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Francesco Borgoglio

Francesco Borgoglio

Lucca '12: Il Dragonero di Bonelli

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Drago_NeroLuca Enoch e Stefano Vietti hanno presentato nel tardo pomeriggio di sabato, un altro appuntamento atteso dai lettori Bonelli, la serie Dragonero, nata dall'omonimo graphic novel che la casa editrice meneghina pubblicò 5 anni fa come prima uscita della collana Romanzi a fumetti.
La serie esordirà nel giugno 2013, sarà mensile e supportata quotidianamente dal blog voluto e curato dagli stessi autori.
La trama ripartirà dal romanzo, ha spiegato Enoch, dove i primi quattro numeri rimetteranno ordine e daranno coerenza a quanto già letto, dopo di ché si ripartirà reintroducendo i personaggi ai nuovi lettori, descrivendo l'ambiente e la vita quotidiani del protagonista Ian Aranill e dei personaggi principali. 

Vietti ha spiegato che durante lo sviluppo del progetto il materiale è cresciuto a dismisura, un immenso mondo fantastico ancora in divenire e in espansione continua; per questo è nata l'idea del blog, pensato come un diario di viaggio del protagonista ma non solo, essendo una raccolta work in progress di elementi i più svariati, dalla lingua agli animali dell'universo di Ian. Quando poi esordirà la serie, ha spiegato Enoch, il sito si arricchirà delle esperienze continue del protagonista e accompagnerà il lettore nel comprendere al meglio la complessità e la vastità di questo universo, creato dagli autori con precisione e puntiglio maniacale. Vietti infatti ha chiarito l'idea di base del fumetto che fin dall'inizio vuole essere un fantasy di stampo realistico e non una favola, cercando di fondarsi e fornire al lettore un impianto credibile che favorisce gli stessi autori nel sviluppare la vicenda.

Gli spunti hanno proseguito, sono arrivati da ogni angolo del globo e da ogni cultura conosciuta; la razza selvaggia dei Ghoul, per esempio, si ispira alla tribù degli indiani Irochesi, mentre diversi animali fantastici, ha continuato Vietti, si rifanno ai bestiari della mitologia nordica. Dietro questa serie ciò che è emerso innanzitutto è un enorme lavoro di ricerca e rielaborazione, una dimostrazione di grande professionalità del team creativo, che vanta una squadra imponente di disegnatori come Giancarlo Olivares, Gianluigi Gregorini (che firmerà la prima storia doppia), Alfio Buscaglia, Gianluca Pagliarani, Francesco Rizzato, Giuseppe Matteoni (creatore grafico e copertinista della serie e autore delle prime 4 storie), Antonella Platano, Cristiano Cucina e Andrea Bormida. Per facilitare il loro lavoro, hanno concluso Enoch e Vietti, la gran parte degli ambienti e dei luoghi di questo mondo sono stati sviluppati e realizzati in 3D, mettendo a disposizione sui server Bonelli, un'area dedicata al mondo di Dragonero, dove ogni disegnatore ha a disposizione e in tempo reale ogni modello realizzato in precedenza e scomponibile lungo i tre assi spaziali per garantire al meglio la compatibilità e la coerenza estetico-narrativa di tutto il progetto.

Lucca '12: Mezzo secolo di Diabolik

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Diabolik__Eva_Insieme_nella_notte_zIl compleanno per eccellenza di questa Lucca è, senza mancanza di rispetto per nessuno, quello di Diabolik: mezzo secolo di pubblicazioni.
Mario Gomboli ha voluto ricordare l'esordio, quel lontano novembre 1962, il primo albo per adulti, un'etichetta che le sue creatrici, le sorelle Angela e Luciana Giussani abbandonarono in seguito, quando andò a denotare materiale erotico; invece ha proseguito Gomboli, Diabolik andava a coprire un buco di mercato nel fumetto italiano, tutto proteso verso gli adolescenti. Nel corso degli anni, ha proseguito, prendendo le distanze dalla cosiddetta “banda dei Kappa” (Kriminal, Satanik, ecc...), diventa un giallo o meglio un noir a tutti gli effetti con storie più complesse e ricche. Le Giussani si aprirono subito a collaboratori, come Gomboli, per consigli sulle trovate d'effetto, uccidere un personaggio in una cabina telefonica, violare una cassaforte imprendibile, ma poi farcivano e creavano una storia sempre diversa e originale. 

