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Raffaele Caporaso

Raffaele Caporaso

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Gli Incredibili X-Men 1 (279)

Ciclope, capo della rivoluzione mutante, torna alla ribalta sulle pagine di Uncanny X-Men. La serie si focalizza proprio su Scott Summers e la sua squadra composta da Magneto, Emma Frost, Magik e alcune nuove reclute, oramai a tutti gli effetti terroristi ricercati a livello mondiale.

Il primo numero della serie parte da una situazione già parzialmente imbastita su All-New X-Men, dato che entrambe hanno lo stesso sceneggiatore, Brian Michael Bendis, nuovo demiurgo delle vicende mutanti in casa Marvel.

Il post Avengers Vs. X-Men ha cambiato inesorabilmente la situazione dei mutanti all’interno dell’universo Marvel: questi sono temuti più che mai dagli umani a causa delle azioni nefaste compiute dal loro leader e di coloro che lo avevano sostenuto.
Ora è in corso una chiamata alle armi, le nuove luci (individui il cui potere mutante si attiva) sono potenziali pedine in una partita a scacchi fra bianchi e neri, con questi ultimi sono rappresentati, complice anche il nuovo e accattivante design da bad-boys dei costumi, proprio dalla squadra di Ciclope, il quale vede in ogni nuovo mutante un soldato per la sua rivoluzionaria milizia affinchè a ogni homo superior sia concessa la possibilità di difendersi e lottare contro una società ostile.
I componenti della squadra però, entrati tutti in contatto con la Forza Fenice, hanno problemi nel far funzionare i propri poteri, cosa che li rende delle vere e proprie mine vaganti, pronte ad esplodere. Inoltre, l’affiatamento e la complicità fra i membri del team è ridotta all’osso, tanto che c’è anche puzza di tradimento.

Tali le premesse con le quali Bendis fa esordire questa nuova serie dai toni dark quanto intriganti: nei primi due episodi vediamo l’incipit di una situazione compromessa sin dagli albori e che quasi sicuramente sarà destinata a precipitare. I protagonisti sono degli emarginati, degli esseri disillusi e spaventati, uniti in una situazione disperata.

Lo sceneggiatore è tornato in grande spolvero, riuscendo a imbastire, per quanto concerne la serie mutanti, trame davvero ben scritte, che appassionano. Le storie in questione hanno un bel ritmo che rende la lettura scorrevole, vi si trova il giusto equilibrio tra azione e introspezione, i dialoghi sono sempre efficaci e vi sono due colpi di scena davvero interessanti che invogliano il lettore a sapere come andrà a finire.

Ai disegni abbiamo Chris Bachalo, il cui stile non rende sempre chiara la narrazione perchè spesso abbiamo una pagina troppo piena e confusa: non è il caso di Uncanny X-Men. Su questa serie il disegnatore compie un egregio lavoro, mostrandosi in forma. Se nelle prime pagine abbiamo una costruzione della pagina molto classica e squadrata, fatta di sequenze in serie molto schematiche, già da pagina 12 ci troviamo di fronte a una pagina doppia costruita in diagonale nella quale si assiste allo scontro tra gli X-Men e alcune Sentinelle per le strade di San Diego. Nel secondo episodio il disegnatore osa ancora di più, costruendo le pagine quasi sempre in diagonale dal basso verso l’alto, in maniera assolutamente originale e funzionale a rendere la storia accattivante e dinamica: basta la prima vignetta, con uno zoom sull’occhio gelido di Emma Frost, a far capire che da lì in avanti si assisterà a un buon lavoro.
Bachalo è molto bravo, oltre che nell’organizzare la pagina senza strafare, anche nel conferire grande espressività ai volti dei personaggi e nelle anatomie, aiutato anche dal nuovo design dei costumi che molto si adatta al suo stile.
Una nota di demerito: non ci ricordavamo un Magneto così muscoloso; l’ipertrofia del personaggio, come anche il suo nuovo costume, sono l’unica nota rossa sul registro.

Serie comprimaria di Uncanny X-Men è Cable and X-Force, della quale in questo numero 1 sono contenuti il primo episodio e mezzo: anche Nathan Summers, come suo padre, è costretto a vivere una vita da fuggitivo dopo aver provato a far fuori i Vendicatori per salvare la sua figlia putativa Hope Summers; anche lui, inoltre, guida un team di fuorilegge dalle personalità fortemente instabili quali Forge, Domino, Colosso e Dr. Nemesis.

