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Giacomo Ghezzo

Giacomo Ghezzo

The Crow #1: Preview

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the_crow1Inizia con questo numero la prima parte di “Death And Rebirth”, scritto da John Shirley e disegnato da Kevin Colden.
Il Corvo è rinato, a Tokyo. Potrà uno spirito oscuro combattere per la luce?

Lo spirito del Corvo torna, trasfigurando questa volta Jamie Osterberg, uno studente americano residente a Tokyo e profondamente innamorato della sua ragazza giapponese, Yumi.
Il Corvo dovrà ancora una volta fare la scelta sbagliata per le giuste ragioni, e questa volta ciò potrebbe portare addirittura alla morte del suo vero amore…

L’anteprima di The Crow #1 è offerta da CBR.

Marvel NOW! Nuove Notizie

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Attenzione! La seguente news potrebbe contenere spoiler.

Uncanny-Avengers_510Dopo l’annuncio di qualche giorno fa, iniziano a trapelare nuovi dettagli su Marvel NOW! Il massiccio rilancio editoriale che verrà proposto dalla Casa delle Idee su quasi tutte le sue testate a partire dal prossimo ottobre.

Una possibilità nuova di zecca per narrare altre storie sul Marvel Universe, come hanno dichiarato Axel Alonso e Tom Brevoort (rispettivamente editor in chief e vice presidente delle pubblicazioni/editore esecutivo della Marvel) intervistati da CBR.
Mavel NOW! nasce quindi dalle ceneri di Avengers Vs. X-Men, vera e propria conclusione di una decade di narrazioni iniziate a partire da "Vendicatori: Divisi" e "House of M", e pronta, grazie a questo nuovo inizio, a dare il via alla nuova Marvel-era.

Alonso crede che il miglior modo per iniziare la nuova decade sia continuare a seguire la semplice formula che lui e i suoi colleghi hanno collaudato sin dai loro inizi lavorativi alla Marvel: “l’idea è quella di mettere insieme un grande artista e un grande scrittore e farli lavorare insieme, dandogli personaggi forti e permettendogli di sviluppare storie grandiose. Dopo AvX abbiamo deciso di dare un po’ più di sapore alle cose, e togliere alcuni scrittori dal loro habitat naturale. Vogliamo sfidarli facendoli lavorare con personaggi e titoli sui quali la gente non avrebbe mai pensato di vederli. Non vogliamo avere da loro risposte immediate su quello che intendono fare, ma preferiamo che inizino a pensare a ciò che vorrebbero vedere accadere, e quando arriveranno le prime risposte finiremo con l’avere un fantastico mix di talenti sui giusti albi.”

La prima ondata di titoli in arrivo esplorerà l’idea delle relazioni tra mutanti e umani. “Non c’è più la classica distinzione tra mutanti e superumani.” Spiega Alonso: “Ciò non significa che l’odio mutante sia scomparso. Vuol dire semplicemente che la comunità superoistica avrà più coesione. Il sogno mutante si evolverà in nuovi modi, portando i mutanti a porsi nuove domande, interagendo con amici che non si aspettavano di avere e combattendo nemici che hanno nuovi scopi”.

Dopo essere stato al comando delle testate mutanti, Alonso si è reso conto che gli X-Men, seppur appartenendo allo stesso universo narrativo, erano sempre in un qualche modo slegati dal resto delle testate. Prendendo coscienza di ciò, l’intento dell’editor è quindi quello di riportare gli X-Men al centro delle narrazioni grazie all’aiuto di Brevoort, senza disintegrare del tutto l’epicentro narrativo creatosi negli ultimi anni attorno ai Vendicatori.

L’unione di X-Men e Avengers avverrà principalmente attraverso la nuova serie Uncanny Avengers, di Rick Remender e John Cassaday, prevista per il 10 ottobre come titolo di punta del nuovo rilancio Marvel.
Il nuovo team conterà tra le proprie file Rogue (desritta come il Wolverine del gruppo da Remender), una Scarlet pronta a iniziare il suo cammino di redenzione e Havok, che sarà un personaggio di punta della formazione. Insieme ai tre mutanti vedremo Wolverine, Thor e Capitan America, esponenti di prim’ordine delle formazioni di Vendicatori.