Il soggettista Andrea Pasini ha ricordato il lavoro dietro ogni albo, che può variare complessivamente dai cinque mesi a un anno e Gomboli ha precisato che ora si sta lavorando alle storie che usciranno la prossima estate.
Giuseppe di Bernardo che è in veste di disegnatore per il Re del Terrore, ha confessato la difficoltà di rimanere fedele al tracciato originale del personaggio, facendo riferimento al modello di Sergio Zaniboni e giocando sull'equilibrio tra innovazione e tradizione.

Si è poi sottolineato uno dei punti di forza di Diabolik, le mille sfaccettature, i mille sentimenti in grado di provare, per questo, ha speiugato Gomboli, si possono scrivere storie infinite. Le tematiche sociali quindi, sono da sempre in Diabolik, impegnato negli anni contro i maltrattamenti sugli animali, le violenze sulle donne o la discriminazione sessuale, per citarne alcuni; in quanto Diabolik è moderno e attuale e non può, ha concluso il suo direttore, ignorare certe tematiche.
Tra le chicche del cinquantenario, si è voluto terminare, ricordandio che Sky ha preso i diritti per 13 episodi del telefilm in contemporaena francese, che andranno in onda molto probabilmente nella primavera 2014 e che Gomboli, supervisore della serie, ha dichiarato di averci appena iniziato a lavorare.

Lucca '12: Le Storie Bonelli

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Le_storieMauro Marcheselli ha guidato la squadra di autori che qui a Lucca ha raccontato al pubblico uno dei nuovi, grandi progetti Bonelli: Le storie.
La serie mensile, già in edicola con il primo numero, ha raccontato il direttore editoriale, è nata circa un paio di anni fa, senza grandi preparativi, come sempre in Bonelli, confessando che se piaceva a Sergio l'idea, il lavoro poteva cominciare senza altri impedimenti. Attualmente ha continuato, ci sono già in cantiere più di 50 storie e se al pubblico piaceranno ha concluso Marcheselli, la serie continuerà a oltranza, essendo una scommessa voluta da lui personalmente. Ha tenuto poi a precisare che non esiste un elemento che possa unire idealmente ogni albo, se non la “gabbia bonelliana” che impone da sempre assenza di parolacce, volgarità e scene estreme o offensive di qualunque sensibilità. Per il resto è stata data carta bianca agli autori, liberi di lavorare su di un soggetto e un periodo storico a loro discrezione e di spaziare anche sul genere preferito, dal noir, al western, alla fantascienza, sempre con l'avventura al centro dell'attenzione. 

Paola Barbato per esempio, ha confessato di aver scelto per il suo Il boia di Parigi, una delle epoche storiche che più ama, la Rivoluzione Francese e che meglio conosce. Non è stato facile ha confessato, passare da 94 a 110 tavole, la differenza sembra piccola, ma si deve imparare a ricalibrare tempi e ritmi, inoltre l'assoluta libertà lasciatale all'inizio, non è stato un fatto positivo per lei, in quanto abituata a un cammino già tracciato da regole e paletti ben precisi con Dylan Dog. Ha quindi concluso rivelando di avere già in cantiere almeno sei storie per la collana, tra cui una d'azione, genere a lei piuttosto lontano e una claustrofobica, tutta ambientata in interni e disegnata da Daniele Caluri.
Giampiero Casertano, il disegnatore de Il boia di Parigi, ha dichiarato candidamente di avere un amore smisurato per la Barbato e di aver trovato subito  un'alchimia eccellente per questo albo che pensa sia davvero riuscito. Lo studio del personaggio è stato fatto insieme anche se il modello per il boia è arrivato dallo Barbato, un poeta dialettale bresciano suo amico. Mentre con Dylan puoi inventare, qui è storia, ha aggiunto e va rispettata, bisogna documentarsi e Casertano ha confessato di aver visto diversi film e serie francesi sull'argomento. Per quanto riguarda le prossime storie, è ora al lavoro su di una riguardante Caravaggio, scritta da De Nardo mentre ne ha da poco consegnato un'altra ambientata in Vietnam.

