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Gli Incredibili X-Men 1 (279)

Ciclope, capo della rivoluzione mutante, torna alla ribalta sulle pagine di Uncanny X-Men. La serie si focalizza proprio su Scott Summers e la sua squadra composta da Magneto, Emma Frost, Magik e alcune nuove reclute, oramai a tutti gli effetti terroristi ricercati a livello mondiale.

Il primo numero della serie parte da una situazione già parzialmente imbastita su All-New X-Men, dato che entrambe hanno lo stesso sceneggiatore, Brian Michael Bendis, nuovo demiurgo delle vicende mutanti in casa Marvel.

Il post Avengers Vs. X-Men ha cambiato inesorabilmente la situazione dei mutanti all’interno dell’universo Marvel: questi sono temuti più che mai dagli umani a causa delle azioni nefaste compiute dal loro leader e di coloro che lo avevano sostenuto.
Ora è in corso una chiamata alle armi, le nuove luci (individui il cui potere mutante si attiva) sono potenziali pedine in una partita a scacchi fra bianchi e neri, con questi ultimi sono rappresentati, complice anche il nuovo e accattivante design da bad-boys dei costumi, proprio dalla squadra di Ciclope, il quale vede in ogni nuovo mutante un soldato per la sua rivoluzionaria milizia affinchè a ogni homo superior sia concessa la possibilità di difendersi e lottare contro una società ostile.
I componenti della squadra però, entrati tutti in contatto con la Forza Fenice, hanno problemi nel far funzionare i propri poteri, cosa che li rende delle vere e proprie mine vaganti, pronte ad esplodere. Inoltre, l’affiatamento e la complicità fra i membri del team è ridotta all’osso, tanto che c’è anche puzza di tradimento.

Tali le premesse con le quali Bendis fa esordire questa nuova serie dai toni dark quanto intriganti: nei primi due episodi vediamo l’incipit di una situazione compromessa sin dagli albori e che quasi sicuramente sarà destinata a precipitare. I protagonisti sono degli emarginati, degli esseri disillusi e spaventati, uniti in una situazione disperata.

Lo sceneggiatore è tornato in grande spolvero, riuscendo a imbastire, per quanto concerne la serie mutanti, trame davvero ben scritte, che appassionano. Le storie in questione hanno un bel ritmo che rende la lettura scorrevole, vi si trova il giusto equilibrio tra azione e introspezione, i dialoghi sono sempre efficaci e vi sono due colpi di scena davvero interessanti che invogliano il lettore a sapere come andrà a finire.

Ai disegni abbiamo Chris Bachalo, il cui stile non rende sempre chiara la narrazione perchè spesso abbiamo una pagina troppo piena e confusa: non è il caso di Uncanny X-Men. Su questa serie il disegnatore compie un egregio lavoro, mostrandosi in forma. Se nelle prime pagine abbiamo una costruzione della pagina molto classica e squadrata, fatta di sequenze in serie molto schematiche, già da pagina 12 ci troviamo di fronte a una pagina doppia costruita in diagonale nella quale si assiste allo scontro tra gli X-Men e alcune Sentinelle per le strade di San Diego. Nel secondo episodio il disegnatore osa ancora di più, costruendo le pagine quasi sempre in diagonale dal basso verso l’alto, in maniera assolutamente originale e funzionale a rendere la storia accattivante e dinamica: basta la prima vignetta, con uno zoom sull’occhio gelido di Emma Frost, a far capire che da lì in avanti si assisterà a un buon lavoro.
Bachalo è molto bravo, oltre che nell’organizzare la pagina senza strafare, anche nel conferire grande espressività ai volti dei personaggi e nelle anatomie, aiutato anche dal nuovo design dei costumi che molto si adatta al suo stile.
Una nota di demerito: non ci ricordavamo un Magneto così muscoloso; l’ipertrofia del personaggio, come anche il suo nuovo costume, sono l’unica nota rossa sul registro.

Serie comprimaria di Uncanny X-Men è Cable and X-Force, della quale in questo numero 1 sono contenuti il primo episodio e mezzo: anche Nathan Summers, come suo padre, è costretto a vivere una vita da fuggitivo dopo aver provato a far fuori i Vendicatori per salvare la sua figlia putativa Hope Summers; anche lui, inoltre, guida un team di fuorilegge dalle personalità fortemente instabili quali Forge, Domino, Colosso e Dr. Nemesis.

Il primo episodio si apre in medias res: la nuova X-Force guidata da Cable si trova ad assaltare una misteriosa struttura e ad affrontare (e sconfiggere con estrema facilità) gli Incredibili Avengers guidati da Havok. Scopriremo poi, tramite una serie di flashback, gli eventi precedenti che hanno portato alla situazione presente. In sintesi, la squadra deve affrontare la minaccia di un virus tecno-organico, molto simile a quello con il quale Cable ha dovuto convivere da sempre ma dal quale sembra essersi liberato.

Lo sceneggiatore Dennis Hopeless mette su una squadra abbastanza ben assortita e pone le basi per una storia discretamente interessante; questa X-Force ricorda molto quella precedente di Rick Remender come tematiche affrontate: compiere la missione, a ogni costo, utilizzando, se necessario, forza letale.
Ritorna inoltre il personaggio di Hope Summers e sarà interessante continuare ad assistere alla sua evoluzione e alle dinamiche padre-figlia in un contesto di così precario equilibrio. Più in generale, da Forge a Domino, abbiamo protagonisti rimasti un po’ in secondo piano negli ultimi anni di storie degli X-Men e aspettiamo di vedere cosa lo sceneggiatore abbia in serbo per loro.

Ai disegni c'è Salvador Larroca, reduce da una lunga esperienza di lavoro su The Invincible Iron Man. Il suo stile molto plastico è, sulla carta, abbastanza adatto a questo genere di storia, ma, perlomeno in questi primi episodi, si ha la sensazione che l’artista si sia limitato a eseguire il suo compitino per avere uno striminzito 6 in pagella: la costruzione della pagina è fin troppo accademica, i dettagli poco curati, i volti poco espressivi. Larroca ci aveva abituato a ben altro precedentemente, anche se sulla stessa serie di Iron Man, a dire il vero, avevamo assistito a un progressivo peggioramento.

In conclusione, Gli Incredibili X-Men 1 è un buon fumetto: la serie di Bendis e Bachalo parte molto bene, mentre la comprimaria di Hopeless e Larroca è comunque un buon riempitivo che non esalta, ma nemmeno dispiace.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Brian Michael Bendis e Dennis Hopeless Disegni di Chris Bachalo e Salvador Larocca
  • Formato: spillato, 17x26 cm, 80 pp., a colori
  • Prezzo: 3,50 €
  • Voto della redazione: 6
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