Mentre alcuni mutanti saranno felici di vedere gli X-Men e i Vendicatori collaborare, altri ne saranno allarmati. Ad osservare quest’altra reazione ci penseranno Brian Michael Bendis e Stuart Immonen da novembre, grazie alla nuova testata All New X-Men, che vedrà l’arrivo dei 5 X-Men originali provenienti da una dimensione passata ai giorni nostri. “La serie partirà da una semplice osservazione: gli X-Men sono sempre stati preoccupati da ciò che hanno visto in “Giorni di un Futuro Passato”, mondo nel quale gli insuccessi del sogno di Xavier hanno portato dolore e devastazione alla razza mutante. Portando misteriosamente ai giorni nostri la squadra originale degli X-Men, essi si sentiranno come immersi in una dimensione ostile” ha spiegato Brevoort, continuando: “Sarà interessante vedere come questi giovani eroi reagiranno alle scelte fatte dalle loro versioni di oggi, quelle che noi meglio conosciamo”.

E mentre gli X-Men saranno impegnati a confrontarsi anche con le loro versioni del passato, i Vendicatori costruiranno il futuro attraverso un team più corposo. Ciò avverrà da dicembre sulle pagine della nuova collana Avengers, scritta da Jonathan Hickman e disegnata da Jerome Opena, sostituito in seguito da Adam Kubert, Dustin Weaver e Mike Deodato.
Sempre Brevoort spiega le motivazioni di questa testata: “Gli Avengers dopo AvX avranno bisogno di pensare più in grande, di avere un team con più risorse, più mezzi. Quindi costruiremo una squadra composta più o meno da 18 personaggi, spaziando dalla formazione del film sui Vendicatori fino a includere personaggi come Spider-Woman e la nuova Capitan Marvel, insieme a classici Vendicatori del passato come Falcon. Verranno introdotti anche personaggi che non sono mai stati nelle file dei Vendicatori, insieme a nuovi, seppur famigliari, character. Continueremo a tenere le cose in movimento… ovviamente non ci saranno tutti i personaggi in tutti i numeri, ma vedremo al lavoro gruppi più piccoli costruiti ad hoc a seconda delle situazioni che dovranno affrontare.”

Le intenzioni della Marvel sono quelle di mantenere Avengers come testata di punta, grazie anche alle trame di Hickman, già praticamente impostate per coprire anni e anni di storie, diventando via via sempre più grandi, come vuole la tradizione lavorativa dello scrittore. “Avengers sarà il fiore all’occhiello delle pubblicazioni Marvel. Avrà i personaggi migliori, disegnati dagli artisti migliori, e uscirà con una frequenza in grado di non far perdere l’interesse nei confronti della collana, che siamo certi continuerà a guadagnare lettori mese dopo mese".

Lanterna Verde: Rise of The Third Army

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Attenzione! La seguente news potrebbe contenere spoiler.

DC Comics è pronta per il suo prossimo megacrossover: Rise of The Third Army, previsto per ottobre.
Il nthirdarmy_02uovo evento prenderà piede sui titoli dedicati allo squadrone delle Lanterne Verdi: Green Lantern, Green Lantern Corps, Green Lantern: New Guardians e Red Lantern, e prevederà una speciale copertina in quattro parti illustrata da Ivan Reis, già al lavoro su Aquaman.

L’autore di ogni serie coinvolta nel progetto si è espresso a riguardo, offrendo anticipazioni su tematiche e sviluppi riguardanti la trama. Geoff Johns, al lavoro su Green Lantern, ha dichiarato: “il potere assoluto corrompe, assolutamente, e questo momento è ora giunto per i Guardiani. I titoli sulle Lanterne Verdi hanno passato il primo anno di reboot a ristabilirsi. Ad ottobre, la Terza Armata cercherà di prendere il potere rimpiazzando le varie squadre di Lanterne, e ciò cambierà per sempre la missione e l’intero corpo dei Guardiani. Mentre scopriremo cos’è realmente la Terza Armata, le più forti Lanterne saranno sotto attacco. Verranno alla luce i più oscuri segreti e i più grandi errori, scopriremo chi è la nuova Lanterna Verde e perché è stata scelta, insieme a molte altre cose, incluso chi sia davvero la Prima Lanterna.”

Lo scrittore di Green Lantern Corps, Peter J. Tomasi, dice riguardo all’evento: “I Guardiani e la Terza Armata distruggeranno il Corpo delle Lanterne Verdi, e avranno gli occhi puntati su Guy Gardner e John Stewart!” mentre Tony Bedard, al lavoro sulla testata dedicata ai Nuovi Guardiani, fa il punto della situazione, anticipando: “Sulla testata Green Lantern: New Guardians, Kyle Rayner ha messo insieme un team di Lanterne che comprende tutti i 7 colori dello spettro. Quando la Terza Armata colpirà, Kyle dovrà riuscire a contenere e combinare il potere di tutte le sette sfumature dentro di lui, diventando in questo modo l’arma segreta in grado di combattere l’attacco nemico.”

