Storia del Rock a Fumetti

L'infernale Heavy Bone decide di intrattenere un suo poco entusiasta ospite raccontandogli le storie, i trionfi e le sventure dei più grandi interpreti della musica rock, partendo dai precursori (Robert Johnson), passando per le grandi band degli anni '60 e '70 (Beatles, Rolling Stones, The Who), per giungere infine agli esponenti attuali (Foo Fighters, Radiohead).
Molto in sintesi, questa è l'architettura base del volume Storia Del Rock A Fumetti, scritto e disegnato da Enzo Rizzi (con la collaborazione di Francesco Ceccamea) ed edito da Nicola Pesce Editore. Utilizziamo il termine "architettura" in quanto una trama vera e propria non c'è: il volume si articola infatti in svariate schede/biografie, ognuna della lunghezza di due pagine.

Dal punto di vista dei disegni, nulla da eccepire: Rizzi tratteggia bene i vari volti dei protagonisti della storia del rock e riesce a dare al tutto comunque un senso di dinamicità, "giocando" anche con le varie tavole di modo da dar loro una continuità e facendo sì che non ci sia mai uno stacco. Rendendo così ogni scheda una sorta di piccolo ritratto con al suo interno più immagini.
Sarebbe invece non corretto definire "punto debole" del progetto i testi, anche se va notato che il fatto di dover comprimere biografie a volte lunghe e tormentate di un cantante o di un gruppo musicale in sole due pagine risulta un'impresa nella maggior parte dei casi alquanto difficoltosa, portando in qualche occasione ad avere ampie e lunghissime didascalie che vanno a coprire i disegni di Rizzi, rendendo al contempo meno fruibile la composizione delle tavole. Poi per il resto i testi adempiono senza infamia e senza lode alla funzione loro preposta, dare una indicazione - seppur a volte troppo schematica - delle varie personalità della musica rock.

La lettura ne fruisce se il volume viene centellinato, leggendo una biografia alla volta: anche il rock ha bisogno dei suoi tempi.