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Redazione Comicus

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Diabolik anno XLVIII n°8

Con un titolo così sono leciti i dubbi, tanto più se la copertina vede Diabolik ed Eva Kant, quest’ultima con una visibile pancina, che vanno ad abbracciarsi.
Vuoi vedere che alla Astorina hanno deciso di dare un figlio ai due e aggiungere un elemento di rottura eclatante per uno dei più importanti fumetti italici?

La risposta (ovvia) è no, e la (finta) gravidanza di Eva non è altro che un escamotage ideato da Diabolik per mettere le mani sull’ennesimo gioiello.
L’albo si rivela quindi una classica uscita estiva, caratterizzata dall’ambientazione esotica, principi, principesse, palazzi reali e relativi intrighi.

Una storia che scorre bene sotto l’ombrellone, grazie anche alle tavole pulite e senza sbavature di Sergio e Paolo Zaniboni, soddisfacente probabilmente per il normale lettore di Diabolik, meno per quello più smaliziato, a cui serve una buona dose di sospensione dell’incredulità per convincersi che tutti i trucchi del protagonista vadano sempre a buon fine.


Andrea "Zio-P" Poli

Superman/Shazam: Primo Tuono

Superman/Shazam: First Thunder ha le premesse di un classico incontro tra supereroi. Clark Kent vola nella città di Billy Batson per sgominare una banda di rapinatori, mentre le nemesi dei due, il dottor Sivanna e Lex Luthor, hanno un reciproco scambio di favori. Unendo le forze e le esperienze, i due supereroi metteranno fine ad un'oscura minaccia…
Ma il punto di forza del volume è il non esaurirsi in questo classico canovaccio, che si conclude a tutti gli effetti nel terzo capitolo, bensì il proseguire con un quarto capitolo dal sapore malinconico e drammatico, che ci fa capire qual è il vero tema della miniserie. Non uno scontro tra supereroi, ma la nascita di un'amicizia: nel momento più buio della sua vita, Capitan Marvel incontra Superman e i due si conoscono, nel senso più letterale del termine, come due persone che si rivelano a vicenda segreti e debolezze.

Una storia che sarà capace di emozionare i lettori, anche grazie hai designi espressivi ed evocativi di Joshua Middleton.



Gianluca Reina

Premières fois

Premières foisDieci brevi quadri di erotismo visto dalla metà femminile del mondo.
L’autrice è la promettente e misteriosa Sibylline, probabilmente troppo smaniosa di dimostrare un’attitudine alla bédé per adulti che sembra ancora di là a venire.
I disegni sono molto discontinui e di mani (troppo?) diverse, si direbbe quasi che ci siamo imbattuti in un lavoro poco pensato nonostante le apparenze e la cura editoriale.

Certo nomi come Cyril Pedrosa, Dave McKean e Oliver Vatine offrono comunque uno standard qualitativo di buon livello; di contro, gli altri artisti svolgono un compito forse superiore alle loro attuali capacità.

Peccato, perché l’idea di narrare flash passionali, carnali, teneri, racconti di piacere tout-court di volta in volta era buona, e la sceneggiatrice appare piuttosto efficace nello storytelling.
Rimaniamo col dubbio che probabilmente in altri generi l’autrice possa cavarsela meglio, ancor più se assistita da disegnatori non troppo svogliati.



Giovanni La Mantia

La legge di Ueki

La legge di UekiSe dovessimo scegliere un aggettivo per descrivere La legge di Ueki, questo sarebbe assurdo.

Kosuke Ueki ha ricevuto dal professor Kobayashi, uno dei cento aspiranti alla carica di dio, il dono di trasformare i rifiuti in alberi, potere minore scelto dallo stesso studente.
Ogni aspirante dio ha il compito di selezionare un paladino che dovrà battere tutti gli altri studenti candidati, ognuno con un potere diverso. Alla fine, il vincitore permetterà al proprio tutore di diventare il prossimo dio.
Kobayashi, però, non è ancora convinto che Ueki sia il candidato giusto, e ne testa le capacità.

Il primo volume (di 16, ma in Giappone è già in pubblicazione un seguito) dello shonen di Tsubasa Fukuchi abbina ad un tratto dinamico e curato una sceneggiatura che non riesce a sostenere una trama assurda che, visti gli spunti, se adeguatamente trattata avrebbe potuto dare vita ad uno manga originale.
Purtroppo temi e stilemi già visti e una sceneggiatura confusionaria, rendono questo primo numero de La legge di Ueki tutt'altro che riuscito e da consigliare strettamente agli amanti del genere.


Gennaro Costanzo
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