Menu
Cris Tridello

Cris Tridello

Topolino 2971

Zio Paperone e il veliero d’argento, con questa storia Rodolfo Cimino saluta i suoi lettori nel numero 2971 di Topolino ancora in edicola per un paio di giorni. Una storia ordinaria, semplice ma perfetta nella sua semplicità, in cui con pochi personaggi e sfruttando un malinconico incipit legato ai giochi della sua infanzia, il maestro costruisce un’avventura che porta Paperone alla ricerca  di un misterioso costruttore di barchette dalla chiglia argentea e, soprattutto, della preziosa isola in cui questo risiede.
Una velata critica al nostro mondo che, accecato dalla tecnologia, è incapace di godersi la semplicità della vita e le gioie dell’aria aperta e della natura.
Giorgio Cavazzano, da par suo, traduce la sceneggiatura con maestria, da vita a un altro efficace personaggio (Carliseppe Argentiere) e rende omaggio al maestro Cimino inserendo citazioni delle storie più famose da lui sceneggiate nella mappa che occupa la prima tavola. Storie entrate nell’immaginario collettivo come Zio Paperone e l’inafferrabile trizompa, Paperino e il ritorno di Reginella (uno dei personaggi preferiti dello stesso Cavazzano) o Zio Paperone e i tapirloghi fiutatori (quest’ultimo presente anche nello speciale Viaggi e tesori di Paperon de' Paperoni, volume uscito da poco in edicola e che raccoglie alcune tra le opere di Rodolfo Cimino).

Le altre storie del numero sono quasi tutte degne di nota ma segnaliamo soprattutto la spensierata Paperina e il bello del castello (testo di Augusto Macchetto e disegni di Alessandro Gottardo) e, soprattutto, Paperinik e l’impresa Messicana (testi di Marco Bosco e disegni spigolosi, dinamici e moderni di Alberto Lavoradori), che vede il ritorno di Doña Carmela e il nostro eroe mascherato indagare sul rapimento dello zio.
Ovviamente il tutto condito da rubriche, giochi e tutto quello che, da 80 anni, rende Topolino LA rivista per i bambini (e non solo) Italiani.

Un numero allegro, questo 2971, che scivola via velocemente, e che riesce a omaggiare un grande maestro scomparso nella maniera migliore. Lasciando il lettore col sorriso sulle labbra invece che con una lacrima.

Lucca '12: Conferenza Takeshi Obata al Press Cafè

  • Pubblicato in News

DeathNoteSecondo giorno di Lucca Comics & Games, e una delle prime conferenze è stata quella tenuta da Takeshi Obata presso l’area Pro.
Al Press Cafè, in una sala gremita di giornalisti della stampa specializzata e generalista; l’autore di Bakuman e Death Note ha risposto alle domande pervenutagli negli scorsi giorni in maniera tranquilla.

Prima di iniziare l’intervista, Marco Pellitteri ha introdotto l’autore focalizzandosi su due punti che fanno capire l’importanza mediatica di Obata e dei suoi lavori più noti (cioè Bakuman e Death Note).
Tali punti erano: il seguito a livello di pratiche sociali e di condivisione tra i fan (innumerevoli i cosplayer ispirati ai due titoli o le fanzine a loro dedicate che continuamente nascono nel web) e la capacità del maestro Obata (in particolare con Death Note) di unire l’inquetudine della trama del manga a uno stile che riesce perfettamente  a combaciare con i contenuti. Death Note, inoltre, risulta tra i più seguiti e i più studiati in Europa. Ci sono molti tesi di laurea su questo manga sia in Francia, Germania che in Italia e ciò ci fa capire che c’è un’intera generazione di lettori/critici che ha capito e analizzato la crucialità dei temi affrontati da Tsugumi Ohba e Obata.

Dopo la presentazione di Pellitteri l'intervista è cominciata. A turno i vari giornalisti hanno posto le loro domande e Obata ha risposto, in giapponese, a tutto ciò che gli è stato chiesto in manniera pacata e gentile.

Cosa ne pensa delle edizioni italiane delle sue opere?

