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Le 5 leggende boicottato dalla stampa

I giornali cinematografici non sembrano dedicare molta attenzione al film delle feste della DreamWorks e Cartoon Brew coglie la palla al balzo per fornire il proprio punto di vista sulla questione: si è arrivati a parlare di una cospirazione ai danni delle pellicole animate, considerate di serie B e non meritevole di stare al tavolo degli adulti. Altrettanto irrealistica l’ipotesi che il sito fa sulla ghettizzazione del medium, che se non presenta registi di grido o incassi da capogiro, viene poco considerato dagli addetti ai lavori. A sostegno di ciò, CB porta come prova gli articoli del Los Angeles Times e di Deadline, rei di non aver nominato il film DreamWorks nella classifica degli incassi settimanali.

Probabile che questa risacca d’attenzione accada con un certo tipo di animazione, di stampo europeo (si veda la copertura mediatica pari a zero che ha ottenuto The Rabbi’s Cat, uno dei nominati agli Annie Award) ma non con dei veri e propri colossi come la DreamWorks o la Disney.

Il sito definisce il film “una hit”, ma sembra peccare della stessa frettolosità dei giornali che lo avevano definito un flop (cosa che al momento comunque è). Conti alla mano, il film ha guadagnato a livello internazionale 152 milioni di dollari, di fronte a un budget di 160 milioni (più le spese di marketing, non conteggiate, che per un film di peso come questo si aggirano attorno ai 50 milioni). Per non dirsi in perdita, l’incasso totale deve essere il doppio del budget (all’estero gli esercenti incassano la metà del ricavato). Difficile che durante la sua corsa nei cinema, Le 5 leggende riesca a raggiungere la ragguardevole cifra di 420 milioni di dollari.

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