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Redazione Comicus

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San Michele 1

San Michele 1La presentazione lucchese della nuova miniserie della Star Comics ci è parsa molto convincente, soprattutto per merito degli  autori Fabio Celoni e Adriana Coppe ed il progetto da loro realizzato interessante e coraggioso.
Innanzitutto per il titolo, riferito non al protagonista ma ad un misterioso paesino sperduto nelle campagne del Lazio.
Quindi per il personaggio principale, un botanico irlandese del XXII secolo alla ricerca di erbe rare per la ditta per cui lavora.

San Michele è una storia avveniristica, ma non di pura fantascienza, intrecciata ad elementi di giallo e mistero ed in cui ipertecnologia e passato sembrano un’alchimia azzeccata.
Ma è anche e soprattutto un omaggio affettuoso alla nostra storia e al nostro straordinario folclore.

Il primo di sei numeri (che ci sembrano un po’ pochi, vista la carne al fuoco), disegnato magistralmente da Sergio Gerasi, ha mantenuto le promesse e confermato l’entusiasmo e le aspettative  di Lucca.
Per il proseguo… un sentito good luck!


Francesco Borgoglio

Battle Royale 10

Battle Royale 10Il gioco al massacro continua, mietendo vittime numero dopo numero. A cinque tankobon dalla fine di questa nuova edizione, Battle Royale si conferma uno dei seinen manga più violenti e controversi di sempre, grazie anche alla cura per i dettagli con cui Masayuki Taguchi ritrae la violenza e deforma i volti.

Dopo il massacro delle ragazze con cui si è concluso lo scorso numero, la spirale dell’odio prosegue, mentre Koushun Takami e Taguchi impiantano, su una trama principale che lascia ormai poco spazio alla speranza, le storie di due ragazze le cui naturali debolezze e inclinazioni scivolano nella follia. Tutto ciò accompagnato, ancora una volta, da una sottesa accusa agli eccessi della società nipponica.

Un numero che, nell’economia della serie, è simile a molti altri; niente sviluppi importanti o punti di svolta decisivi se non il ridursi del numero dei partecipanti. Lo stesso vale per i personaggi protagonisti, congelati nel loro status sin dall’inizio: lo stesso vacillare dell’ottimismo di Shuya, davanti alla pazzia del Program, non è che un momento passeggero.


Alfredo Goffredi

Marvels - L'occhio della fotocamera

Marvels - L'occhio della fotocameraSedici anni dopo Marvels, Kurt Busiek con l'aiuto di Roger Stern torna a raccontare le vicende del fotoreporter freelance Phil Sheldon. Lo fa con un racconto toccante e intimista, in cui l'uomo che osservava le meraviglie con stupore, immortalandole in foto memorabili, si presenta a noi anni dopo con un animo disincantato, stanco, messo a dura prova da una malattia e allo stesso tempo da un mondo che non riconosce più.

Pagina dopo pagina, attraverso le magnifiche tavole di Jay Anacleto, osserviamo numerosi eventi della storia Marvel e il cambiamento che questi eventi portano con loro, in un mondo sempre più oscuro e violento di quello che Phil Sheldon era abituato a osservare, mentre col passare del tempo il suo sguardo diventa sempre più distante, quasi disinteressato. Tra l'arresto di Cap, Nomad, l'apparizione degli X-Men, il Punitore, le Guerre Segrete, l'arrivo dell'Arcano e la morte di Elektra, pian piano Busiek sposta l'obiettivo sul vero protagonista. E così Phil Sheldon fa i conti con la sua vita, con la sua famiglia, con gli errori fatti e le scelte prese, mentre sullo sfondo le meraviglie continuano a combattere, a evolversi, a perdere e a vincere. E mentre tutto questo accade, Phil Sheldon lascia questo mondo osservando forse le uniche, vere meraviglie della sua lunga, e straordinaria, vita.


Carlo Coratelli

Y - L’Ultimo Uomo 1-7

Y - L’Ultimo Uomo 1-7Come era già successo per titoli come il Sandman di Neil Gaiman o il Preacher di Garth Ennis, Planeta DeAgostini ripropone in un formato agile ed economico uno dei titoli più celebrati della divisione Vertigo: Y – L’Ultimo Uomo.

Supportato dai disegni basilari ed efficaci di Pia Guerra, lo sceneggiatore Brian K. Vaughan è abilissimo nel gestire le molteplici trame di una serie fanta-sociale dalla struttura narrativa corale, con protagonista il giovane escapista Yorick che, insieme alla sua scimmia, è l’unico sopravvissuto ad una misteriosa epidemia che ha ucciso tutti gli uomini e gli animali con il gene Y, ovvero di sesso maschile, del pianeta.

La serie non è affatto scontata nel suo sviluppo, evitando elementi pecorecci sul tema di un solo uomo in un mondo di donne, in favore di un efficace e curato realismo in ambito sociale e psicologico. Con pochi ed efficaci elementi, Vaughan riesce a descrivere un quadro apocalittico assolutamente realistico e drammatico che, arricchito da sotto-trame inerenti il degrado urbano, l’arrivismo politico e il fanatismo religioso, rende questo fumetto un titolo originale ed intrigante.


Paolo Pugliese
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