Mentre stavo disegnando non immaginavo che sarei stato pubblicato in Italia; ciò mi rende molto fiero e felice; inoltre il fatto che le mie opere vendano molto bene e mi ha fatto piacere. A Lucca, poi, mi hanno informato che solo ieri sono state vendute 600 copie, quindi grazie a voi.

In Hikaru No Go, tre dei personaggi principali hanno dei nomi legati alla luce, in Death Note il protagonista si chiama light. C’è continuità tra le due opere?

Mi spiace ma le sceneggiature sono diverse e le storie sono completamente diverse; il fatto che i personaggi abbiano nomi che hanno a che fare con la luce in entrambi i titoli è una coincidenza e non c’è continuità tra le due.

In passato nella sua carriera lei ha lavorato con diversi sceneggiatori. Come si è riflesso il rapporto con la loro capacità di scrittura nelle impostazioni delle sue tavole?

La differenza o difficoltà è stato non tanto perché gli sceneggiatori erano differenti quanto perché i generi del varie manga erano diversi.
Hikaru No Go, ad esempio, è una storia molto reale; Death Note, invece, è molto fantasy. Le difficoltà, quindi, non stanno tanto nelle differenti sceneggiature quanto nei differenti generi.
La difficoltà, per me, è che devo “entrare” in questi generi. Per Death Note il viaggio che stavo facendo in Italia, a Roma, durante quel periodo mi ha molto aiutato per l’ambientazione.
In Bakuman il genere era totalmente diverso, ma sono riuscito a inserirmi nelle tavole di questo fumetto due volte. Sta a voi trovarmi.

Come è nato il duo Takeshi Obata/Tsugumi Ohba e se il vostra intesa è stata immediata o se è cresciuta nel tempo?

Con Ohba siamo andati subito d’accordo; quando ho letto la sua sceneggiatura mi è piaciuta subito e siamo andati molto d’accordo.

Death Note e Bakuman, sono storie completamente diverse con personaggi completamente diversi. Qual è stato il più complicato da realizzare?

È vero che sono due mondi molto diversi ma le sceneggiature di Ohba erano molto interessati e non ho fatto fatica a entrare nelle storie. Potevo immaginarmi subito i personaggi; certo alcuni personaggi mi hanno richiesto più lavoro che altri, come la figura di Ryuk per Death Note.

In Giappone sono stati creati diversi film live-action su Death Note e da diverso tempo si parla di un remake americano. Preferirebbe che la storia e il film restasse in Giappone con Light studente o le piacerebbe una versione occindentale magari con alcuni cambiamenti? Che attori e registi le piacerebbero?

È vero che c’è questa voce di un remake a Hollywood; se si realizzasse davvero ne sarei felice ma per ora non c’è nulla di sicuro. Magari! Mi piacerebbe comunque che la storia rimanesse il più possibile fedele all’originale, ma se dovessero fare dei cambiamenti, magari per aumentare l’azione (e il budget del film), allora potrebbe andare bene. Per attori e registi non ne ho idea e possono scegliere chi vogliono; bastano che lo facciano a Hollywood.

Qual è il personaggio che ha amato più disegnare e quello che le è stato più antipatico?

In Death Note sono tutti personaggi legati alla morte, ma mi sono divertito molto a disegnarli e a crearli specialmente Ryuk che mi è molto simpatico. In generale i personaggi femminili, comunque, sono quelli che trovo più antipatici perché non capisco bene le donne e quindi disegnarle mi crea molti problemi.

Con Bakuman lei e Ohba avete parlato del lavoro di mangaka, che è anche il vostro lavoro. Quanto di quello raccontato su Bakuman corrisponde al suo lavoro quotidiano?

La maggior parte di quello raccontato su Bakuman corrisponde con la realtà della mia vita e di quella dei mangaka. Per questo, mentre disegnavo Bakuman soffrivo come i protagonisti perché quello che stavo vivendo io e quello che stavano vivendo i personaggi quasi coincideva.

