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Redazione Comicus

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I Luv Halloween

I Luv Halloween (Bande Dessinée, brossurato, 192 pagine in b/n , € 7,90 ) testi di Keith Giffen, disegni di Benjamin Roman

I Luv HalloweenLa tradizione vuole che Halloween sia la notte in cui i fantasmi e creature dalle grottesche fattezze siano liberi di girare per il nostro mondo, terrorizzandone gli abitanti e chiedendo un tributo per placare la loro sete di sangue.
In questa storia invece le carte in tavola cambiano, e più terrorizzanti di qualsiasi spettro si scoprono essere quei bambini dall’aspetto tanto innocente, ma pronti a rivelare una spietata sete di vendetta se loro aspettative vengono tradite.

Potrebbe essere un film di Tim Burton per come è permeato da una grottesca ironia stemperata dall’atmosfera di racconto per ragazzi.
Potrebbe essere un romanzo di Ronald Dhal per la trama cinica e cattiva filtrata da un’infantile ingenuità.
Potrebbe essere una storia di Maxvell Atoms per lo stile di disegno sporco e tagliente.

Ma non è nulla di tutto questo
Ci troviamo invece davanti ad un’inedita prova per Keith Giffen, che sviluppa una storia estremamente originale in cui l’unica pecca sono alcuni passaggi nei quali non è chiarissimo quel che succede, finché il colpo di scena finale chiarisce ogni punto oscuro della trama.
I disegni del promettente Benjamin Roman dipingono un ambiente sospeso tra reale ed onirico e caratterizzano alla perfezione un folto cast di personaggi anche quando ne nasconde i lineamenti dietro una maschera.
Come tutti i volumi della TokyoPop ci viene spacciato per manga, ma non è un manga. Però poco importa la nazionalità di quello che leggiamo quando si tratta di un prodotto ben riuscito come questo.



Gianluca Reina

Little Nemo 8

Little Nemo 8 (autoproduzione, spillato, 60 pagine in b/n, € 6,00) a cura di Luigi Serra e Corrado Zedda

In quest’epoca "dominata" dalle webzine, ritrovarsi fra le mani una rivista cartacea sui fumetti fa sempre un certo effetto. Little Nemo è una fanzine di quelle storiche che nonostante i suoi pochi numeri può vantare una storia non comune a tutti.
Gli stessi autori, Luigi Serra e Corrado Zedda, raccontano la nascita del progetto e l'uscita del primo numero nel 1991 contenente un’intervista a Max Bunker. All’epoca non era certo facile contattare gli autori, pubblicare una fanzine, farsi conoscere e diffonderla, ma nonostante tutte queste difficoltà Little Nemo riuscì a crearsi il suo fedele pubblico di lettori. Oggi, a sette anni di distanza dall’ultimo numero, Serra e Zedda ci propongo un numero ricco e sempre pieno della stessa passione "hard-core".

Apre le danze un interessante articolo sui cosiddetti autori completi con un punto di vista piuttosto particolare a cura di Serra, e si prosegue poi con un lunghissimo e dettagliato articolo sul Topolino di Casty scritto da Zedda. Da segnalare poi l’intervista a Giuseppe De Bernardo e un’analisi sul poliziesco italiano a fumetti.
Completa il numero un inserto a fumetti di 24 pagine dal titolo "Chance – La Fantasia a Fumetti". Le tre storie contenute (ad opera di Bianco, Serra/Ballò, Zedda) dall’aspetto un po’ amatoriale, completano questa rivista, scritta con passione, consigliata a tutti gli amanti delle fanzine.

Il contenuto della rivista è disponibile anche on-line nel sito ufficiale, nel quale è possibile anche ordinare i singoli numeri della fanzine.


Gennaro Costanzo

Death: L’Alto Costo della Vita

Death: L’Alto Costo della Vita (Planeta DeAgostini, cartonato, 104 pagine a colori, € 9,95) testi di Neil Gaiman, disegni di Chris Bachalo e Mark Buckingam

Death: L’Alto Costo della VitaIl volume viene chiuso da una storia intitolata “Death Spiega La vita”, disegnata da Dave McKean. Più di ogni altra cosa, rivela il perché della popolarità del personaggio di Death.

Nel creare questa personificazione della morte, Neil Gaiman è stato capace di andare oltre i cliché e gli stereotipi, evitando di creare una “morte” lugubre e tenebrosa e puntando invece su un personaggio che, dietro le sue ambiguità caratteriali, risalta per la sua giovialità e l’amore per la vita, tanto da arrivare a permettersi di poter illustrare ai lettori l’importanza della prevenzione contro l’HIV.

Cosa rende Death un personaggio così appassionato e solare, ce lo racconta la miniserie in tre parti contenuta in questo volume. Una volta ogni cento anni la morte prende forma umana per imparare a conoscere meglio cosa vuol dire essere vivi.
Death, sotto le mentite spoglie di Didi, incrocia la strada con Sexton, reduce da un fallito suicidio, e insieme si trovano a vivere una classica avventura alla ricerca di un particolare oggetto, durante la quale, conoscendosi a vicenda, impareranno il valore della vita.

Questo volume, scritto in maniera elegante e scorrevole, disegnato con uno stile suggestivo e dettagliato, arricchito da una edizione prestigiosa, non può mancare nella libreria non solo di ogni fan di fumetti, ma di qualsiasi amante della buona letteratura.


Gianluca Reina

20th Century Boys 22

20th Century Boys 22 (Planet Manga, brossurato, 272 pagine in b/n con sovracoperta, € 7,00) testi e disegni di Naoki Urasawa

20th Century Boys 22Nell’agosto del 2002 entrai nel mio negozio di fumetti di fiducia e, spinto dalla curiosità e dalla pubblicità, comprai il primo numero di 20th Century Boys senza saperne nulla.
22 numeri dopo, eccomi qui a tirare le somme di uno dei più bei manga di sempre.

Siamo alla lotta finale, l'Amico ha confessato i suoi intenti apocalittici in diretta mondiale, e toccherà ai “20th Century Boys” cercare di risolvere una situazione a dir poco esasperata.
Ci riusciranno o il mondo è destinato a finire?

Nel leggere questo ultimo (?) numero si ha l’impressione che l’autore abbia voluto chiudere la trama principale in fretta e furia.
Indubbiamente ci sarebbe spazio per altre pagine: non tutte le sottotrame sono state portate a compimento in maniera adeguata e quest’albo lascerà l’amaro in bocca a molti affezionati lettori che si aspettavano un finale più articolato, degno di quanto letto fino ad ora.
Fortunatamente in Giappone sono già usciti i due numeri di 21st Century Boys che chiudono i numerosi punti rimasti in sospeso con la fine di questo volume; non resta che aspettare che Panini ce li proponga!

Mai come in questo caso, però, il cammino percorso è più importante della meta finale!

In questi 22 numeri Naoki Urasawa ha composto una delle più belle storie fanta-apocalittiche degli ultimi anni: complessa, ben strutturata su tre livelli temporali e con personaggi memorabili e realistici, seppur disegnati con pochi semplici tratti.

Kenji, Kana, Occio, e tutti gli innumerevoli compagni di 20th Century Boys ci hanno tenuto compagnia, hanno lottato per noi e si sono sacrificati per il nostro bene.
Grazie ragazzi, ci mancherete!



Cris Tridello
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