Il primo episodio si apre in medias res: la nuova X-Force guidata da Cable si trova ad assaltare una misteriosa struttura e ad affrontare (e sconfiggere con estrema facilità) gli Incredibili Avengers guidati da Havok. Scopriremo poi, tramite una serie di flashback, gli eventi precedenti che hanno portato alla situazione presente. In sintesi, la squadra deve affrontare la minaccia di un virus tecno-organico, molto simile a quello con il quale Cable ha dovuto convivere da sempre ma dal quale sembra essersi liberato.

Lo sceneggiatore Dennis Hopeless mette su una squadra abbastanza ben assortita e pone le basi per una storia discretamente interessante; questa X-Force ricorda molto quella precedente di Rick Remender come tematiche affrontate: compiere la missione, a ogni costo, utilizzando, se necessario, forza letale.
Ritorna inoltre il personaggio di Hope Summers e sarà interessante continuare ad assistere alla sua evoluzione e alle dinamiche padre-figlia in un contesto di così precario equilibrio. Più in generale, da Forge a Domino, abbiamo protagonisti rimasti un po’ in secondo piano negli ultimi anni di storie degli X-Men e aspettiamo di vedere cosa lo sceneggiatore abbia in serbo per loro.

Ai disegni c'è Salvador Larroca, reduce da una lunga esperienza di lavoro su The Invincible Iron Man. Il suo stile molto plastico è, sulla carta, abbastanza adatto a questo genere di storia, ma, perlomeno in questi primi episodi, si ha la sensazione che l’artista si sia limitato a eseguire il suo compitino per avere uno striminzito 6 in pagella: la costruzione della pagina è fin troppo accademica, i dettagli poco curati, i volti poco espressivi. Larroca ci aveva abituato a ben altro precedentemente, anche se sulla stessa serie di Iron Man, a dire il vero, avevamo assistito a un progressivo peggioramento.

In conclusione, Gli Incredibili X-Men 1 è un buon fumetto: la serie di Bendis e Bachalo parte molto bene, mentre la comprimaria di Hopeless e Larroca è comunque un buon riempitivo che non esalta, ma nemmeno dispiace.

Constantine diverrà una serie per la NBC

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The Hollywood Reporter ha annunciato che NBC sta adattando una serie televisiva su John Constantine, personaggio della DC Comics, che sarà scritta da David D. Goyer (Man of Steel, Da Vinci’s Demons) insieme a Daniel Cerone (The Mentalist).

Il serial avrà per protagonista Constantine, enigmatico e arrogante truffatore inglese che diventa un detective del sovrannaturale, il quale, con riluttanza, ha il compito di difendere l’umanità da forze oscure e demoniache.

Il personaggio apparve per la prima volta in The Saga of the Swamp Thing di Alan Moore, co-creato da Steve Bissette e Jamie Delano per poi diventare protagonista della serie Hellblazer per 300 numeri. Nell’attuale continuity DC Comics il personaggio appare nella serie mensile Constantine ed è il leader di Justice League Dark.

John Constantine è stato protagonista, nel 2005, anche di un lungometraggio di scarso successo dal titolo Constantine e con protagonista Keanu Reeves.

Questa notizia giunge all’indomani dell’annuncio della serie Gotham sviluppata da Fox.

La prossima stagione televisiva si preannuncia stellare per i personaggi DC Comics: a una probabile terza stagione di Arrow, si affiancheranno lo spin-off su Flash, Gotham con protagonista Jim Gordon e adesso anche una serie su John Constantine.

Grande successo per Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.: ultime novità

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Squadra vincente non si cambia. La grande veridicità di questo detto trova conferma nell’enorme successo ottenuto dalla puntata pilota di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., progetto televisivo fortemente voluto e studiato da Marvel Studios e Joss Whedon, in collaborazione con ABC, dopo gli straordinari riscontri in ambito cinematografico con il film The Avengers, al quale la serie televisiva è collegata, appartenendo entrambi i franchise allo stesso universo cinematografico/televisivo.

La première della serie ha aperto al primo posto nella sua fascia oraria, totalizzando circa 12 milioni di telespettatori, surclassando facilmente il debutto il The Voice su NBC e di NCIS su CBS, divenendo l’esordio di una serie televisiva, classificata “drama”, più seguito negli ultimi 4 anni (precisamente dall’11/03/09).

Trovate qui la nostra recensione dell’episodio.

Al termine della puntata pilota, ABC ha trasmesso un video che anticipa cosa vedremo nel corso della prima stagione di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., che trovate qui sotto.