La sua prima opera Cyborg Jii-chan G (Cybernonno G ndr) è l’unica in qui la vediamo sia sceneggiatore che disegnatore. Dall’opera successiva in poi ha sempre disegnato storie sceneggiate da altri. Cosa l’ha spinta verso questa decisione e c’è la possibilità che lei torni a sceneggiare un suo fumetto?

Fin dall’inizio a me piaceva molto disegnare, ma non ero bravo a creare la storia. Quindi se c’è qualcuno che si occupa della sceneggiattura io mi posso concentrare sul disegno, dove posso aspirare alla perfezione. Per questo mi piace questo modo di lavorare. Per ora, quindi, non ho intenzione di fare storie mie ma se in futuro dovesse venirmi qualche idea molto interessante allora lo farei. Per ora, comunque, non ho nulla in programma.

In Death Note cui il protagonista è un antierore, un personaggio che potrebbe essere annoverato tra i cattivi piuttosto che tra i buoni. Come è nata l’idea?

L’idea viene da Ohba, non da me. Appena letto anche io mi sono meravigliato della “novità” del protagonista. In generale le storie sono sempre del genere protagonista/buono ha un antagonista/cattivo e i due lottavano e alla fine il buono batteva il cattivo. Questo era ed è la regola. In Death Note invece, Ohba, ha messo il cattivo nel ruolo di protagonista e questo era una cosa molto nuova che mi ha divertito tantissimo.

Quanto è stato importante Hikaru No Go nella sua crescita artistica e professionale?

Hikaru No Go mi ha dato una grande occasione di andare avanti e cambiare. Con questo titolo ho potuto disegnare come volevo e approfondire la qualità dei disegni. L’incontro con il maestro Yumi Hotta e con il suo modo di lavorare mi ha dato tanta conoscenza e tanto sapere, e lavorando con lui ho imparato tante cose e ho approfondito il significato della parola autore.

Kappa/Ronin a Lucca '12: intervista a Andrea Baricordi

  • Pubblicato in News

 Lucca Comics&Games è alle porte e la nostra serie di interviste, che ci hanno tenuto compagnia fino a qui, volge al termine. Prima di salutarci e darci appuntamento per tutte le news della fiera, però, vi facciamo leggere la lunga chiaccherata avuta con Andrea Baricordi dei Kappa Boys che saranno a Lucca con le loro case editrici Kappa Edizioni e Ronin Manga.

jonathan-steele-noirCiao Andrea e benvenuto su Comicus

Ciao a tutti. E’ sempre un piacere.

Quest’anno ricorre il ventennale dei Kappa e lo festeggierete a dovere partendo da Lucca. Cosa prevedono i festeggiamenti?

