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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

Controversie sugli Annie Award: parla il presidente

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Nel fine settimana verranno decretati i vincitori dell'Annie Award, il premio più importante del mondo dell'animazione, giunto alla sua quarantesima edizione. Un premio che negli ultimi anni non ha mancato di sollevare critiche feroci per le fumose modalità di votazione.

In una corposa intervista a AWN, Frank Gladstone, il presidente del distaccamento hollywoodiano dell'ASIFA (l'associazione internazionale dedicata al cinema animato), ha parlato di come il sistema di votazione sia cambiato dopo la sua elezione nel 2011 e di come sia riuscito a far riacquistare credibilità al premio.

Nell'agosto del 2010, infatti, Ed Catmull, presidente dei Walt Disney Animation Studios, dichiarò che la compagnia non avrebbe sottoposto nessuna delle proprie opere prodotte durante il 2010 per gli Annie Award, a causa delle farraginose regole del premio. L'episodio che innescò la controversia è da farsi risalire alla vittoria schiacciante di Kung Fu Panda nel 2008, a discapito di WALL•E. L'edizione del 2008 mostrò il sistema fallace degli Annie, il cui regolamento prevedeva che potesse votare chiunque fosse iscritto come membro all'ASIFA-Hollywood. Jeffrey Katzenberg, a capo della DreamWorks Animation, aveva offerto l'iscrizione all'ASIFA a tutti i suoi dipendenti e, in seguito, la incluse nel pacchetto di benvenuto ai nuovi assunti. Così facendo, Kung Fu Panda vinse undici premi sulle sedici candidature.

L'associazione prese spunto dagli altri premi e dal sistema elettorale americano, che prevede che i cittadini non votino direttamente il presidente, ma bensì un collegio di grandi elettori, che andranno poi a decidere chi guiderà il paese. Allo stesso modo, gli Annie vengono votati dagli iscritti all'associazione - che da un paio d'anni sono soltanto professionisti del settore a livello creativo (non il personale amministrativo o del marketing di un'azienda, fattore che aveva di fatto truccato la vittoria di Kung Fu Panda), in seguito un collegio elettorale che cambia ogni anno, sempre composto da personalità attive creativamente nel mondo dell'animazione, decreta in vincitore sulla base dei tre nominati più votati. In che significa che il più votato non sarà per forza il vincitore, attuando una mossa molto simile a quella degli Oscar.

Nonostante la sua fama, nessuno network ha, a oggi, acquistato i diritti televisivi per la cerimonia di premiazione, una cosa che Gladstone si augura accada presto. Per sopperire, dall'anno scorso gli Annie Award si possono seguire in streaming sul sito ufficiale.

Duncan Jones dirigerà il film di Warcraft

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Duncan Jones è stato scelto per dirigere Warcraft, adattamento dell'omonimo videogioco, per conto della Legendary Pictures. Lo riporta l'Hollywood Reporter, confermando che la sceneggiatura è già stata scritta, a opera di Charles Leavitt, anche se si suppone che il regista potrebbe richiedere una riscrittura, mentre il budget gravita intorno ai 100 milioni di dollari. Fissate anche le date: la produzione dovrebbe iniziare le riprese nell'autunno del 2013 per poi distribuire il film nel 2015.

Regista di genere (suoi i fantascientifici Moon e Source Code), Jones è alla prima esperienza con un film di punta che potrebbe potenzialmente generare un franchise, cosa sulla quale la casa di produzione punta molto. A supervisionare il progetto figura tra gli altri Charles Roven, già produttore della trilogia di Batman firmata da Christopher Nolan.

Epic Mickey: lo studio chiude i battenti

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La Disney ha annunciato la chiusura imminente dello studio Junction Point, con sede a Austin (Texas), responsabile dei successi commerciali di Epic Mickey e Epic Mickey 2. Fondato da Warren Spector e Art Min, era stato acquistato dalla Disney nel 2007.

Il comunicato emesso dall'azienda, oltre a ringraziare lo studio per il lavoro fatto in questi anni, fa un probabile riferimento al nuovo progetto Disney Infinity, che vede coinvolti alcuni dei più eminenti personaggi della società:

"È con estrema tristezza che informiamo della riorganizzazione del nostro settore videoludico, nella quale rientra la chiusura dello studio Junction Point. Questi cambiamenti sono parte di uno sforzo per evolverci nel mercato dei videogiochi, in modo da concentrare le risorse sulle nostre proprietà di punta. Siamo grati a Warren Spector e alla Junction Point per il loro contributo creativo a Epic Mickey e Epic Mickey 2".

Roger Rabbit 2 non si farà (forse)

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L'atteso - o temuto, a seconda dei casi - sequel di Chi ha incastrato Roger Rabbit? è da anni sul bilico della realizzazione. Già alla fine degli anni novanta venne realizzato un test animato, a opera di Eric Goldberg (animatore del Genio in Aladdin), in cui veniva incorporato il personaggio animato a mano con uno sfondo al computer, e negli ultimi tempi si erano affastellate le dichiarazioni di scrittori, produttori e animatori al lavoro su idee provvisorie attorno alle quali costruire il film.

Ora è lo stesso registo Robert Zemeckis a frenare gli entusiasmi, dichiarando che lo scarso supporto da parte della Disney sta letteralmente affossando il progetto: "Ci sono stati dei cambiamenti agli studios, non penso sia una loro priorità. Non credo lo faremo mai".

Zemeckis si è rifiutato di spiegare i dettagli della questione, se davvero sia colpa dei produttori o se in realtà il film non sia mai andato oltre alcune discussioni e test preliminari. Il regista ha comunque rivelato che, in caso il sequel venisse sopresso in via definitiva, mostrerà tutto il materiale finora elaborato per il film, insieme ai provini in 3D del defunto Yellow Submarine, basato sul cartone dei Beatles e al quale venne staccata la spina a un passo dalle riprese sempre dalla Disney.

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