Aldo di Gennaro è e sarà l'unico copertinista di tutte le testate. Il grande artista ha ammesso di averne realizzate 8 e 1/2, in quanto una ancora in preparazione, che Marcheselli non ha ancora visto e che ha "spoilerato" simpaticamente, dicendo che rappresenterà un pastore di capre rapito da un UFO.
Il secondo numero della serie che uscirà il prossimo mese, è scritto invece da Roberto Recchioni e disegnato da Andrea Accardi. Il soggetto saranno i samurai, amatissimi da Recchioni e odiati, ha scherzato lo scrittore romano, da Sergio Bonelli e che purtroppo si è rammaricato, non leggerà mai. È una storia molto disciplinata come la vita e l'educazione dei samurai ha dichiarato, aggiungendo che grazie ai disegni di Accardi, è l'albo più bello che abbia mai scritto. Recchioni ha pronte tre storie tutte diverse ma tutte riguardanti samurai, ha concluso.
Il pensiero finale, sollecitato da Casertano è stato per Davide Bonelli, alla sua umiltà e alla energia subito dimostrata nel affrontare il non facile compito di aver preso sulle proprie spalle un'eredità così importante.

Lucca '12: La Kappa del 2013

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KappaAnche la Kappa edizioni come Martin Mystère e Diabolik ha un compleanno da festeggiare, il suo, vent'anni di vita editoriale.
Massimiliano De Giovanni e Andrea Baricordi lo hanno voluto condividere con tutta la platea, offrendo vino e torta per tutti, con l'aiuto di un “maitre di sala” d'eccezione, l'autrice Keiko Ichiguchi che ha voluto omaggiare il pubblico di Lucca con un albo che non sarà in vendita.

Oltre all'apprezzata iniziativa, i due Kappa boys hanno ricordato il loro progetto digitale, www.kappalab.it, che parte proprio nel mese corrente e hanno poi parlato dei titoli proposti a Lucca e che usciranno nel 2013, di cui i lettori di Cus hanno potuto leggere in anteprima. Oltre dunque a titoli già menzionati nella nostra intervista esclusiva come Che notte quella notte, Cartoon Heroes, Jonathan Steele Noir o Big Robot, qui a Lucca è stato annunciato un episodio speciale del boy's love The Cromson Spell di Ayano Yamane, Una tomba per le lucciole, il romanzo di Akiyuki Nosaka che racconta la guerra attraverso gli occhi dei bambini, Da Vinci di Noboru Rokuda (l'autore di Gigi la trottola) e riguardante un Leonardo stanco e senza ispirazione, che torna alle origini, in Italia, a ritrovare la musa che gli ispirò la Gioconda.

Nell'anno venturo potremo leggere anche Cinquecento milioni di stelle di Mabel Morri, il primo graphic novel italiano a tematica lesbica, ha sottolineato De Giovanni, quindi oltre a Siamo lieti di averla tra noi, un altro volume in collaborazione con l'AaVv Flashfumetto di Bologna: Perdersi a..., ovvero “esplorazioni urbane a fumetti”. Baricordi ha concluso ricordando Il Giappone a colpo sicuro, un libro sul Sol Levante, liberatorio dai luoghi comuni e una preziosa guida su come muoversi in Giappone (il seguito de Il Giappone a colpo d'occhio) e L'occhio del testimone, pubblicato anni fa da Granata Press, un libro su Lucio Fulci, regista noto per film splatter ma anche per Zanna Bianca e  scritto dal suo amico Michele Romagnoli.

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