Innanzi tutto, portiamo con noi un po’ di autori che il pubblico desidera incontrare.
Per esempio, quest’anno Keiko Ichiguchi sarà presente in pianta stabile tutti i giorni allo stand Kappa Edizioni, così nessuno resterà più a corto di autografi, foto, e strette di mano. Inoltre, Keiko terrà una lezione su come si realizzano i manga (presso l’area showcase, domenica 4 novembre, alle 10:30, Sala Vittorio Veneto), il che è un’ottima cosa, sia per chi è veramente intenzionato ad apprendere le basi, sia per i semplici curiosi: vedere un vero autore giapponese all’opera è sempre più difficile (anche perché solitamente sono timidissimi e costretti dai loro redattori a rimanere dietro una cortina impenetrabile), ma in questo caso Keiko sarà disponibile per tutto il tempo dello showcase.
Poi portiamo con noi anche – nella sua prima uscita kappesca ufficiale – il mitico Alberico Motta, autore del cult anni Ottanta Big Robot (oltre che autore di molte storie di Tom & Jerry, Felix, Geppo e tanti altri amatissimi personaggi dell’epoca d’oro, inclusi quelli Disney): diciamo che in questo modo accontenteremo circa cinque o sei generazioni di lettori.
Allo stand avremo anche un ‘Kappa boy’ onorario, Federico Memola, in occasione dell’uscita della graphic novel Jonathan Steele Noir: in questo caso si tratta davvero di una gioiosa reunion legatissima al Ventennale Kappa perché come molti ricorderanno, quando iniziammo a pubblicare la fanzine MangaZine, Federico faceva parte della redazione… proprio come Antonio “Nathan Never” Serra che, guardacaso, partecipa alla reunion con un’introduzione su Jonathan Steele Noir.
Allo stand avremo anche Niccolò Storai, che per noi ha completato quest’anno il bellissimo Che notte quella notte: Fred Buscaglione, una vita swing su cui stiamo costruendo eventi molto interessanti per il 2013, e che dà il via a una linea editoriale ‘musicale’ per la nostra casa editrice. E a turno arriveranno anche i nostri Gianmaria Liani, Mabel Morri, e una sequela di autori-kappa come non si era mai vista. Poi ci sarà un concerto (venerdì 2 novembre alle 16:30, presso il palco centrale) in concomitanza con l’uscita di “Cartoon Heroes”, un libro+cd che svela i segreti di trent’anni di sigle tv (con inedite versione acustiche realizzate dagli interpreti originali).
E ancora, in collaborazione con Kazé e Viz Europe, presentiamo in anteprima europea il film d’animazione “Mardock Scramble – The Second Combustion” (sabato 3 novembre, alle 10:45, Sala Proiezioni San Girolamo).
E infine, faremo una bella chiacchierata-brindisi coi nostri lettori (e chiunque vorrà partecipare) presso la Sala Fanucchi (Camera di Commercio) sabato 3 novembre alle 13:00, dove parleremo del futuro, gettando un’occhiata indietro alle nostre radici.
E se ci sarà la possibilità, mostreremo anche le immagini di uno dei serial d’animazione televisivi che stiamo realizzando in questo momento.
Resteremo poi in fremente attesa delle decisioni della giuria del Premio Gran Guinigi 2012, dato che abbiamo in concorso Siamo lieti di averla tra noi – I racconti di Stefano Benni a fumetti (un libro che quest’anno ha ‘bruciato’ un’intera tiratura già nella fase di prenotazione) nella categoria Miglior Storia Breve, e per questa ragione si alterneranno allo stand i numerosi autori che hanno interpretato graficamente i ‘corti’ dell’autore di amatissimi libri come “Bar Sport”, “Terra” e “Il bar sotto il mare”, Stefano Benni, appunto. Avremo inoltre la partecipazione speciale di qualche star ‘musicale’ legata al mondo dei cartoni animati, e infine porteremo alcune novità in anteprima assoluta (alcune usciranno solo nel 2013) e ogni volta che il nostro ventennale ci darà alla testa, ci inventeremo qualche promozione lì sul posto, con sconti succulenti. Quest’anno abbiamo voglia più che mai di giocare e divertirci insieme ai lettori, perciò, sotto a chi tocca.

Granata, Star Comics, Gp e ora proseguite nella via del manga senza “padroni”, da Ronin. Come prosegue la vostra marcia, come è cambiato il vostro lavoro e quali nuove sfide vi preparate ad affrontare?

Creare da zero e sviluppare il settore editoriale manga di ben tre editori nell’arco di vent’anni (quattro, se ci mettiamo anche il nostro) è stato decisamente impegnativo, ma come si è visto ne è valsa la pena.
Anche se il mercato del manga ora è un tantinello costipato, in nessun altro periodo c’è stato un quantitativo tale di proposte mensili per tutti i gusti. Lo slogan ‘senza padroni’ – del tutto scherzoso, tanto che poi lo abbiamo mutato in ‘senza Paperoni’, ‘senza paroloni’ e addirittura in ‘senza pantaloni’ – si riferiva ovviamente solo al settore Ronin Manga: infatti, Kappa Edizioni esisteva già negli anni Novanta, ben prima che altri editori decidessero di dedicarsi al fumetto giapponese.
Lavorare in proprio significa avere maggior possibilità di sperimentare titoli e generi che terrorizzano chiunque, e che invece per noi si sono quasi sempre rivelate ottime scelte. Non a caso, la maggior parte dei nostri esperimenti editoriali (autori, generi, formati, eccetera) sono poi successivamente stati ricalcati da altre aziende, a testimonianza del fatto che i famigerati Kappa continuano a pioniereggiare a destra e a manca, aprendo strade nuove: il che, è la più grande soddisfazione che si possa avere facendo il nostro lavoro.
Le sfide per il futuro sono in larga parte legate al settore multimediale: ovviamente arriveranno anche i nostri e-book, che saranno disponibili entro la fine di novembre (anche se amiamo la carta, non si può certo fingere che questo settore non esista), abbiamo avviato la collaborazione in pianta stabile con un editore giapponese (i cui effetti non saranno editoriali, in quanto lavoreremo ‘dietro le quinte’), e stiamo coproducendo serial d’animazione televisiva per ragazzi, uno dei quali è stato acquistato quest’anno da un distributore internazionale, che provvederà a diffonderlo uòrlduàid tra il 2013 e il 2014.
Ma non ci fermeremo qui.
Abbiamo molte idee, e molta voglia di divertirci, per cui… appuntamento a dopo la fine del mondo!

