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Fabio Volino

Fabio Volino

The Dark Knight Returns 3 di Frank Miller è confermato

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The Dark Knight III: The Master Race o, più informalmente, DK3. Questo il titolo del terzo capitolo della saga ideata da Frank Miller, che conta finora due miniserie uscite nel 1986 e 2001. L'annuncio ufficiale (che concretizza le voci circolate in questi ultimi mesi) di questo nuovo capitolo è stato dato da Brian Azzarello, che co-sceneggerà la storia insieme a Miller. "Negli ultimi sei mesi ho lavorato al fianco di Frank Miller per portare alla luce il nuovo capitolo di Dark Knight" ha dichiarato "Ho imparato molto e lo chiamo sensei: è davvero, davvero un grande progetto".

Questa nuova miniserie si comporrà di otto numeri, uscirà in autunno e avrà cadenza quindicinale. Non è ancora stato annunciato il nome del disegnatore.
Il commento di Miller è stato:"Spero che ora il mio silenzio sia assordante".

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The Noise 0

Un uomo di nome Morgan è in ospedale, pronto a riportare a casa sua moglie, la quale tra mille difficoltà è riuscita a partorire. Ma prima che la famiglia possa riunirsi accade qualcosa di inspiegabile: dal nulla arriva un rumore, assordante, continuo, che si propaga per tutto l'ospedale e non solo. Una volta ripresi i sensi, Morgan va in cerca di sua moglie, trovandosi la strada sbarrata da pazienti e infermieri diventati all'improvviso mostri assassini. In quella che appare come la prima manifestazione di un'epidemia globale.

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The Noise è il primo fumetto prodotto dalla associazione culturale Ora Pro Comics. I testi sono di Pietro Gandolfi, giovane autore di romanzi horror qui alla sua prima incursione fumettistica, mentre i disegni sono stati realizzati da Nicola Genzianella, un nome noto ai lettori di Dampyr. Questo numero zero anticipa una serie regolare che uscirà nei prossimi mesi.

Gandolfi utilizza un tema spesso visto nelle produzioni horror, sia letterarie che cinematografico/televisive: l'inesplicabile che irrompe nella vita di tutti i giorni e colpisce l'uomo comune, il quale cerca di rimanere attaccato a quei barlumi di vita "normale" che ancora pensa di avere, tra cui la propria famiglia. In tal senso è ben reso il distacco narrativo che si crea tra ciò che accade prima dell'Evento (la propagazione del Rumore), con il protagonista che pensa solo a sua moglie e al difficile parto che ha dovuto subire, e quello che accade dopo, con Morgan che ha come unico pensiero in testa ancora sua moglie, ma lentamente tutte le sue certezze crollano.
L'artista Nicola Genzianella dal canto suo segue con i suoi disegni e la costruzione della tavola questo ritmo narrativo che parte in maniera calma, ordinaria, per divenire sempre più frenetico, fino a un'agghiacciante scena finale. Sembra di assistere al crescendo di un'opera classica, con la musica di sottofondo (il Rumore) sintetizzata da linee cinetiche frastagliate che compaiono sullo sfondo e diventano a ogni pagina sempre più grandi, fino a divenire parte della tavola stessa nelle ultime vignette.

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L'opera è stata presentata anche con una variant cover realizzata da Giovanni Freghieri, disegnatore che non ha bisogno di presentazioni. In appendice si può trovare una breve storia horror di Gandolfi, per apprezzare al meglio il background narrativo di questo giovane scrittore.

Addio a Herb Trimpe, co-creatore di Wolverine

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Questo lunedì, all'età di 75 anni, è scomparso Herb Trimpe, artista molto attivo alla Marvel tra gli anni '60 e '80, per cui disegnò svariate testate.
Il suo ciclo più famoso fu una lunga run (ben sette anni) di Incredible Hulk, durante la quale ebbe l'onore di disegnare la prima apparizione di Wolverine, personaggio da lui co-creato insieme a John Romita Sr. Altre sue creazioni grafiche furono Doc Samson e l'Aquila Fantasma.

Dopo un periodo di riflessione e depressione, ricomparve sulle scene verso la metà degli anni '90, adattando il suo stile a quello allora in voga di Rob Liefeld, per poi ritirarsi a vita privata e insegnare arte. L'ultimo suo lavoro furono alcune tavole di Savage Dragon 200, uscito pochi mesi fa.

Alla sua famiglia e ai suoi ammiratori, Comicus porge le sue condoglianze.

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Polemica Cho/Spider-Gwen: la parola a Rob Liefeld

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A seguito del tweet, per così dire, particolare di Robbi Rodriguez, che invitava Frank Cho (colpevole a suo dire di aver fatto una sketch cover inopportuna di un personaggio da lui co-creato, Spider-Gwen) a stargli alla larga, il disegnatore è tornato sull'argomento tramite un messaggio sul suo profilo Facebook.

"Fatemi dire, per cominciare, che non era una minaccia fisica. Fidatevi, molti altri professionisti del settore avrebbero fatto la stessa cosa. Comunque non mi rimangio ciò che ho detto: è una mia opinione sulla vicenda, prendere o lasciare. Quel tipo di immagine ha il suo pubblico e i suoi riferimenti e se vi piace non commettete un errore. Io adoro buona parte delle opere di Milo Manara, penso siano storie fantastiche nel loro contesto. Ma fuori contesto possono apparire come inappropriate, in quanto questa nazione non ha ancora raggiunto la necessaria maturità sui temi della sessualità e della libertà sessuale. Ogni volta che nuovi lettori vedono lavori come la sketch cover di Cho o le cover di J. Scott Campbell, il medium fumetto ritorna all'età della pietra e degli stereotipi. Fidatevi: voi potete non capirlo, ma è così".

Frank Cho ha detto la sua, ma in risposta al post di Rodriguez, e in difesa dei suoi colleghi, è anche intervenuto niente di meno che Rob Liefeld.

"Permettetemi di indirizzare questa diatriba specificamente verso i miei colleghi. In tempi recenti non mi sono unito alla lotta, ma stavolta devo dire la mia. Ho appena finito di leggere un delirio inquietante di un tizio che, secondo la mia modesta opinione, era del tutto fuori luogo. Frank Cho e J. Scott Campbell sono due maghi del fumetto, artisti visivi che sono stati sulle vette più alte del fumetto e hanno divertito le masse per quasi vent'anni. E, avendo passato interi weekend con questi due gentiluomini alle convention, posso dirvi che sono entrambi persone straordinarie, generose, affettuose e con un gran senso dello humour. È stato pubblicamente detto che il realizzare immagini nei loro stili possa essere considerato perverso e schifoso. Prego? Che sta succedendo qui? Forse Jessica Rabbit o Betty Boop sono ritenuti cartoni vergognosi per l'audience attuale? Non dite a un vostro collega che fa un lavoro di poco conto perché disegna una figura lussuriosa. Non sono immagini pornografiche, solo sane eroine femminili a volte illustrate in maniera dinamica o ammiccante. Quindi finisco chiedendo a tutti noi artisti di ergersi a difesa di due nostri colleghi, che meritano di meglio che minacce o inviti a cambiare uno stile di successo! Avremmo tutti bisogno di molti più fumetti da parte di Campbell e Cho".

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