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Gennaro Costanzo

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GP pubblica Lo Sparviero

  • Pubblicato in News

pellerin-epervierContinuano le proposte bèdè in formato bonelliano della GP Publishing. Dopo IAN - Intelligenza Artificiale Neuromeccanica, la collana GP Deluxe ospiterà la serie Lo Sparviero di Patrice Pellerin.

La serie storica, parla di Yann de Kermeur, nobile dal passato oscuro o spietato corsaro, costretto a dimostrare la propria innocenza per un omicidio che non ha commesso mettendosi sulle tracce dei suoi accusatori. I volumi originali realizzati da Pellerin in patria, al momento, sono sette.

La serie farà il suo esordio nel mese di luglio. Nello stesso mese sono previste le uscite di Caino 2 di Nicolas Tackian e Andrea Mutti, Comanche 5 di Rodolphe, Greg, Michel Rouge e Hermann e Durango 6 di Yves Swolfs.

La felicità è una coperta calda, Charlie Brown!

La felicità è una coperta calda, Charlie Brown! è il primo fumetto dei Peanuts realizzato dopo la scomparsa di Charles Monroe Schulz. Per quanto si voglia, dunque, giudicare questo volume senza alcun pregiudizio, non si può in alcun caso prescindere dal binomio Schulz/Peanuts, che era quanto mai assoluto. Per questo motivo, l'autore prima della sua morte chiese espressamente, in una strip-testamento, che i suoi personaggi non andassero in altre mani e che la serie non proseguisse dopo la sua morte. Questo volume, adattamento dell'omonimo e contemporaneo film animato, e la successiva serie regolare, appaiono dunque come un tradimento alla volontà dell'autore, pur considerando l'escamotage trovato, ovvero che non si tratta di una strip ma di qualcosa di diverso.
Fatto sta che l'assenza di Schulz è talmente palese da sentirsi nella lettura. Per quanto gli autori si siano sforzati, è come sentire una cover-band di un gruppo famoso. Non è un caso che un capolavoro come The Peanuts resti irreplicabile.

Attraverso la struttura di tavole autoconclusive, gli autori imbastiscono una trama che vede Lucy nascondere la coperta di Linus in occasione dell'arrivo della nonna, con conseguente esaurimento nervoso del povero ragazzino. In mezzo a questa trama, innumerevoli situazioni e cliché tipiche dei Peanuts.
Ma tutto è svuotato, quasi senz'anima. Quella che manca è la doppia chiave di lettura che rende i Peanuts (quelli originali) così semplici ma così immensi, capaci di farsi apprezzare da grandi e piccini. Qui, invece, non c'è nulla della semplice complessità di Schulz e i personaggi sono solo marionette che recitano un copione già visto. Svuotato dell'essenza dell'opera originale, La felicità è una coperta calda, Charlie Brown! altro non è che un grosso fan-art confezionato bene. Una lettura per bambini, poco adatta ad un pubblico adulto.

Dal punto di vista grafico è curiosa la scelta di rifarsi agli anni '60. Se è vero che in quegli anni, dopo un decennio che potremmo definire quasi "beta" in cui l'autore prende confidenza con la propria creatura, i Peanuts iniziano a ingranare appieno dimostrando di essere quel capolavoro che sono, è solo con i '70 che Schulz perfezionerà il suo stile, arrotondando ulteriolmente il suo tratto e portando il suo fumetto al massimo dello splendore.

La domanda che, dunque, ci poniamo alla fine di questa recensione é: valeva la pena confrontarsi con un capolavoro infrangendo le volontà dell'autore? La risposta, crediamo sia chiara. I Peanuts senza Schulz perdono la loro ragione d'essere, e qui ne abbiamo la chiara dimostrazione.
Ottima, come sempre, la cura e la confezione della Bao.

L'Inverno del disegnatore

Ne L'Inverno del disegnatore Paco Roca sembra raccontarci una storia lontana. Siamo nella Spagna degli anni '50 che subisce la dittatura franchista. Qui un gruppo di fumettisti rivendica i diritti sui propri personaggi abbandonando il più importante editore di settore.

Leggendo i nomi dei disegnatori, degli editori e dei personaggi coinvolti, il lettore italiano può perdere empatia perché questi sembrano non appartenerci. Ma in fondo l'universalità della storia di Roca, come ci dimostra l'introduzione di Carlo Chendi, rende questa vicenda di tutti. La Storia dimostrò che non era ancora tempo per le rivendicazioni, ma il coraggio di quegli artisti, che fondarono una rivista tutta loro e che furono costretti a tornare all'ovile, ci parla di ideali, di diritti e dello scontro con la dura realtà.

Il tutto è narrato con la solita umanità di Roca e con il suo tratto morbido che acquista maggior valenza sulla carta che, a secondo del periodo dell'anno, cambia gradazione, quindi colore, rendendo più calda o più fredda la lettura.

Esclusiva: La Bella e la Bestia, bozzetti in anteprima

  • Pubblicato in Toon

Vi mostriamo, di seguito, una galleria di bozzetti e concept de La Bella e La Bestia in anteprima per Comicus in occasione dell'uscita del film in 3D nei cinema. La Walt Disney Pictures ha inoltre diffuso il trailer del classico Disney del 1991 che tornerà nelle sale dal 13 al 28 giugno. Potete vedere il trailer di seguito.

Ricco di magia, il classico dei Walt Disney Animation Studios “La Bella e la Bestia” torna sul grande schermo in Disney Digital 3D™, regalando a un’interna nuova generazione un classico Disney in una sorprendente versione 3D. Il film racconta la fantastica avventura di Belle, una ragazza bella e radiosa che viene imprigionata da una spaventosa bestia nel proprio castello. Nonostante la sua condizione, Belle fa amicizia con i servitori incantati del castello, tra cui una teiera, un candelabro, un orologio da tavolo e alla fine impara a guardare oltre l’aspetto esteriore della Bestia per trovarvi il cuore e l’anima di un principe.

Con l’indimenticabile musica di Howard Ashman e Alan Menken e le voci di grande talento, “La Bella e la Bestia” è stato il primo lungometraggio di animazione a ricevere una nomination come Miglior film dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

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