Inoltre è stato anche diffuso un promo della seconda puntata dello show, intitolata 0-8-4, nella quale vedremo “Coulson e i suoi agenti dello S.H.I.E.L.D. recarsi in Peru per investigare su un oggetto di origine misteriosa, nome in codice 0-8-4. Ma quando si imbatterà nel Comandante Camilla Reyes, saranno scintille a 30.000 piedi d’altezza”. Trovate il promo e una foto del secondo episodio qui sotto.

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Diffusa anche la sinossi ufficiale e una foto del terzo episodio, intitolato The Asset:

"Quando il geniale scienziato Dr. Franklin Hall viene rapito, l’agente Coulson e i suoi agenti dello S.H.I.E.L.D. devono compiere una corsa contro il tempo per localizzarlo. Skye è la loro unica risorsa, portando il team al limite quando l’intero piano rischia di saltare".

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Per finire, in un’intervista con The Hollywood Reporter, i produttori esecutivi Jed Whedon e Maurissa Tancharoen hanno parlato di ciò  che vedremo nella serie:

"Ci sono dei e alieni" ha affermato Whedon "e abbiamo molti piani a riguardo. Lo show ha un aspetto improntato allo spionaggio e lo S.H.I.E.L.D. è l’elemento più sci-fi nell’universo Marvel perché ha molto ha che fare con i gadget. Abbiamo un sacco di oggetti diversi con i quali giocare. Sarà un misto di entrambe le cose. Ci focalizzeremo sull’avere ogni storia con un inizio, un intermezzo e una fine, ma alcune avranno a che fare con la mitologia e altre saranno cose a sé. E la corsa dei nostri protagonisti continuerà attraverso tutto questo”.

La Tancharoen ha aggiunto:
“L’universo Marvel è molto vasto e diverso”.

Prodotta e co-scritta da Joss Whedon, Jed Whedon e Maurissa Tancharoen (Dollhouse, Dr.Horrible 's Sing-Along Blog), Jeffrey Bell (Angel, Alias) e Jeph Loeb (Smallville, Lost, Heroes) arriva la prima serie TV Marvel, Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D., intepretata da Clark Gregg (Agente Phil Coulson), Brett Dalton (Agente Grant Ward), Ming-Na Wen (Agente Melinda May), Iain De Caestecker (Agente Leo Fitz), Elizabeth Henstridge (Agente Jemma Simmons) e Chloe Bennet (Skye).
La serie viene trasmessa ogni martedì su ABC.

Goyer afferma che Superman ha facoltà di uccidere

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Digital Spy riporta che David S. Goyer, sceneggiatore di Man of Steel, ha recentemente parlato del controverso finale del film, nel corso del BAFTA and BFI Screenwriters’ Lecture.

Se nei fumetti Superman è restio a uccidere, Goyer afferma che nei film non vale lo stesso discorso:

“Eravamo abbastanza certi che sarebbe la cosa avrebbe generato controversie. Abbiamo sentito il bisogno, nella questione di Zod, di porre il personaggio in una situazione impossibile e fargli fare una scelta impossibile C’è una corrente di pensiero - e anche io ho scritto fumetti e qui è dove sono in disaccordo con i miei colleghi sceneggiatori di comics - ‘Superman non uccide’. Questa è una regola che esiste al di fuori del repertorio narrativo e io semplicemente non credo in regole come questa. Credo che quando scrivi un film o qualcosa per la televisione tu non possa affidarti a una regola che esiste al di fuori della repertorio narrativo del film.
La situazione era quella nella quale Zod affermava ‘Non mi fermerò fino a che tu non uccida me o io uccida te’. La realtà era che nessuna prigione sulla Terra avrebbe potuto trattenerlo e nel nostro film Superman non può volare sulla Luna, e non volevamo uscirne con questo espediente.
Inoltre il nostro era una sorta di 'Superman Begins', lui non è ancora veramente Superman fino alla fine del film. Volevamo che vivesse quell’esperienza di prendere una vita e portare quel peso nei prossimi film. Proprio perché lui è Superman e perché la gente lo idolatra ha il dovere di rappresentare uno standard più alto”.

In conclusione, The Hollywood Reporter ha affermato che quando a Goyer è stato chiesto se fosse al lavoro su una sceneggiatura per un lungometraggio sulla Justice League, lo scrittore ha risposto:

“Potrebbe essere, non posso parlarne”.

Un ulteriore indizio sulle probabili intenzioni da parte della Warner Bros. di creare un universo cinematografico unico sui personaggi DC Comics.

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