Kappa/Ronin, manga ma non solo. Che novità ci saranno a Lucca?

Nel corso delle manifestazioni fumettistiche continua da anni lo sport estremo dell’annuncio-tutto, da cui ci stiamo tenendo alla larga da tempo. Quest’anno abbiamo fatto qualcosa di più: mentre abbiamo iniziato a recuperare in velocità alcuni dei nostri libri in ritardo (come molti sapranno, l’anno scorso abbiamo cambiato distributore, e questo ha comportato un rallentamento di circa 9/12 mesi su tutte le uscite programmate), quest’anno – dicevamo – si è deciso di andare oltre.
Tutte le prime novità del 2013, alcune delle quali ancora da annunciare ufficialmente, saranno già disponibili in anteprima proprio durante Lucca Comics & Games 2012.
Iniziamo col manga originale di Sherlock Holmes che, benché legato alla serie animata televisiva, non è una semplice ‘versione a fumetti’, ma un intero nuovo episodio completamente inedito e mai visto in tv, scritto e disegnato dal character designer ufficiale. Lo presentiamo in un’edizione deluxe, con copertina rigida, in anticipo di circa tre mesi sulla sua uscita nelle librerie.
Abbiamo poi Jonathan Steele Noir, una graphic novel del celebre avventuriero detective bonelliano che in questa nuova veste si tinge di toni scuri grazie al meraviglioso (ma meraviglioso sul serio) segno di Joachim Tilloca e alla sceneggiatura del suo creatore, Federico Memola.
È poi la volta di un bel volume a fumetti su un personaggio amatissimo da generazioni e generazioni di italiani: Che notte quella notte: Fred Buscaglione, una vita swing, dove scopriremo il ‘vero’ Fred, così simile e così diverso dal personaggio pubblico, in una ‘non-biografia’ che ha il sapore di un romanzo.
Altra novità mai annunciata prima, "Cartoon Heroes: gli artisti di trent’anni di sigle tv", un libro che svela i retroscena e i misteri delle sigle televisive che sono state la colonna sonora di più generazioni di appassionati spettatori, e che al suo interno – quasi fosse un uovo di pasqua in netto anticipo sui tempi – nasconde una bella sorpresa: un CD contenente le versioni acustiche (e inedite) delle sigle più famose, cantate e suonate dagli interpreti originali.
E poi abbiamo il non-plus-ultra dello stra-cult per la generazione dei trenta-quarantenni di cui facciamo parte anche noi Kappa: Big Robot. Fu pubblicato per la prima volta dalle Edizioni Bianconi a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, in risposta al ‘boom’ dei robot giganti giapponesi, e chi come noi lo lesse allora subì un vero e proprio shock culturale. Le storie che leggevamo in Big Robot non erano sbiadite parodie dei serial televisivi nipponici, anzi, avevano una profondità inaudita, con punte drammatiche e perfino angoscianti legate al tema del ‘dove va l’umanità’, dell’ambiente, della speranza e della disperazione, il tutto condito da ottima fantascienza, in cui il robot gigante era solo un espediente (per quanto graditissimo) per catturare l’attenzione di noi lettori. Ecco dunque perché abbiamo deciso di ripubblicarlo in versione integrale (e rimasterizzata dal suo stesso autore, che lo ha anche in parte ri-dialogato) per riproporlo sia ai lettori d’epoca, che non sono più in grado di trovare gli albi delle Edizioni Bianconi, sia i nuovi lettori più curiosi.
Escono inoltre in anteprima due volumi della collana “La letteratura coi manga”, ovvero Peter Pan (dal classico di J.M.Barrie) e Kappa – La scena dell’inferno (dai racconti di Ryunosuke Akutagawa, uno dei più importanti scrittori e poeti del periodo Taisho): questi due volumi arriveranno poi in libreria nel corso di novembre.
In contemporanea con l’uscita in libreria, invece, abbiamo la miniserie completa di Sei il mio incubo (in origine, Aijin Incubus e Aijin Incubus Pink), il nostro più recente titolo della linea editoriale boy’s love, altro genere da noi lanciato in Italia a fine anni Novanta mentre tutti – tipografie incluse! – lo temevano come la peste. Inoltre, ci portiamo dietro un po’ di arretrati ‘introvabili’ che per qualche ragione ignota non riescono a raggiungere i lettori attraverso le vie tradizionali: dal produttore al consumatore, insomma!

