasher, intitolato Fear of the dark che richiama per atmosfere il capolavoro di Craven, ma lei stessa è consapevole del suo ruolo di final girl, di sopravvissuta, tanto nel film in cui ha recitato quanto nella vita reale.
Il risultato finale, tuttavia, non convince, sia perché la Baraldi ripropone elementi molto sfruttati e tipici del genere senza rileggerli in maniera originale, sia per un insieme di problemi nella sceneggiatura che nemmeno la rivelazione nel finale riesce a far quadrare. A parte un paio di momenti ben riusciti (specie ad inizio albo), la storia non convince e neanche il consueto gioco di citazioni (nell’albo compaiono, fra gli altri, riferimenti agli AC/DC, a Star Trek, agli Iron Maiden, a Super Mario e persino a Sheldon Cooper) riesce a far dimenticare al lettore le falle che affliggono la trama.
La connessione dell’albo con gli altri numeri del Ciclo della Meteora è affidato, come nel numero precedente, a due brevi sequenze narrative all’inizio e alla fine della storia che, pur essendo in linea di massima autoconclusiva, introduce nuovi elementi forse rilevanti per gli sviluppi futuri e che qui non anticipiamo. Rispetto al numero precedente il legame con il ciclo principale è più accentuato e non manca di aggiungere una serie di tasselli preziosi (tra cui un nuovo, mostruoso personaggio). La stringata (e disturbante) sequenza finale, pur nella sua brevità, riesce a catturare la curiosità del lettore ed è quindi da considerarsi riuscita.
Il comparto artistico, anticipato dalla bella copertina, sempre ad opera di Gigi Cavenago, è affidato a Luigi e Fabio Picatto, Giulia Massaglia e Matteo Santaniello che confezionano un buon lavoro e gestiscono bene anche le tavole, cariche di eventi, degli incidenti à la Final Destination. Unica pecca la resa del viso di Dylan in alcune vignette non sempre impeccabile.
Questo Dylan Dog 389 presenta purtroppo, una serie di carenze a livello di sceneggiatura (di scelta delle idee e di gestione degli eventi) che né il comparto grafico né una buona sinergia con la storia, più grande, del Ciclo della Meteora, riescono a sanare. Bisogna apprezzare, tuttavia, la volontà di inserire elementi che stemperano in parte l’autoconclusività degli episodi e che, finalmente, sembrano indirizzare l’intera operazione verso la dimensione di una run più coesa dal punto di vista narrativo. Eppure, nonostante questi buoni propositi, non ci sentiamo di assegnare la sufficienza a questo albo, sperando in risultati migliori per il prossimo mese.
Dati del volume
- Editore: Sergio Bonelli Editore
- Autori: Testi di Barbara Baraldi, disegni di Luigi e Fabio Piccatto, Giulia Massaglia e Matteo Santaniello
- Genere: Horror
- Formato: 17x26, 98 pp., B., b/n
- Prezzo: 3,50€
- Voto della redazione: 5,5