Examen, recensione: la breve ma gloriosa stagione dei supereroi italiani
- Scritto da Luca Tomassini
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Il nome di Daniele Brolli è ben noto alla generazione di lettori di fumetti che ha vissuto la propria adolescenza durante la prima metà degli anni ’90. Figura eclettica del panorama a fumetti nostrano, capace di intuizioni editoriali in anticipo sui tempi, Brolli viene ricordato dagli appassionati soprattutto per la collaborazione con la Star Comics, con la quale lancia nel 1990 l’indimenticabile StarMagazine, rivista contenitore di fumetti Marvel dotata di un apparato critico-redazionale quale mai si era visto prima in Italia. Il successo dell’iniziativa è tale che l’anno successivo la Star da il semaforo verde ad una proposta ancora più ambiziosa di Brolli, Cyborg, rivista di fantascienza a fumetti contenente materiale inedito, realizzato dallo stesso autore e da altri giovani talenti che faranno la storia del fumetto italiano come Onofrio Catacchio, Davide Fabbri, Giuseppe Palumbo, Otto Gabos, Francesca Ghermandi, Davide Toffolo, Massimo Semerano e altri.
Il progetto editoriale si vuole collegare al filone cyberpunk, iniziato ufficialmente nel 1984 con la pubblicazione di Neuromancer di William Gibson ma conosciuto relativamente poco dai lettori italiani dell’epoca. Cyborg non ottiene un grande successo di vendite e chiude dopo soli sette numeri, lasciando però un solco profondo nel mondo del fumetto italiano. La rivista conoscerà una ripresa di otto numeri grazie all’editore Telemaco, per poi chiudere ancora. Dalle ceneri della Telemaco, Brolli fonda una nuova casa editrice dal nome emblematico, la Phoenix. L’avventura dell’editore sarà di breve durata ma, anche in questo caso, costellata dalla pubblicazione di fumetti di grandissima qualità. Oltre alla ripresa di alcuni dei personaggi che popolavano le pagine di Cyborg, la Phoenix porta in Italia alcuni tra i più quotati fumetti indie statunitensi del periodo, come Hate! di Peter Bagge e Concrete di Paul Chadwick, oltre agli eroi tamarri di Rob Liefeld tra i quali spicca, anche se per la durata di un solo albo, il sublime Supreme di Alan Moore. Ma Brolli coltiva un progetto più ambizioso, quello di creare il primo universo condiviso supereroistico completamente “made in Italy”.
Siamo a metà degli anni ’90 e oltreoceano il successo della Image ha cambiato completamente le carte in tavola delle gerarchie di mercato, proiettando un editore “indie” (per quanto fondato dalle star delle matita più quotate del momento) a rivaleggiare con Marvel e DC per le prime posizioni delle classifiche di vendita. Brolli non è interessato a realizzare un calco italiano dei fumetti che vanno per la maggiore negli USA in quel momento storico, quanto ad ibridarli con la sua formazione personale di lettore di supereroi, che affonda inevitabilmente le radici nei tempi della Corno e delle storie classiche Marvel. A questo mix viene aggiunta la sensibilità revisionista mutuata dalle opere di Alan Moore e di Rick Veitch (il cui fondamentale The One è stato pubblicato proprio dalla Telemaco, in allegato a Cyborg, su input di Brolli), e tutta la furia punk e iconoclasta del fumetto di rottura italiano che ha i suoi numi tutelari in Stefano Tamburini, Tanino Liberatore e Andrea Pazienza. Un ambiente frequentato dallo stesso Brolli, che può vantare collaborazione con tutte le riviste dalla grande stagione del fumetto d’autore italiano, da Linus a Alter, da Frigidaire a Valvoline. Tra tutte le collane supereroistiche autoctone prodotte dalla Phoenix, molte delle quali mai concluse, una spiccava decisamente sopra le altre, vuoi per il fatto che ne venne concluso almeno il primo arco narrativo, vuoi per la felice e riuscita sintesi di tutti gli elementi elencati sopra: Examen, scritta dallo stesso Brolli per i disegni di un giovane ma già strabordante Carmine Di Giandomenico.
Lo spunto narrativo era quello tipico del supereroe con superproblemi Marvel, calato però in un contesto da fantascienza distopica: duecento anni nel futuro, nella megalopoli di Nova Roma, Paolo Canale è un grigio impiegato degli archivi di stato perennemente in bolletta. Il suo lavoro, privo di stimoli, è quello di digitalizzare montagne di vecchi documenti cartacei, simbolo di un’era analogica ormai superata. Il riscatto di Paolo avviene di notte quando, nei panni del supereroe Examen, affronta tanto pericolosi criminali quanto i suoi vecchi colleghi supereroi, creati dall’azienda senza scrupoli Farmacon, i cui poteri sono fuori controllo rendendoli delle pericolose mine vaganti. Cruccio di Paolo, oltre al misero stipendio che rende complicato acquisire pezzi di ricambio per il costume del suo alter-ego, è il rapporto con la bella collega Laura. Uno è innamorato dell’altra, ma per una serie di equivoci evitano di confessarsi i propri sentimenti. Ma nella vita di Paolo c’è un problema ancora più grande, che lo rende unico nel panorama supereroistico: la tossicodipendenza. La droga infatti è l’unico metodo per tenere a freno i suoi poteri psicocinetici che altrimenti sarebbero fuori controllo. Un grattacapo notevole, che neanche il buon Stan Lee si sarebbe spinto a congegnare.
Ristampato dalla Star Comics per presentarlo ad una nuova generazione di lettori, Examen resta un’opera piacevolmente sovversiva capace di unire, come sottolineato da Roberto Recchioni nella bella introduzione, le suggestioni di Stan Lee, Steve Ditko, Alan Moore, Jim Lee, Rob Liefeld e i succitati Tamburini, Liberatore e Pazienza, fattore che la rende una lettura assolutamente unica. Merito della verve ispirata dei testi di Brolli e della potenza del tratto di un giovane ma già talentuoso DiGiandomenico, capace di costruire tavole ipercinetiche debitrici dello stile dell’epoca, ma nelle quali è già possibile riscontrare tutte le caratteristiche che lo porteranno ad essere uno dei disegnatori italiani più apprezzati del panorama internazionale.
Unico difetto di Examen è l’assenza di un finale, a causa della chiusura prematura della Phoenix, problema al quale speriamo che gli autori vogliano rimediare al più presto.
L’ultima parola la vogliamo spendere per l’ottima qualità del volume con il quale Star Comics riportano sugli scaffali delle librerie l’opera di Brolli e Di Giandomenico: un bel cartonato dalla copertina double-face, disegnata dall’artista abruzzese e da Davide Fabbri, creatore grafico del personaggio, proposto ad un prezzo più che popolare. Una politica editoriale a portata delle tasche di tutti che, in tempi incerti come questi, non può che essere sostenuta ed elogiata.
Dati del volume
- Editore: Star Comicus
- Autori: Testi di Daniele Brolli, disegni di Carmine Di Giandomenico
- Genere: Supereroistico
- Formato: 17x25, 96 pp., C., col., sovraccoperta
- Prezzo: 12,90€
- ISBN: 978-8822616548
- Voto della redazione: 7,5