Oltre a Keiko Ichiguchi, quali altri ospiti ci saranno a Lucca?

Ah, qui mi ripeterò un po’.
Ebbene: Keiko Ichiguchi (per la prima volta in pianta stabile presso lo stand Kappa, più un workshop domenica mattina), Niccolò Storai (ogni dì), Alberico Motta (solo il sabato), Federico Memola (sabato e domenica), Gianmaria Liani (giovedì e venerdì), Kappa-autori-random nel corso di tutta la manifestazione, probabile ritorno di Giulia Marino, e un’alternanza di disegnatori del volume Siamo lieti di averla tra noi – I racconti di Stefano Benni a fumetti, fra cui la bravissima Roberta “Sakka” Sacchi, Lucio Pellicano e molti altri (che grazie a questo volume hanno iniziato a collaborare attivamente con noi). Dulcis in fundo, Mirko Fabbreschi e Fabio Bartoli, che porteranno con sé anche qualche guest-star musicale legata alle sigle tv nel corso del pomeriggio di domenica.

Dall’anno scorso siete i portavoce ufficiali di Kaze in Italia. Cosa comporta e ha comportato questo ruolo? Potete darci delle anticipazioni sui titoli futuri?

Come ormai tutti sanno, Viz Europe è proprietaria di Kazé, perciò questa è per noi una delle esperienze più interessanti e formative avute nel corso degli ultimi anni.
Oltre ad agire come portavoce, aiutiamo Kazé a organizzare eventi e copromozioni con altre realtà nel nostro paese, le più recenti delle quali hanno coinvolto più volte anche Bandai.
Fungiamo inoltre da ‘periscopio’ per mercato italiano e su tutto ciò che lo coinvolge, per cui a volte ci troviamo a fare qualche reportage in merito alle numerose bizzarrie che lo costellano, e di cui spesso all’estero sono del tutto ignari.
In questo modo, abbiamo scoperto che all’estero le cose funzionano in maniera molto diversa rispetto a come avviene nel nostro paese, e a nostra volta non manchiamo di stupirci. Nella nostra veste di ‘semplici’ portavoce, invece, potremo dare anticipazioni sui titoli futuri solo quando ci arriverà il ‘via’ da Kazé stessa: mentre rispondiamo a questa intervista, siamo in attesa dell’ok per un film d’animazione da annunciare nel corso della nostra conferenza (quella del Ventennale Kappa, sabato 3 novembre alle 13:00 presso la Sala Fanucchi della Camera di Commercio).
Comunque, possiamo ricordare che nel corso di Lucca "Mardock Scramble – The Second Combustion", sarà proiettato in anteprima europea assoluta, sabato mattina, alle 10:45, presso la sala proiezioni San Girolamo. Per il resto, dobbiamo chiedervi di attendere.

