Il girone infernale del condominio, la recensione di Residenza Arcadia
- Scritto da Emanuele Amato
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Mi divertono molto gli anziani ora, nella loro razionale follia. [...] Mi diverto a guardare le loro pazzie senili, fonte inesauribile di gag, dall'ossessione per i lavori stradali a certi commenti geniali. (Leo Ortolani)
ll vecchio vive di ricordi e per i ricordi. (Norberto Bobbio)
Residenza Arcadia è il primo graphic novel edito da Bao Publishing di Daniel Cuello, fumettista che sul web ha già un bel seguito. Argentino di nascita e italiano d’adozione, Daniel è conosciuto al pubblico per le sue strisce online su danielcuello.com e per Il mio primo dizionario delle Serie Tv cult e Il mio secondo dizionario delle Serie Tv cult scritti da Matteo Marino e Claudio Gotti per Beccogiallo Edizioni.
La storia si svolge all’interno di una palazzina, la Residenza Arcadia, in un paese non specificato e in un periodo storico non definito, dove il partito politico è sovrano incontrastato decidendo l’ordine e le leggi da seguire senza se e senza ma. All’interno di questo stabile coabitano vari inquilini, tutti di una certa età, che rispecchiano un po’ la vita quotidiana della realtà che ci circonda, tra screzi e diatribe condominiali. Qualcuno potrebbe sussurrare “Noioso”, ebbene no, il racconto è tutt’altro che noioso e le 176 pagine che compongono l’opera sono di una freschezza disarmante e si lasciano leggere d’un fiato.
Tecnicamente Cuello tesse una trama con 4 storyline che si intrecciano rafforzando la core story. Le 4 storie sono quelle di Emilio e la moglie Dirce (a cui si aggiungerà il nipote ribelle), la signora Mirta, il burbero Dimitri e il suo chiassoso cane Rasputin e l’enigmatica signora Ester.
La sceneggiatura di Cuello non perde mai il ritmo, pur non avendo una narrazione sincopata. La prima metà del volume è preparatoria, nel senso che, quello che viene solo lamentato dai personaggi nella prima parte, passa ai fatti nella seconda, avendo anche un’accelerazione espositiva (non grandissima ma la si nota). La caratterizzazione dei personaggi è l’elemento chiave della narrazione più che l’aspetto situazionistico in sé. Ognuno ha le sue esigenze e i suoi disappunti che, chi in modo velato, chi in maniera estremamente diretta e brusca, non tendono a nascondere. L’amministratore “sostituto” si ritroverà in un vortice di pettegolezzi e malelingue da gestire, richieste molte volte al limite dell’inverosimile, che gli daranno non pochi grattacapi. La riunione di condominio è l’esempio lampante delle beghe giornaliere a cui deve far fronte. L’autore insomma prende la classica situazione condominiale in cui è facile riconoscersi e mette a nudo i vari egoismi comportamentali, accompagnando il lettore in una riflessione su di essi. I personaggi man mano che verranno conosciuti saranno compresi nella loro totalità, cosa che a volte non avviene nella realtà quotidiana, rimanendo nell’estraneità e nel saluto di cortesia, ipotizzando solo le vite che si celano dietro quelle porte. Quanti di noi realmente conoscono chi abita nel nostro stesso condominio? Quanti sappiamo quali mondi e quali storie ci sono dietro ognuna di quelle persone? Chi non ha mai giudicato o parlato della signora del terzo piano o del figlio dell’inquilino di sotto che magari non saluta mai e fa solo baccano? L’empatia è la chiave di volta che purtroppo manca col vicinato. Non a tutti e non sempre ma in molti casi risulta essere così.
Attraverso due flashback, l'autore fa comprendere quale storia c’è dietro gli atteggiamenti magari paranoici di qualcuno o il carattere ostile di qualcun altro. Non solo, la narrazione abbraccia temi ancora più ampi quali la diversità e la tolleranza come ideali. C’è chi li auspica e chi invece vuole permanere nello status quo perché “ai tempi miei era tutto migliore”.
L’opera viaggia quindi tra comicità e tragedia, dove il dramma morale e la leggerezza si confondono e si intrecciano.
Lo stile grafico di Cuello è influenzato molto dalla sua attività di vignettista. Ogni scena potrebbe essere presa e staccata, creando una striscia a se stante di comicità e tragedia. Il tratto pulito e caricaturale dona unicità espressiva ad ogni personaggio che con un solo sguardo o una sola smorfia, comunica a volte più di alcuni baloon. Infatti alcune delle migliori scene sono proprio quelle mute. Non mancano imperfezioni in alcuni punti della narrazione, ma come prima opera il risultato è veramente di qualità.
Bao Publishing impreziosisce l’opera con uno splendido cartonato e dal prezzo modico. La cura editoriale dei cartonati della casa editrice risulta sempre di un certo livello.
Dati del volume
- Editore: Bao Publishing
- Autori: Testi e disegni di Daniel Cuello
- Genere: Drammatico
- Formato: 17x23, 176 pp., C. col.
- Prezzo: 20€
- ISBN: 978-8865438497
- Voto della redazione: 8