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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

Le 5 leggende boicottato dalla stampa

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I giornali cinematografici non sembrano dedicare molta attenzione al film delle feste della DreamWorks e Cartoon Brew coglie la palla al balzo per fornire il proprio punto di vista sulla questione: si è arrivati a parlare di una cospirazione ai danni delle pellicole animate, considerate di serie B e non meritevole di stare al tavolo degli adulti. Altrettanto irrealistica l’ipotesi che il sito fa sulla ghettizzazione del medium, che se non presenta registi di grido o incassi da capogiro, viene poco considerato dagli addetti ai lavori. A sostegno di ciò, CB porta come prova gli articoli del Los Angeles Times e di Deadline, rei di non aver nominato il film DreamWorks nella classifica degli incassi settimanali.

Probabile che questa risacca d’attenzione accada con un certo tipo di animazione, di stampo europeo (si veda la copertura mediatica pari a zero che ha ottenuto The Rabbi’s Cat, uno dei nominati agli Annie Award) ma non con dei veri e propri colossi come la DreamWorks o la Disney.

Il sito definisce il film “una hit”, ma sembra peccare della stessa frettolosità dei giornali che lo avevano definito un flop (cosa che al momento comunque è). Conti alla mano, il film ha guadagnato a livello internazionale 152 milioni di dollari, di fronte a un budget di 160 milioni (più le spese di marketing, non conteggiate, che per un film di peso come questo si aggirano attorno ai 50 milioni). Per non dirsi in perdita, l’incasso totale deve essere il doppio del budget (all’estero gli esercenti incassano la metà del ricavato). Difficile che durante la sua corsa nei cinema, Le 5 leggende riesca a raggiungere la ragguardevole cifra di 420 milioni di dollari.

Ralph Spaccatutto: l'accordo con Vanellope

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Il canale youtube della Disney ha pubblicato una clip in italiano in cui Ralph e Vanellope piantano i semi della loro inusuale amicizia. Potete vedere la clip più sotto.

Walt Disney Animation Studios e il regista vincitore del premio Emmy® Rich Moore (le serie TV I Simpsons, Futurama) trascinano gli appassionati di cinema in un divertentissimo viaggio attraverso i giochi arcade in Ralph Spaccatutto. Ralph è stanco di essere messo in ombra da Fix-It Felix, il “bravo ragazzo” campione nel loro gioco dove ogni volta finisce per salvare la situazione. Ma dopo decenni trascorsi guardando Felix ricevere tutta la gloria, Ralph decide che è arrivato il momento di smettere di interpretare il ruolo del cattivo. Così, prende in mano la situazione e inizia un viaggio attraverso i giochi arcade, passando per ogni generazione di videogame per dimostrare di avere tutte le carte in regola per essere un eroe.

Durante la sua ricerca, incontra il duro Sergente Calhoun, dallo sparatutto in prima persona Hero’s Duty. Ma è il mondo dell’esuberante Vanellope von Schweetz, dalla corsa di macchine caramellate Sugar Rush, che si troverà a essere in pericolo quando Ralph libererà accidentalmente un nemico mortale che minaccia l’intero arcade. Riuscirà Ralph a realizzare il suo sogno e a salvare la situazione prima che sia troppo tardi? Ralph Spaccatutto manderà in tilt il grande schermo in Italia a Natale nei migliori cinema, anche in Disney Digital 3D®.

 

Dave Brubeck: un ricordo

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La settimana scorsa è mancato il jazzista Dave Brubeck, il giorno prima del suo 92° compleanno. Brubeck, insieme al quartetto fondato con la leggenda del jazz Paul Desmond, è stato il primo a portare un brano jazz, Take Five, nella classifica dei singoli più venduti. L'attenzione dei media si catalizzò su di lui e Brubeck fu il primo musicista jazz a comparire sulla copertina del Time. Era il 1959. Accusato di creare un jazz ruffiano e più vicino alle sensibilità "easy listening" del pop, Brubeck ha collaborato in maniera molto proficua con il mondo dell'animazione, musicando la miniserie This is America, Charlie Brown e il corto sperimentale del vincitore dell'Oscar Zbigniew Rybczyński.

