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Redazione Comicus

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Honey & Clover 1

Honey & Clover 1 (Panini Comics, brossurato, 4,30 pagine in b/n, € 4,20) di Chika Umino

Honey & Clover 1Nello stesso palazzo vivono l’ingenuo Takemoto, il folle Morita e il concreto Mayama: tutti e tre frequentano lo stesso istituto d’arte ed affrontano ogni giorno le piccole sfide quotidiane tipiche degli studenti universitari. Far quadrare i conti, mangiare abbastanza, andare avanti con lo studio, capire le ragazze…
Nella loro vita arriva un giorno Hagumi, cugina del loro professore, solitario genio artistico dalle malinconiche sembianze da folletto. Takemoto e Morita, senza accorgersene, cominceranno ad innamorarsi, ognuno nella sua personale maniera…

Con due serie tv, un film dal vivo e un premio come miglior Shojo Manga all’attivo, giunge anche Italia, sette anni dopo l’inizio giapponese, la serie del debutto di Chika Umino. E mai debutto poteva essere più positivo. I traguardi raggiunti sono il giusto premio per quest’autrice, che è riuscita nel difficile compito di raffigura in maniera realistica la situazione di uno studente universitario giapponese, la quale ha molti tratti in comune con quella di qualsiasi altro studente al mondo: i conti in tasca per arrivare alla fine del mese, risparmiando su ogni più piccola spesa, i dubbi sulle proprie scelte di studio quando ci si confronta con colleghi e compagni più motivati e capaci, la difficoltà di relazionarsi con gli altri e di non riuscire a esprimere i propri sentimenti.
E in questo background inserisce le sfaccettate figure dei personaggi, che ci vengono introdotti a poco a poco, variando di volta in volta la prospettiva narrativa, in modo da approfondirli senza però mai rivelarci veramente tutto di loro.

Lo stile di disegno non è quello che si direbbe curato e dettagliato, anzi.
Grezzo e abbozzato, lesina su sfondi e ambienti per concentrarsi sulla mimica e sui lineamenti dei personaggi che risultano sempre molto espressivi. Si rivela inoltre fantasioso nella composizione di tavole e vignette, mostrando un’insolita verve creativa, come quando trasforma con naturalezza una scena di quotidianità nel set di un videogioco picchiaduro con tanto di barra dell’energia dei contendenti.

A metà strada tra Maison Ikkoku e Cortili del Cuore, questo salto nella cultura giapponese è una lettura che come poche riesce a trasmettere vere emozioni.



Gianluca Reina

Romance of Darkness 1

Romance of Darkness 1 (Star Comics, brossurato, 192 pagine in b/n, € 4,20) di Chie Shinohara

Romance of Darkness 1Come in un famoso film di Night Shyamalan, un violento incidente lascia in vita una sola superstite.
I dubbi attanagliano la giovane Rikka: perché è sopravvissuta solo lei? Cosa è successo mentre sprofondava nel fiume? E perché adesso è cosi attratta dall’acqua?
Nient’altro si può anticipare della trama di questa storia, perché dietro ogni evento si nasconde un colpo di scena, e rivelarlo rovinerebbe al lettore il piacere di scoprirli.
Quello che è sicuro è che con Mizu ni Sumu Hana, titolo originale della miniserie, Chie Shinohara fa nuovamente centro con il Thriller Horror, dopo l'ottimo risultato ottenuto con Il Sigillo Azzurro.

Questa miniserie, terminata in Giappone con cinque volumi che hanno aperto la strada ad un film dal vivo, giunge in Italia dopo la conclusione di Anatolia Story che ormai ha accertato la fama dell’autrice nel nostro paese.

Pensare qualche anno fa di proporre nel nostro bel paese la Shinohara poteva sembrare fantascienza. I suoi manga, è innegabile, graficamente sono privi di appeal, disegnati con un tratto datato, privo di originalità e abbastanza anonimo, tanto che tutti i personaggi sembrano avere gli stessi volti.
Tuttavia, superato il primo ostacolo del tratto (che nonostante i difetti si presenta come leggibilissimo e per nulla confuso) si viene subito coinvolti da una storia ben costruita e coinvolgente, che, in un crescendo narrativo, svela a poco a poco tutti i suoi dettagli, lasciando il lettore inchiodato alla lettura fino all’ultima tavola.

