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Sherlock Holmes e i vampiri di Londra 1 e 2

Cosa succede quando si mischiano insieme più opere fondamentali per la letteratura universale create e ambientate nella medesima contingenza temporale ma che apparentemente hanno poco o nulla che vedere l’una con l’altra? Purtroppo l’esito non è scontato, e spesso il risultato non è dei migliori, soprattutto quando la posta è così alta per aver scomodato persino pilastri della narrativa, attorno a cui vige spesso un’aura di intoccabilità reverenziale. Ebbene nel caso di Sherlock Holmes e i vampiri di Londra, Sylvain Cordurié azzarda una commistione del famoso e spesso abusato detective londinese con il mito reso celebre dal Dracula di Bram Stoker, riuscendo a creare una storia ragionata, ben sviluppata e strutturata, e di ottima fattura. Da quest'opera poi prenderanno il via numerosi altri fumetti che vedranno il nostro indagatore confrontarsi con il Necronomicon o con i viaggiatori del tempo.

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Il lavoro di documentazione, lettura approfondita e studio del periodo vittoriano e delle opere che hanno visto la luce in quegli anni è notevole e permette di godersi l’opera in maniera molto appagante, scoprendo piacevoli dettagli che mostrano la grande passione dello scrittore nello sviluppare la trama, senza lasciare nulla al caso. Holmes in particolare è reso molto fedelmente al canone doyliano, quindi spiccatamente logico e deduttivo, freddo, calcolatore, sempre un passo davanti agli altri, esperto in chimica, Ju-Jitsu, drogato, emotivamente distaccato, scettico su ciò che non riesce a spiegare con l’uso della ragione, quindi prevalentemente sul paranormale. Ed è proprio su questo ultimo punto che si dovrà ricredere. Ricordiamo però che il creatore del personaggio era molto interessato a occulto e spiritismo e quindi il detective non è poi così impreparato, da un punto di vista di background letterario, ad affrontare minacce irrazionali. Ne Il mastino dei Baskerville o nel racconto Il vampiro del Sussex, questi aspetti molto influenti sull’autore si notano parecchio, anche se poi il tutto veniva ricondotto sapientemente ad un nulla di fatto con l’uso dello sconfinato intelletto del protagonista. Quindi non è neanche poi così assurda come idea, quella di far incontrare Sherlock e i vampiri, questa volta realmente.

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La storia è ambientata dopo L'ultima avventura il famoso racconto facente parte de Le memorie di Sherlock Holmes in cui lo scrittore fa “morire” il proprio personaggio dopo uno scontro con l’avversario Moriarty sulle Cascate di Reichenbach, in Svizzera. Il redivivo Holmes può quindi dedicarsi alla sua passione di viaggiare e scoprire nuove parti del mondo, ma è proprio a questo punto che una nuova minaccia fa la sua apparizione. Si tratta dei vampiri e in particolare di Owen Chanes, che terrorizza Londra con i suoi efferati massacri apparentemente scollegati. Il nostro detective verrà quindi reclutato dal crudele Selymes, capo della setta dei vampiri d’Inghilterra, che lo incaricherà di trovare ed eliminare il suo seguace preda della follia, che sta mettendo a rischio l’esistenza dell’intera comunità, ben radicata nella società inglese e tollerata anche dalla Regina. E così Sherlock dovrà dar fondo a tutte le sue risorse, concentrandosi al meglio delle sue capacità, braccato dagli uomini di Moriarty, sollecitato veementemente e minacciosamente dai vampiri, in una corsa contro il tempo per salvare gli innocenti cittadini di Londra, ma soprattutto i suoi più cari amici, la sua famiglia composta da Watson e sua moglie. Ma il Dottore sarà un grande assente di questa storia, che nonostante faccia sentire la sua mancanza, rappresenterà la vera forza motrice della volontà di Holmes.

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Una storia avvincente quindi, molto ben scritta e architettata dall’autore, che narra le vicende fuori campo con scrupolosa programmaticità, con le parole dello stesso detective scritte in una missiva all’amico di sempre a vicenda conclusa, quando finalmente potrà dedicarsi alla sua vita e prendersi cura dei propri desideri. A supportare l’ottimo lavoro fatto da Cordurié, troviamo le splendide tavole di Laci, artista serbo, già apprezzato su Adam Wild di Sergio Bonelli Editore, che si diletta a riportare in vita gli scenari fatiscenti, cupi, tetri e gotici della fine del XIX secolo. Le abilità grafiche del disegnatore sono davvero notevoli e si prestano alla rappresentazione di qualunque situazione, dalla più combattiva e dinamica, alle tavole più riflessive o analitiche degli studi e delle indagini di Holmes.

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La collana 1800 che ospita queste e altre storie di genere, soprattutto della BD francese, si rivela quindi una grande sorpresa, soprattutto per chi ama storie dal sapore letterario. Indubbia è la qualità delle opere che potete trovare in questa branca del catalogo 001 Edizioni, in particolare sulla stessa linea d’onda potete trovare anche Scotland Yard vol. 1 di Dobbs e Stéphane Perger. Unica pecca dell’edizione, correlata di molti approfondimenti e editoriali ben scritti, è il cartoncino troppo rigido della copertina, che inficia la consultazione delle 64 pagine degli albi brossurati.

Dati del volume

  • Editore: 001 Edizioni
  • Autori: Testi di Sylvain Cordurié, disegni di Laci
  • Formato: 19,5x26 cm, brossurato, 64 pp, col. (cad.)
  • Prezzo: 4,90 € cad.
  • Voto della redazione: 8
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