Potreste fare per noi un resoconto di questo 2012? Cosa è andato bene e cosa invece poteva andare meglio in termini di distribuzione, uscite, feedback da parte del pubblico?

Il 2012 è stato davvero un ottimo anno. Dopo un 2011 caratterizzato dal cambio di distribuzione, abbiamo progressivamente ripreso velocità su tutti quei titoli seriali che erano rimasti momentaneamente in sospeso, e ora stiamo andando a recuperarli viaggiando a ritroso.
Tanto per fare un esempio, abbiamo pubblicato due volumi della medesima serie nello stesso mese (Sei il mio incubo), e un serial in tre volumi lo abbiamo completato in poco più di sessanta giorni (Dog Style).
Ora che abbiamo completato il giro dei titoli più recenti, possiamo finalmente tornare a dedicarci ai nostri ‘primi’ best-seller come Black Rose Alice, Dance in the Vampire Bund o The Sacred Blacksmith (e tutti gli altri di seguito), che necessitano quasi tutti di ristampe e ridistribuzione, mentre nel frattempo anche titoli più recenti hanno fatto capolino nelle librerie di varia e si sono comportati egregiamente: penso a Edgar e Allan Poe, ma anche a Beshari-Gurashi (chi l’avrebbe mai detto che un titolo di questo genere avrebbe avuto un pubblico ‘di varia’ in un paese come il nostro?) e ovviamente anche a Cime Tempestose, il primo volume della collana “La letteratura coi manga”, che è stato accolto con un calore quasi inaspettato sia dal pubblico generalista, sia da chi legge fumetti.
Dai primi mesi del 2012, dunque, abbiamo goduto di un’impennata delle vendite, il che ci lascia pensare che le tante chiacchiere sulla ‘crisi del fumetto’ siano – nella maggior parte dei casi – chiacchiere, appunto.
Poi, ovviamente abbiamo anche alcuni successi consolidati da anni che non smettono mai di fare sfracelli, fra cui i pluri-citati e pluri-ristampati libri di Shigeru Mizuki ("l’Enciclopedia dei Mostri Giapponesi" e "l’Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi") e la trilogia completa de "Il Castello Errante di Howl", che si appresta a vedere nuovamente la luce nella sua nona (!!!) edizione, trainando nella scia del suo successo anche gli altri romanzi miyazakiani come "Kiki’s Delivery Service", "La Città Incantata" e "Conan il ragazzo del futuro".
Abbiamo poi un settore di saggistica e manualistica che è continuamente in cima alla top ten di vendite, sulla cui vetta troviamo titoli come "Il Giapponese a Fumetti" e "Il Giapponese coi Manga" (di cui stiamo apprestandoci a pubblicare il sequel e il… prequel). Per quanto riguarda il feedback del pubblico, siamo molto contenti: comunichiamo quotidianamente le novità in tempo reale attraverso la nostra pagina facebook, e abbiamo un grande sostegno sia dai lettori d’epoca (molti dei quali conosciamo personalmente, grazie alla nostra presenza nel corso delle convention), sia da tutti i nuovi arrivati che ci raggiungono e iniziano a seguirci. Per quanto i social network siano utili e fondamentali, comunque, riteniamo che il contatto diretto sia sempre la cosa migliore, per cui continueremo coi nostri ‘tour’: dal 2011 stiamo infatti ‘sperimentando’ più o meno tutte le manifestazioni editoriali (non solo fumettistiche) che costellano il nostro Paese, in modo da entrare sempre più in contatto coi lettori in versione ‘live’: secondo la nostra modesta opinione, le poche battute che ci si scambia su facebook o in un forum non potranno mai sostituire il rapporto diretto.
Dopotutto, lo facciamo da vent’anni, e non c’è alcuna ragione per smettere: formula vincente non si cambia.

Grazie mille della disponibilità e buona Lucca 2012.

Grazie a voi, ci vediamo a Lucca!