Una lettura consigliata a tutti quelli che credono che Shojo voglia dire solo romanticismo, e più in generale agli amanti dell'horror e del fantastico.


Gianluca Reina

Batman: Jekyll & Hyde

Batman: Jekyll & Hyde (Planeta DeAgostini, brossurato, 144 pagine a colori, € 12,95) testi di Paul Jenkins, disegni di Jae Lee e Sean Phillips

Batman: Jekyll & HydePer far sì che un personaggio possa definirsi valido occorre prestare attenzione ai diversi elementi che ne compongono la caratterizzazione. Sia esso un eroe, un villain o un semplice comprimario, un character non può realmente “funzionare” se non se ne indagano le origini, se non se ne esplorano la psicologia e le motivazioni di fondo.

È per questo che Batman: Jekyll & Hyde rappresenta un recupero di lusso, tanto nel contenuto quanto nell’edizione cartonata. La miniserie, raccolta interamente in questo volume, scopre delle carte fondamentali su uno dei nemici più affascinanti dell’Uomo Pipistrello: Due Facce. Paul Jenkins offre uno sguardo rivelatore sul passato di Harvey Dent e sulla natura della sua dualità, approfittando dell’occasione per puntare i riflettori anche sugli effetti del trauma che ha decretato la genesi del Cavaliere Oscuro.

Sullo sfondo di una storia a tinte fosche fatta di indagini, violenza e follia, lo sceneggiatore londinese mette a frutto le proprie doti introspettive, dimostrando di essere ancora uno dei migliori sulla piazza quando si tratta di scavare nei meandri della psiche umana.

A creare le giuste atmosfere ci pensano i disegni di Jae Lee (che con Jenkins aveva già lavorato a cicli bellissimi degli Inumani e di Sentry), sostituito in corsa da Sean Phillips. Quest’ultimo non riesce a eguagliare lo stile del suo predecessore, ma gli va riconosciuto il merito di aver saputo mantenere la miniserie su livelli sicuramente elevati e, soprattutto, di aver garantito una certa continuità grafica.


Simone Celli

Dork Tower volume V: 1d6 Gradi di Separazione

Dork Tower volume V: 1d6 Gradi di Separazione (Nexus Editrice su licenza Dork Storm Press, brossurato, 144 pagine in b/n, € 12,90) testi e disegni di John Kovalich

Dork Tower volume V: 1d6 Gradi di SeparazioneSiete giocatori di ruolo? Collezionate miniature e/o giocate ad interminabili partite a Warhammer/Confrontation? Se in un negozio vedete l’action figure del vostro eroe non riuscite a resistere e gridando “Deve essere Mia!!” correte a comprarlo nonostante il prezzo esorbitante?
Se avete risposto sì ad almeno una di queste domande non potrete fare a meno di riconoscervi nei personaggi di Dork Tower.

Proseguiamo da dove avevamo lasciato il nostro eroe alla fine del terzo volume, ovvero accasciato a terra in piena crisi depressiva per aver perso la sua ragazza Keyligh a causa di un’enorme gaffe fatta all’inizio di una sessione di gioco di ruolo.
Ken, Igor e Carson il Topo Muschiato complottano per fare incontrare Matt con la sua vera dolce metà, Gilly l’allegra Dark, ma Keyleigh ritorna alla carica, desiderosa di vendetta e decisa a demolire le passioni e l’autostima del suo ex-ragazzo.

I personaggi sono ormai consolidati e John Kovalich non perde occasione per scardinare i luoghi comuni di quel sottobosco che è l’insieme d’appassionati di giochi, fumetti, fantascienza, memorabilia, carte collezionabili etc. L’autore, però non vuole deriderli o denigrarli, ma divertirsi con loro e sdrammatizzare sul gruppo del quale fa parte.
Le storie ad ampio respiro sono meno divertenti delle singole strisce, ma contribuiscono maggiormente all’arricchimento della caratterizzazione dei personaggi che, altrimenti, sarebbero ridotte a semplici “macchiette”.

La Nexus Editrice si limita a tradurre quello che è il volume della Dork Storm Press, senza aggiungere altro… e la traduzione di "Dork" con "Imbelle" continua a non piacerci!
Ma nonostante ciò, ogni volta che sullo scaffale della libreria appare un nuovo volume, strabuzziamo gli occhi e, gridando “Devo Averlo!!”, corriamo a comprarlo!

Huzzah!



Cris Tridello
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