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I Nuovissimi X-Men Vol.1 – Gli Eroi di Domani

A distanza di appena un anno dalla prima pubblicazione in edicola, la Panini comics pubblica a sorpresa un’edizione deluxe del recente titolo mutante scritto da Brian Michael Bendis e disegnato da Stuart Immonen, definito all’unanimità come la migliore serie attuale degli X-Men (insieme alla nuova X-Factor di Peter David). Il presente volume, I Nuovissimi X-Men: Gli Eroi di Domani, ne ristampa i primi 5 episodi con un’accurata veste grafica e soprattutto un formato cartonato, completo di gallery con sketch e cover originali e alternative, il tutto ad un prezzo contenuto. Un esperimento, forse, per tastare il terreno in favore di una linea di TP “istantanei” che ristampi titoli o cicli recentissimi di una certa rilevanza, in tempi brevi. Ad ogni modo, applaudiamo questa iniziativa e questa politica editoriale se essa coniugherà un rapporto qualità/prezzo favorevole per i lettori.

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A dispetto del titolo con la parola “Nuovissimi”, Bendis pone sotto la luce dei riflettori i cinque X-Men originali, ovvero i primi studenti del Professor X: gli adolescenti Scott Summers/Ciclope, Jean Grey/Marvel Girl, Bobby Drake/Uomo Ghiaccio, Warren Worringhton/Angelo e Hank McCoy/Bestia vengono strappati dal loro passato e portati nel futuro, ovvero il nostro presente. E qui recepiamo l’unico aspetto negativo della serie, ovvero l’idea portante: è evidente quanto sia forzato l’incipit incentrato sulla decisione di un Hank McCoy adulto di viaggiare indietro nel tempo e portare nel presente gli X-Men del passato solo per convincere un Ciclope ormai anarchico e senza scrupoli (in seguito agli eventi delle saghe Scism e AvX) di star percorrendo una strada sbagliata, ponendolo di fronte a un sé stesso adolescente e idealista. Nonostante però la decisione di Hank McCoy sia un po’ troppo sopra le righe (tradendo la sua stessa caratterizzazione che, come scienziato, avrebbe dovuto soppesare la frattura del continuum temporale), gli eventi da essa provocati hanno un’impostazione così credibile e fulminante che bypassano in maniera quasi immediata la debolezza dell’idea iniziale, ponendo al centro dell’attenzione non solo l’intersection temporale dei giovani X-Men, ma anche l’intrigante confronto con le loro versioni attuali e il mondo che li circonda.

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Lo sceneggiatore di Ultimate Spiderman e Avengers dimostra particolare ispirazione e abilità nel descrivere in maniera realistica e non scontata lo shock provato tanto dai giovanissimi mutanti quanto dalle loro controparti adulte con il loro arrivo in un futuro molto diverso dall’utopia di integrazione che immaginavano. Le reazioni psicologiche ed emotive dei cinque protagonisti appaiono credibili e riconoscibili nella loro umanità adolescenziale, nonché coerenti con la loro caratterizzazione, arricchendo ulteriormente i confronti con gli altri X-Men del presente con interessanti sfumature psicologiche: drammaturgicamente notevoli, ad esempio, quelli di un giovane e attonito Ciclope di fronte al suo io adulto e disincantato (che nella serie ha uno spazio considerevole), nonché poi con Wolverine; oppure tra i due Angelo/Arcangelo, con l’adolescente a dir poco atterrito dall’oscuro futuro che lo attende. Con un tono di ineluttabilità, ci vengono dunque mostrate le due facce degli X-Men: passato e futuro si scontrano nell’amaro raffronto tra innocenza ed età adulta, tra come si era e come si è diventati; l’idealismo e la speranza dei giovani contro l’amarezza e il cinismo degli adulti a causa di tutti i drammi affrontati, rivelando un fato che colpisce come un maglio i cinque ragazzi. Da questo punto di vista, Bendis gestisce con attenzione le singole personalità e la loro evoluzione, nonché lo spostarsi degli equilibri nelle dinamiche di gruppo, ponendo progressivamente al centro del racconto due figure femminili caratterialmente forti come Kitty Pride e Jean Grey. Se la prima, ormai adulta e matura, si prende cura dei giovani mutanti come si presero cura di lei i suoi compagni quando, appena tredicenne, entrò nella scuola di Xavier, la seconda invece affronta la conoscenza del suo tragico destino, evolvendosi rapidamente e quasi inconsciamente di fronte al peso di ciò che l’attende, diventando in breve il fulcro del gruppo e relegando a un ruolo secondario il leader Ciclope, in preda a tutti i suoi dubbi e insicurezze.

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Fin da subito questa serie si rivela introspettiva e “parlata” come non si vedeva dai tempi del primo Chris Claremont, ma lo è in maniera agile e scorrevole, mettendo in primo piano i confronti di personalità e i dialoghi rispetto all’azione che, comunque, è presente, ma solo come aspetto correlativo al timbro drammatico della narrazione. Le matite dell’iconico Stuart Immonen risultano poi fondamentali per la riuscita grafica della serie, con uno stile che da un lato si adatta bene alle atmosfere della narrazione suggellandone il tono di dramma generazionale e dall’altro offre una composizione spettacolare delle tavole e un ritmo fluido nello storytelling che dona dinamismo anche nelle sequenze di dialogo più introspettive, cosa assolutamente non facile da realizzare, con poche ma ben fatte sequenze d’azione, di grande impatto visivo quanto emotivo.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Brian Bendis, disegni di Stuart Immonen
  • Formato: Cartonato, 17x26 cm., 128 pagine, colore
  • Prezzo: 9.90 €
  • Voto della redazione: 8
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