Battle Royale 10
- Scritto da Redazione Comicus
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Il gioco al massacro continua, mietendo vittime numero dopo numero. A cinque tankobon dalla fine di questa nuova edizione, Battle Royale si conferma uno dei seinen manga più violenti e controversi di sempre, grazie anche alla cura per i dettagli con cui Masayuki Taguchi ritrae la violenza e deforma i volti.
Dopo il massacro delle ragazze con cui si è concluso lo scorso numero, la spirale dell’odio prosegue, mentre Koushun Takami e Taguchi impiantano, su una trama principale che lascia ormai poco spazio alla speranza, le storie di due ragazze le cui naturali debolezze e inclinazioni scivolano nella follia. Tutto ciò accompagnato, ancora una volta, da una sottesa accusa agli eccessi della società nipponica.
Un numero che, nell’economia della serie, è simile a molti altri; niente sviluppi importanti o punti di svolta decisivi se non il ridursi del numero dei partecipanti. Lo stesso vale per i personaggi protagonisti, congelati nel loro status sin dall’inizio: lo stesso vacillare dell’ottimismo di Shuya, davanti alla pazzia del Program, non è che un momento passeggero.
Dopo il massacro delle ragazze con cui si è concluso lo scorso numero, la spirale dell’odio prosegue, mentre Koushun Takami e Taguchi impiantano, su una trama principale che lascia ormai poco spazio alla speranza, le storie di due ragazze le cui naturali debolezze e inclinazioni scivolano nella follia. Tutto ciò accompagnato, ancora una volta, da una sottesa accusa agli eccessi della società nipponica.
Un numero che, nell’economia della serie, è simile a molti altri; niente sviluppi importanti o punti di svolta decisivi se non il ridursi del numero dei partecipanti. Lo stesso vale per i personaggi protagonisti, congelati nel loro status sin dall’inizio: lo stesso vacillare dell’ottimismo di Shuya, davanti alla pazzia del Program, non è che un momento passeggero.
Alfredo Goffredi