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Speciale Devil-Wolverine-Fantastici Quattro

Alan Davis, indimenticabile disegnatore britannico di Uncanny X-Men ed Excalibur e da diversi anni apprezzato anche come sceneggiatore, è l’autore di questa saga completa alla quale la Panini dedica il sedicesimo volume della collana Marvel World. La storia, dipanatasi in America sui tre annual del 2012 di Fantastic Four, Daredevil e Wolverine, si rivela un lussuoso escamotage di Davis per riproporre la sua Clandestine: inusuale quanto sfortunata serie supereroistica da lui creata nel lontano 1994 e incentrata su una famiglia di esseri immortali frutto dell’unione tra l’umano Adam Destine ed una Djinn, i cui membri sono dotati ognuno di un potere diverso. Dopo la miniserie Debito di Sangue del 2008, Davis recupera i suoi personaggi ponendoli come ospiti-cardine di questa trilogia e imbastendo una saga dove il filo conduttore è costituito proprio dalle dinamiche interne e dal passato ricco di misteri del Clan dei Destine, con conseguenze dirette prima sui Fantastici Quattro, poi su Devil e infine su Wolverine.

Sul fronte narrativo, giocando con il tema dei paradossi temporali, ma anche con la continuity della Marvel e il meccanismo dei Team-Up, Davis costruisce il nodo centrale della saga facendo finalmente luce su uno dei misteri rimasti ancora insoluti in 20 anni di vita editoriale dei Clandestine: il fato di Vincent, il membro più potente ed instabile della loro famiglia, ucciso dal padre Adam. Dotato di poteri di alterazione della realtà, di controllo della materia e in grado di viaggiare nel tempo e interagire con dimensioni arcane, Vincent è vittima fin da piccolo delle sue enormi capacità che lo rendono una sorta di negromante tanto onnipotente quanto mentalmente squilibrato. Il primo capitolo della trilogia vede proprio due versioni di Vincent, dislocate in altrettanti piani temporali, portare indietro nel tempo la Cosa e la Torcia Umana che dovranno fronteggiare, insieme al Dottor Strange, sia i demoni interiori (ma molto reali) del ragazzino, sia la sua misteriosa resurrezione nel presente da cui i due F4 provengono. Si tratta di una storia ben scritta e dall’impostazione equilibrata, sviluppata con un duplice montaggio narrativo delle vicende di Ben Grimm e Johnny Storm che, grazie anche all’ottima caratterizzazione dei personaggi, risulta essere il capitolo migliore della saga.
Segue poi quello con protagonista Devil, alle prese con la reincarnazione di un Vincent ormai folle nel corpo di un robot chiamato il Plastoide e a cui Davis dona una delle versioni grafiche più eleganti in assoluto nella storia editoriale del cornetto rosso. La figura di un villain abbastanza pacchiano del passato Marvel è frutto della scelta precisa del maestro britannico di impostare la trama sulle atmosfere supereroistiche e colorite del personaggio negli anni ’70, precedenti a quelle noir-hard boiled che vennero dopo grazie ad autori come Frank MillerBrian Michael Bendis e Ed Brubaker . Ma la storia, sviluppata in un lungo inseguimento, non è affatto leggera, anzi, ha un timbro drammatico che rende più credibile e meno gratuita la costruzione serrata degli eventi che si chiude lasciando il posto a Wolverine, co-protagonista del capitolo finale insieme a tutto il clan dei Destine.
Nella storia più ridondante della trilogia, sia da un punto di vista narrativo che visivo, Wolverine viene suo malgrado coinvolto nello scontro finale tra Vincent e la sua famiglia, in un episodio improntato molto sull’azione e segnato da toni metafisici ed horror.

Concludendo, Davis propone una storia a fumetti disimpegnata e di puro intrattenimento, ma estremamente godibile per il suo elegante e morbido tratto grafico, per la variegata costruzione delle tavole e per contenere tutti i topos del genere supereroistico (esseri sovrumani, poteri, alleanze, misteri e avventure arcane). A questi l’autore aggiunge una forte venatura fantasy, molto cupa e surreale, con chiare influenze concettuali delle opere letterarie di H.P. Lovercraft, unita a un’atmosfera da clan familiare segnata da un certo drammatico e inevitabile fatalismo, più marcato rispetto alle storie che Davis ha prodotto in passato, caratterizzate sempre da un timbro narrativo e di caratterizzazione dei personaggi più leggero e brillante.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi e Disegni di Alan Davis
  • Formato: Brossurato, 120 pagg. a colori
  • Prezzo: € 5,50
  • Voto della redazione: 5
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