Berlino 2.0, recensione: la città delle opportunità
- Scritto da Alberto Palazzolo
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Da decenni, perfino da secoli, la Germania, anche quando ancora non esisteva come nazione, è il centro culturale europeo e in questa Berlino ha sempre occupato un posto di primo piano. Dalla filosofia naturale al romanticismo, dalle avanguardie alle nuove correnti politiche del '900, la Germania si è sempre dimostrata aperta alle novità, con l'efficienza tipica che il luogo comune attribuisce ormai al tedesco. Perfino oggi, in pieno rivoluzione globalista ed europea, la nazione si erge a guida dei paesi dell'Unione, tra critiche più o meno aspre di suprematismo economico. Berlino ritorna capitale culturale continentale, città artisticamente in continuo divenire, sede di centinaia di start up tecnologiche: è quello che si direbbe un ottimo luogo per un giovane laureato che cerca un lavoro nel settore culturale. Se non fosse che il settore è colmo di operatori e che le nuove società nate da poco non riescono a garantire veri e propri stipendi ai suoi dipendenti.
In questa cornice viene ambientata, dal duo di autori Alberto Madrigal e Mathilde Ramadier, la storia intitolata Berlino 2.0, un libro, pubblicato in Italia da Bao Publishing, che porta il lettore alla scoperta del moderno mercato del lavoro berlinese, ma anche dell'ambiente artistico e giovanile cittadino, tra gentrificazione, impoverimento e migrazione. La protagonista è Margot, ventitreenne francese che da Parigi si trasferisce in Germania per terminare i propri studi di filosofia e nel frattempo trovare impiego. La Ramadier, scrittrice francese operante a Berlino e alla sua prima opera a fumetti, sembra condividere con la protagonista del suo libro alcuni caratteri che non è difficile immaginare autobiografici, frutto di esperienze reali che l'autrice ha avuto nel suo soggiorno tedesco. Ad accompagnarla in questa produzione, al comparto artistico troviamo Madrigal, autore spagnolo anch'egli con sede a Berlino, che ha già affrontato in passato lavori che indagavano il mondo del lavoro giovanile nell'Europa delle frontiere aperte. Lo spagnolo si presenta con un tratto ricco ma allo stesso tempo parco in dettagli: se le strade cittadine sono estremamente caratterizzate graficamente, insieme agli ambienti, spesso i volti dei personaggi rimangono solo abbozzati, perdendo di espressività. Ad aiutare il lettore nell'interpretazione della scena interviene la colorazione pastello, piatta ma ombreggiata, opera dello stesso Madrigal, che rendono la storia semplice e veloce da leggere.
Il libro copre le vicende della protagonista in un arco breve di tempo, tra il suo arrivo in città, la ricerca di un lavoro e i relativi problemi nel trovalo. Si tratta di un excursus nel mondo giovanile tedesco, tra le piccole necessità di tutti i giorni, qualcosa che tocca da vicino anche i giovani italiani: le difficoltà nella scelta della carriera, stipendi miseri, contratti poco rispettosi, scarsa previdenza; ma qui ci troviamo in Germania, quello che è considerato da molti un paese guida nel campo del lavoro e delle politiche; in realtà il paese sta affrontando problemi di occupazione giovanile. Non si tratta di mancanza di posti in sé, ma di una forma di contratto definito “mini job”, spesso usato dalle start up che, vista la mancanza di una normativa tedesca sul salario minimo, si possono permettere di pagare giovani lavoratori come per un part time pur se impiegati tempo pieno. Una realtà in cui la protagonista si ritrova e a cui dovrà adattarsi, oppure tentare la fortuna e cercare qualcosa di migliore, ma raro e meno sicuro da ottenere.
Berlino 2.0 porta con sé l'analisi della capitale tedesca e dei suoi cittadini, attraverso gli occhi di uno straniero che vi ha messo radici; qualcuno con una diversa cultura, e quindi diversi occhi, che porta un'analisi senza filtro di una città spesso idealizzata e che permette, attraverso esperienze di prima mano, di mostrare la realtà oltre il mito: il sogno di un futuro, ma anche le catene della società, tra problemi legati alle norme sul lavoro e la previdenza, la carenza di alcuni diritti, e il poco rispetto di altri. È il tentativo di portare una nuove voce, una nuove esperienza, nella conoscenza comune del luogo, di ribaltare l'ideale, rendendolo più vicino al reale, senza però snaturarlo, ma filtrandolo attraverso gli occhi di chi ancora non conosce e cerca di imparare come costruirsi un futuro.
Dati del volume
- Editore: Bao Publishing
- Autori: Testi di Mathilde Ramadier, disegni di Alberto Madrigal
- Genere: Romanzo di formazione
- Formato: 17x23 cm, 96 pp., B., col.
- Prezzo: 15€
- ISBN: 978-8865439746
- Voto della redazione: 6,5