Le nuove vicende riguardanti le Lanterne Rosse vengono invece rese note da Peter Milligan, autore della serie: “Le Lanterne Rosse continueranno la loro missione sanguinaria e vendicativa, e si imbatteranno in un misterioso nemico senza bocca e con una particolare propensione alla resistenza nei confronti della morte. Una Lanterna Rossa soccomberà nei confronti di questo avversario, mentre Atrocitus troverà il modo di combatterlo, anche se ciò comporterà il ritorno verso un luogo molto doloroso e un’alleanza con un vecchio nemico.”

L’inizio di questa nuova avventura inizierà su Green Lantern #13, in uscita sul mercato USA il 3 ottobre.

Fear Itself: I Temerari - Ferite di Guerra 1

Il maxi-evento Fear Itself si è concluso da appena un mese, lasciando numerosi punti interrogativi e sottotrame in sospeso. Nonostante i sette numeri della collana portante e i numerosi tie-in ad essa collegati, sembra quindi esserci ancora bisogno di analizzare e mostrare il post-Fear Itself che, oltre a donarci tre buoni epiloghi diversi (narrati sulle pagine di Iron Man, Thor e Capitan America) si snoda attraverso altre due miniserie di ben sei numeri: I Temerari e Ferite di Guerra, pubblicate nella collana ombrello Marvel World a partire dal numero 9.

È impossibile valutare le due nuove collane senza far riferimento alla serie madre dalla quale provengono. Le tematiche basilari di Fear Itself sono potenti: la paura umana e la violenza che fa scaturire, l’impotenza superumana di fronte a un archetipo presente sin dall’alba dei tempi e la successiva temerarietà unita alla forza di riscatto collettiva, sono ottime basi, che non sono bastate però a rendere la narrazione della maxisaga abbastanza convincente e in grado di lasciare un segno davvero indelebile.
Difficile quindi avvicinarsi senza pregiudizi alle collane che hanno l’ingrato compito di immergerci nei postumi della grande battaglia contro il dio della paura, nonostante il reparto grafico offra in ambedue i casi un valore estetico piuttosto alto.

Ne I Temerari viene affrontato il dilemma più grande lasciato irrisolto da Fear Itself: che fine hanno fatto i martelli dei Valorosi? A rispondere a questa domanda ci pensa Valchiria, membro dei Vendicatori Segreti e potente guerriera asgardiana che parte alla ricerca dei martelli dispersi nonostante la divergenza di opinioni a riguardo con Capitan America. Una guerriera/angelo quindi, che arriverà inevitabilmente a scontrarsi con la demoniaca Sin, anch’essa in cerca dei martelli per poter recuperare il potere divino perduto. Nonostante i testi di Cullen Bunn siano buoni e offrano un’interessante visione della Valchiria grazie a flashback che permettono di scorgere nel passato dell’asgardiana, la partenza della serie rimane tiepida e non sembra suggerirci grandi sconvolgimenti futuri, nonostante gli ottimi disegni di Paul Pelletier e Mark Bagley, che si scambiano il posto tra le pagine con una maestria e una fluidità ineccepibile.

Discorso leggermente diverso per Ferite di Guerra. All’inizio del racconto si viene catapultati in pieno territorio bellico, facendo la conoscenza del sergente dei Ranger Marcus Johnston, personaggio qui al suo debutto. Niente superumani fino alla fine dell’episodio, che riporta alle tematiche della paura e ai suoi devastanti effetti inseriti in un ambito militare/reale. È un racconto squisitamente americano, illustrato da Scot Eaton e scritto da un Chris Yost intenzionato a rimanere criptico per tutta la durata del numero, in modo da sollevare curiosità e dubbi nel lettore, riuscendoci. Non ci sono suggerimenti su chi sia il sergente Johnston e sul perché sia Taskmaster che Capitan America in persona siano così interessati a lui, ma questa trama pronta a esplodere in colpi di scena e intrighi colpisce molto di più rispetto alla testata con la quale divide l’albo.

Due storie ai nastri di partenza quindi, ancora difficili da giudicare nella loro piena maturità, ma che lasciano già da queste prime pagine presagire l’evolversi della questione Fear Itself e quali sono le ultime cartucce che l’evento può riuscire a sparare.

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