Lo steampunk targato Noise Press, la recensione di The Steams 2 e 3
- Scritto da Giuseppe Zimbalatti
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Poco più di un anno fa avevamo parlato del primo numero di The Steams, volume formato flip-book di Noise Press dedicato a storie Steampunk.
Ci eravamo lasciati con qualche aspettativa e l'interrogativo su come sarebbero proseguite le avventure dei personaggi che avevamo visto in quel numero d'esordio e su come si sarebbero comportati i giovani autori e disegnatori che le avevano realizzate.
Nei volumi 2 e 3 prosegue la vicenda di Lady Caitlin Ward, del fido Garnett e del "tecnomago" Wymond protagonisti di I Wonder Who, mentre China Surprise e Shadow Boxing sono i due nuovi episodi con protagonista Volodymir Azarov, l'Orso di Kodiak, affiancato dal "compare" Clint e dalla bella Scarlet.
Dopo Umberto Giampà, disegnatore del primo numero, Luca Frigerio, autore di I Wonder Who, si avvale, per questi due episodi, delle matite di Davide Pandozy e di Fabrizio Castano. I colori sono sempre opera di Mattia Zoanni, che ha collaborato con Pasquale Qualano per la realizzazione delle cover.
Si comincia a far luce su cosa sia successo a Lord Samuel, marito defunto di lady Caitlin, su cosa ci sia dietro le morti misteriose e violente che insanguinano Londra e quale sia il ruolo dei servizi segreti e dell'ambiguo Lyttelton.
Il soggetto, cui per il #2 ha contribuito Massimiliano Grotti, è molto interessante e si presterebbe (e avrebbe meritato) una sceneggiatura più accurata e articolata. Invece la storia, in questi due episodi, specialmente nel secondo, sembra tagliata e montata in maniera troppo essenziale; gli eventi si succedono troppo rapidamente e la sintesi sembra cedere il passo alla fretta, donando all'insieme una retrogusto di artificiosità. Meglio il terzo episodio, che recupera una certa descrizione dei caratteri e lascia un po' di spazio all'interazione tra i personaggi.
I disegni sono lontani dal tratto e dallo stile di Giampà, tuttavia sono fluide, dinamiche e credibili le scene d'azione di Davide Pandozy, e bene anche Fabrizio Castano che invece sembra preferire le scene pacate e l'espressività dei protagonisti. Una conferma i colori di Mattia Zoanni.
Nell'altro racconto, capovolgendo l'albo, ritroviamo il team creativo del primo episodio, con Paul Izzo ai testi, Daniele Cosentino ai disegni e Marcello Iozzoli ai colori. Cosentino e Iozzoli sono anche autori delle cover.
Azarov e Clint erano scappati a Hong Kong per sfuggire alla vendetta di Mr. Enoch. Ma questi rapisce Scarlet e li costringe a tornare per la resa dei conti.
La sceneggiatura di Paul Izzo è sì essenziale, ma fluida e naturale; tuttavia qui il soggetto è più leggero ed è il "casus belli" a non convincere troppo, infatti il racconto si conclude con un espediente piuttosto futile e che riduce il tutto a una sana scazzottata. Spettacolari e avvincenti i combattimenti e credibili gli avversari di Azarov.
Migliorano, di numero in numero, i disegni di Daniele Cosentino, il cui tratto cartoonesco sembra acquistare via via maggiore convinzione e consapevolezza. Perfettamente armonici i colori di Marcello Iozzoli.
L'impressione complessiva che si ricava dalla lettura di questi albi è che siano un'ottima palestra per la formazione di giovani talenti, che "affilano le unghie" e al contempo dimostrano ciò che sanno fare e ciò che potranno arrivare a fare, cioè il loro potenziale.
Di potenziale sicuramente ce n'è. Le idee di fondo sono interessanti anche se non sempre sviluppate al meglio, e la realizzazione grafica è di tutto rispetto.
Dall'ingegneria biomedica di I Wonder Who, che rischia di sconfinare invece nella creazione di zombie fuori controllo, ai cyber-avversari che deve affrontare l'Orso di Kodiak, il tema di fondo, in entrambe le storie, è quello dell'invasività della tecnologia, e della disumanizzazione che questa rischia di comportare.
Il progresso tecnologico, qui rappresentato dalle applicazioni steampunk del vapore, rischia di travalicare il suo scopo originario, cioè aiutare l'uomo a vivere meglio, allontanandolo invece dalla sua dimensione naturale senza però renderlo immune alle sue debolezze di sempre: avidità, prepotenza, violenza, rischiano di essere amplificate da strumenti tecnologici capaci di conferire all'uomo un potere eccessivo.
Al netto delle motivazioni di fondo e del leit-motiv ideale che unisce le due storie, in entrambi i casi le aspettative non sono state fin qui mantenute a pieno. Tuttavia I Wonder Who non è ancora conclusa, quindi potrebbe stupirci con l'ultimo episodio, mentre, dal prossimo numero, come annuncia Antonio Sepe nell'introduzione al terzo volume, arriverà una nuova serie dal titolo Wild.
Se, nello specifico, non ci troviamo di fronte a storie perfettamente riuscite, è tuttavia lecito e legittimo continuare a guardare con simpatia e curiosità a questa giovane realtà del panorama fumettistico italiano, nei confronti della quale continuiamo a sospendere il giudizio ma che, complessivamente, è da valutare in maniera positiva, in attesa che continui a sviluppare tutto il proprio potenziale.
Dati del volume
- Editore: Noise Press
- Autori: Testi di Luca Frigerio, Massimiliano Grotti, Francesco Polizzo; Disegni di Davide Pandozy, Fabrizio Castano, Daniele Cosentino; Colori di Mattia Zoanni, Marcello Iozzoli
- Genere: Steampunk
- Formato: 17x26, S, 44 pp (cad.), col.
- Prezzo: 5,50€ (cad.)
- ISBN: 978-8899501068
- Voto della redazione: 5,5
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