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Redazione Comicus

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Avventure nel mondo di OZ 1-2

Avventure nel mondo di OZ 1-2Erik Shanower, il deus ex machina de L’età del Bronzo, prima di cimentarsi con l’epica ellenica era un appassionato del mondo creato da L. Frank Baum.
Ha illustrato alcuni romanzi facenti parti della serie dei Libri di Oz e, tra il 1985 ed il 1992, ha scritto e disegnato cinque racconti che IDW ha raccolto e “rimasterizzato”, per donarci quest’edizione definitiva.

La colorazione calda, unita alla narrazione semplice, essenziale quando si parla di trasporre testi dedicati all’infanzia, fa di quest’opera un gioiello per tutte le età.
Interessante notare l’evolversi dello stile di Shanower che, seppur all’inizio fosse un po’ statico e monotono nelle espressioni, era curatissimo e ricco di dettagli già tredici anni fa.
Free Books confeziona due volumi uguali in tutto e per tutto all’edizione americana, avvalendosi della superba traduzione di Dario Mattaliano.

Regalatevelo e regalatelo, soprattutto se avete dei bambini con cui condividere la lettura.


Cris Tridello

Iron Man e i potenti vendicatori 4

Iron Man e i potenti vendicatori 4Inizia su quest'albo l'ultimo lavoro di Mark Bagley per la Marvel prima del suo passaggio alla Distinta Concorrenza, ed esordisce forse nel peggiore dei modi, con una prestazione al di sotto delle sue possibilità, visibilmente tirata via a causa della fretta di consegnare cinque episodi in tre mesi per far fronte ai ritardi di Frank Cho.

Ed è un peccato perché la sceneggiatura di Brian Bendis avrebbe meritato una maggiore attenzione al dettaglio, con una rappresentazione efficace della paranoia di Tony Stark e delle varie emozioni dei protagonisti. Salvataggio in extremis per il disegnatore nella rappresentazione dei simbionti.

Per il resto l'albo si divide tra un più che buon episodio di Iron Man e, soprattutto, un inquietante esordio su queste pagine di Avengers: The Initiative dopo l'albo contenente i primi cinque episodi. La serie di Dan Slott si conferma di ottima qualità, grazie anche ai disegni di un Steve Uy che riesce a non farci rimpiangere il più bravo Stefano Caselli.



Riccardo Galardini

Superman 15

Superman 15Numero completamente dedicato alla saga “Fuga da Mondo Bizarro” che qui si conclude ed in cui Superman ha il suo bel da fare per liberare il padre dalle grinfie di Bizarro. Non c’è infatti solo la nemesi di Clark Kent da combattere, ma tutto il mondo “al contrario” da lui creato. Fortuna (?) che Bizarro ha fatto le cose per bene e ha dato vita anche ad un Bizarro Luthor, che ovviamente gli è ostile, nonché ad una Bizarro Justice League!

Benché la storia (di Geoff Johns e Richard Donner) risulti carina e ricca di trovate, l’albo si segnala soprattutto per la partecipazione speciale ai disegni di Eric Powell. L’autore di “the Goon” è particolarmente a suo agio con i mostri, quindi quale miglior personaggio da disegnare di Bizarro e del suo mondo?
 
In un'ambientazione grottesca e cupissima, dove le uniche note di colore sono il rosso e blu di Supeman, Powell e soci ci regalano (si fa per dire) una storia veramente inusuale per l’Uomo d’Acciaio.


Andrea "Zio-P" Poli

L’Ira dello Spettro

L’Ira dello SpettroNegli anni ’70 Michael Fleisher e Jim Aparo produssero una manciata di storie dello Spettro destinate a farsi ricordare. Più che il valore artistico delle serie in sé, fu il suo tono a fare scalpore e ad imporla all’attenzione: il ritratto di uno Spettro urbano, vendicativo, crudele, anche sadico, era ciò che non ti aspettavi dalla DC degli anni ’70. Si può dire, per sottolineare l’importanza di queste storie brutali e, per l’epoca, oscure, che rappresentarono un po’ ciò che oggi è il Punisher di Garth Ennis.

Ma va detto anche che, oltre questa violenza tematica, le storie oggi lasciano poco. La ripetitività nella struttura e nell’intreccio, lo scarso approfondimento psicologico dei personaggi, le trame a breve termine e una continuity solo timidamente accennata, fanno sì che il prodotto risenta di tutti gli anni che si porta sulle spalle. Qualche punto lo aggiungono i disegni di Aparo, piacevole soprattutto nella costruzione della tavola.

E una nota positiva, in questo caso, va anche alla Planeta per il più che discreto apparato redazionale.



Valerio Coppola
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