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Controversie sugli Annie Award: parla il presidente

Nel fine settimana verranno decretati i vincitori dell'Annie Award, il premio più importante del mondo dell'animazione, giunto alla sua quarantesima edizione. Un premio che negli ultimi anni non ha mancato di sollevare critiche feroci per le fumose modalità di votazione.

In una corposa intervista a AWN, Frank Gladstone, il presidente del distaccamento hollywoodiano dell'ASIFA (l'associazione internazionale dedicata al cinema animato), ha parlato di come il sistema di votazione sia cambiato dopo la sua elezione nel 2011 e di come sia riuscito a far riacquistare credibilità al premio.

Nell'agosto del 2010, infatti, Ed Catmull, presidente dei Walt Disney Animation Studios, dichiarò che la compagnia non avrebbe sottoposto nessuna delle proprie opere prodotte durante il 2010 per gli Annie Award, a causa delle farraginose regole del premio. L'episodio che innescò la controversia è da farsi risalire alla vittoria schiacciante di Kung Fu Panda nel 2008, a discapito di WALL•E. L'edizione del 2008 mostrò il sistema fallace degli Annie, il cui regolamento prevedeva che potesse votare chiunque fosse iscritto come membro all'ASIFA-Hollywood. Jeffrey Katzenberg, a capo della DreamWorks Animation, aveva offerto l'iscrizione all'ASIFA a tutti i suoi dipendenti e, in seguito, la incluse nel pacchetto di benvenuto ai nuovi assunti. Così facendo, Kung Fu Panda vinse undici premi sulle sedici candidature.

L'associazione prese spunto dagli altri premi e dal sistema elettorale americano, che prevede che i cittadini non votino direttamente il presidente, ma bensì un collegio di grandi elettori, che andranno poi a decidere chi guiderà il paese. Allo stesso modo, gli Annie vengono votati dagli iscritti all'associazione - che da un paio d'anni sono soltanto professionisti del settore a livello creativo (non il personale amministrativo o del marketing di un'azienda, fattore che aveva di fatto truccato la vittoria di Kung Fu Panda), in seguito un collegio elettorale che cambia ogni anno, sempre composto da personalità attive creativamente nel mondo dell'animazione, decreta in vincitore sulla base dei tre nominati più votati. In che significa che il più votato non sarà per forza il vincitore, attuando una mossa molto simile a quella degli Oscar.

Nonostante la sua fama, nessuno network ha, a oggi, acquistato i diritti televisivi per la cerimonia di premiazione, una cosa che Gladstone si augura accada presto. Per sopperire, dall'anno scorso gli Annie Award si possono seguire in streaming sul sito ufficiale.

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