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Alessandro Baronciani - Raccolta 1992/2012

Alessandro Baronciani non è certo un nome nuovo alle orecchie di segue il fumetto italiano, specialmente negli ambienti che si articolano intorno a parole come indie/autoprodotto/underground. Protagonista di un insolito quanto soddisfacente esperimento di distribuzione “postale” dei propri lavori, vanta una carriera eclettica come illustratore, art-director, pubblicitario e, naturalmente, fumettista. Dopo il fallimento della Black Velvet, suo precedente editore, Baronciani inaugura una nuova stagione con la Bao Publishing pubblicando un insolito volumetto intitolato semplicemente Raccolta 1992-2012; un ventennio di pubblicazioni (leggi: storie e strisce) sparse su fanzine, riviste, quotidiani, addirittura i flyer di un locale, più qualche inedito che è scappato dal limbo editoriale, come l’assurda “Perché mi hai portato con te nella base segreta sotto il vulcano se non mi vuoi bene”.

La prima cosa che balza all’occhio del volume, ancora prima di averlo sfogliato, è sicuramente il formato. Un libro piccolo, widescreen, un cartonato spigoloso e poco più grande di uno smartphone, con evidente strizzatina d’occhio alla versione digitale; si potrebbe persino speculare sulle modalità in cui la fruizione digitale abbia in questo caso influenzato sull’impaginazione del prodotto old-school, il caro (in entrambi i sensi) cartaceo, in cui il rapporto pagine/vignette è diventato uno a uno nella maggior parte dei racconti (à la Verticali di Gipi, per rimanere nello stesso ambito), quasi proceda a schermate o a istantanee catturate da una digitale.

Quest’ultima metafora casca a pennello anche per parlare delle tematiche analizzate dall’autore. I momenti catturati sono infatti fotografie, scatti rubati che parlano di provincia, di amore adolescenziale, di musica, di Milano, tutte in rigoroso bianco e nero, con la notevole eccezione della già citata “Perché mi hai portato con te nella base segreta sotto il vulcano se non mi vuoi bene”; ma la sensibilità particolare dell’autore fa sì che dalla sua penna scaturiscano anche momenti più surreali, ultraterreni nella loro impalpabile assurdità, in cui traspare anche un certo gusto per il bricolage e la ricontestualizzazione postmoderna.

La natura estremamente frammentaria del volume (più la presenza di diversi racconti decisamente poco riusciti) potrebbe far storcere il naso a qualcuno; lo stesso si potrebbe dire anche per uno dei tratti caratteristici dell’autore, il suo “o-lo-ami-o-lo-odi”: spesso le storie sembrano ignorare le convenzioni narrative per cui alla fine del racconto dovrebbe essere presente e riconoscibile una chiusura, un colpo di scena, e/o un momento emotivamente catartico che porti il fruitore a significare quanto appena letto. In altre parole, questi racconti finiscono e basta. Bisogna pur precisare che non è affatto corretto interpretare le storie come tronche o incompiute, perché la chiusura in un modo o nell’altro c’è sempre, anche se – e torniamo al punto per cui la lettura di Baronciani non è facilissima – quasi quasi non si vede.

In definitiva, Raccolta 1992/2012 è un volume assolutamente fondamentale per tutti gli appassionati di una delle figure più interessanti del fumetto indie italiano, soprattutto per conoscere l’evoluzione stilistica e narrativa che è verificata nel corso di vent’anni di carriera, a partire dalle primissime autoproduzioni scolastiche e casalinghe. Un po’ meno fondamentale per tutti gli altri, dato anche il costo un po’ elevato (ma si sa, è un prodotto di nicchia, con un formato astruso) e l’innegabile resistenza che questi racconti oppongono al lettore meno motivato. Se si possiedono i device appropriati, è consigliabile la lettura su tablet, su cui si ottiene un risparmio di quasi 11€ e una fruizione pressoché invariata.

Dati del volume

  • Editore: Bao Publishing
  • Autori: Testi e disegni di Alessandro Baronciani
  • Formato: Cartonato, 368 pagine in b/n e colore
  • Prezzo: €16,00
  • Voto della redazione: 7
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