Intervista a cura di Tridello Cris

Nasce Nova Express

  • Pubblicato in News

nova_01Nella mente degli appassionati di fumetti di lunga data Nova Express richiama una storica rivista d’autore edita dalla Granta Pressdi più di quindici anni fa. Da pochi giorni, però, quel nome è tornato a circolare e ne ha parlato anche Antonio Scuzzarella di 001 Edizioni, nell'intervista pre-Lucca che gli abbiamo fatto.
Indagando abbiamo scoperto che l’ideatore del progetto è Carmelo Calderone, autore di fumetti (Fondo di Magazzino e il prossimo La Mattina di Esopo) e, in futuro, editore.
L'abbiamo raggiunto per cercare di capirne un po' di più; ecco cosa abbiamo scoperto:

Parlaci di Nova Express. Cos'è di preciso e come nasce?

Carmelo: Da lettore di fumetti vedo in Italia il rincorrere dell'ultimo fumetto americano, l'ultimo manga scritto da un giapponese di cui quasi non riusciamo a pronunciare il nome, ma c'è un intero mondo del fumetto che non viene pubblicato perché pare interessi poche persone. Ma siamo certi di questo? Oppure è il sistema distributivo/editoriale a imporre certe scelte?
Negli anni '70 e '80 c'era molta più varietà di adesso, i grandi classici erano accessibili, oggi non più (se non in limitata parte). Decine di autori e storie ci sono preclusi da un sistema distributivo che privilegia i grandi numeri.
Da qui nasce Nova Express. Un progetto partecipato con i lettori.
Il sistema è semplice e ricorda, per chi ne ha memoria, il club Comic Art, ma aggiornato al web 2.0.
Da novembre sarà attivo il sito di Nova Express il cui scopo è di creare una community di appassionati di fumetti che, insieme a noi, decida cosa pubblicare. Ogni anno si definirà un piano editoriale, si verserà o ci si impegnerà a versare la quota associativa e i volumi saranno prodotti. Un programma importante, non vogliamo metterci anni a terminare un progetto!

Avete già un programma a breve termine?

Il programma editoriale 2012/2013 è un numero zero; la community ancora non è formata, molti non ci conoscono, abbiamo quindi deciso di scegliere un progetto completo e ben definito per far vedere che facciamo sul serio: il Lefranc di Jacques Martin, un classico alla pari di Blake e Mortimer, Tintin, Thorgal e pressoché sconosciuto qui da noi.
In poco più di un anno pubblicheremo i primi 21 albi su 23 totali in 7 volumi integrali di grande formato... e... (è questo l'importante) ad un prezzo competitivo. Tutti gli albi saranno in edizione variant, ovvero avranno rispetto alla versione normale qualche "asso" in più.

Cioè? Puoi spiegare meglio?

Ad esempio, chi si abbona a Lucca (ci ospita la 001 edizioni, che è il nostro partner tecnico per la cura editoriale. Potevamo scegliere di meglio?) potrà scegliere, insieme con il primo volume, tra una serie di placche di alluminio smaltate che riproducono le cover originali.
Importante! Questa edizione non sarà distribuita ma, al massimo, la versione normale potrà essere "convogliata" nei canali commerciali comuni,  solo dopo una finestra di esclusiva di circa 2 anni. Fanno eccezione le librerie che diventeranno partner, ovvero "Amiche di Nova Express". Anche su questo aspetto vogliamo fare un passo avanti e inserire nella comunità anche le librerie e fumetterie che aspirano a qualcosa di più che vendere fumetti imposti da altri.
Dimenticavo, tutti gli iscritti riceveranno una card identificativa.
A chi si è già iscritto, e sono decine (la prima uscita è stata la scorsa Reggio Emilia), la invieremo a casa o possono ritirarla a Lucca o alle altre fiere a cui parteciperemo.

Grazie Carmelo, hai un ultimo messaggio per i lettori?

Posso solo invitare i lettori a venirci a trovare a Lucca (stand E132). Lì toccherete con mano i primi prodotti e potrete subito abbonarvi e cominciare insieme a noi a stilare il programma editoriale del prossimo anno.

Sottoscrivi questo feed RSS