Nonostante Comicus non sia un sito di coccodrilli, ci sembrava di rendere un giusto tributo al musicista segnalando un interessante articolo di Cartoon Brew a lui dedicato. Nel 1957, prima dell'incredibile successo di Take Five, Brubeck aveva registrato un album intitolato Dave Digs Disney, in cui le canzoni dei più famosi film animati della casa di produzione di Burbank venivano rivisitati in chiave jazz.

Sebbene oggi il disco sembri più un divertissement che un'opera ragionata, l'impresa all'epoca fu estremamente rischiosa. Il corpus delle canzoni Disney, negli anni cinquanta, era considerato alla stregua delle canzonette da luna park, niente che un rispettabile musicista potesse inserire nel proprio repertorio, figurarsi un jazzista, la cui sensibilità non aveva niente a che fare con la retorica stucchevole degli studi d'animazione. Il critico musicale Marc Myers scrisse a proposito: "All'epoca, nessun jazzista prendeva le colonne sonore Disney sul serio. L'immaginario Disney era un'utopia in cui il blues, la malinconia, le sfortune e gli stili di vita non convenzionali non esistevano."

Brubeck fu un'apripista e permise a musicisti come Miles Davis, Oscar Peterson e John Coltrane di proporre le loro interpretazioni disneyane al pubblico. Il produttore abituale di Brubeck, George Avakian, parlò di come fosse innovativa l'idea: "Fu tutta opera di Dave. Io pensai che fosse un'idea un po' scema, ma qualunque cosa portasse un po' di novità andava bene. Dave e Paul avevano uno strano senso dell'umorismo. Quando il disco uscì molti si chiesero il senso di tutto questo, perché l'album venne considerato un po' infantile e trito e non serioso come i lavori precedenti di Dave. Ma non era quello il caso. Dave era avanti per i suoi tempi nel rifare canzoni Disney. Basta guardare a queste persone dopo di lui l'hanno fatto."

Potete ascoltare la versione di Brubeck di "When You Wish Upon a Star", il tema principale di "Pinocchio" vincitrice di un premio Oscar (in Italia tradotta in "Una stella cade"), qui sotto:

Wolverine: dettagli sulla nuova serie

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WOLV2013001_DC11A marzo, per effetto dell'evento Marvel NOW, i lettori americani potranno leggere la nuova testata dedicata al mutante canadese, affidata allo scrittore Paul Cornell ("Doctor Who") e al disegnatore Alan Davis, impostata con un taglio più realistico e un’atmosfera urbana.

Intervistato da Comic Book Resources, Cornell svela i suoi piani per la serie.
Gli obbiettivi che lo scrittore si pone sono molto alti: "Sono qui per onorare Chris Claremont. Sono tornato perché mi hanno offerto una testata importante, è grandioso essere tornati al posto per cui nutro più affetto fin da quando ero piccolo".

La serie, anticipa Cornell, sarà incentrata sulle dinamiche metropolitane e vedrà Wolverine, nel primo arco narrativo, proteggere un bambino da un misterioso e nuovo nemico: "Credo che ora sia l’Adulto per antonomasia, una persona con molta esperienza e maturità e può svolgere molti ruoli con facilità. La domanda che più mi interessa porre è come fa a rimanere così ancorato alla realtà essendo così strano. Rimane attaccato alla vita di tutti i giorni in maniera molto difficile, secondo me".

L’autore, infine, spende parole d’elogio per l’artista che lo affiancherà, Alan Davis: "Amo come sia in grado di disegnare l’azione e le storie basate sui personaggi. Ho visto un sacco di matite e sono incredibili. Credo abbia portato il suo stile al livello successivo. La nuova direzione di Alan è uno stile granuloso e aggressive. Ma mantiene comunque il senso del fantastico che lo contraddistingue. Non potrei essere più felice".

Il sito ha mostrato in anteprima due tavole di Davis, che potete vedere qui sotto.

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