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Fashion Beast n.1 (di 5)

La Panini Comics continua a espandere la propria offerta di fumetto d’autore statunitense, esplorando le opere pubblicate da editori indipendenti come Dark Horse Comics e Avatar Press. The Strain, Concrete, Elric[/i], The Goon e ora Fashion Beast, maxiserie in dieci parti nata da un’idea di Alan Moore e che sarà pubblicata in Italia in cinque albi a cadenza bimestrale.
Fashion Beast è un fumetto dall’incipit decisamente intrigante, tanto per la storia narrata sulle pagine quanto per quella dietro la sua genesi. Una vicenda che risale al 1985, anno in cui nasceva il mito di Alan Moore, all’epoca sulla cresta dell’onda grazie a Swamp Thing e V for Vendetta. Mentre stava lavorando a quella che sarebbe diventata la sua opera più famosa, Watchmen, Moore fu contattato da Malcom McLaren, discografico, imprenditore Pop e manager dei Sex Pistols, che gli commissionò la sceneggiatura di un film che poi, per varie vicende, non fu mai realizzato. Dopo molti anni dalla sua stesura, la sceneggiatura “perduta” di Moore fu recuperata dall’editor dell’Avatar Press William Christensen, grazie all’incontro con lo scrittore e lo stesso McLaren, dal quale nacque l’idea di realizzare una adattamento a fumetti, affidato allo sceneggiatore Anthony Johnston (Wasteland, Spooked, Spider-Island: Deadly Hands of Kung Fu) e disegnato da Facundo Percio (Anna Mercury).

Da un punto di vista concettuale, Fashion Beast è una rivisitazione metrosexual della favola “La Bella e la Bestia” (ma aggiungemmo anche “Alice nel Paese delle Meraviglie”), unita a un’interpretazione della vita isolata del celebre stilista Christian Dior. Il risultato è una moderna parabola sulla vita, sulla nostra identità sessuale e sulla percezione che ognuno di noi ha degli altri e trasmette agli altri. Il fumetto racconta un’umanità che cerca di rimanere a galla in una società allo sbando, edonistica e crudele; un ritratto dal quale emerge una disinvolta quanto amarognola critica sociale e di costume filtrata dall’occhio impietoso della moda e dell’estetica, quest’ultima concepita quasi come una maschera virtuale dietro cui nascondersi oppure esprimere sé stessi. Ed è quello che fa la protagonista della storia, Doll, giovane transgender che si traveste come Marylin Monroe nel celebre film “Quando la Moglie va in Vacanza”, e lavora come guardarobiera in un locale alla moda. Doll sembra negare sé stesso come identità maschile incompleta, trasformandosi in una femme fatale estremamente glamour e, nel farlo, rivela un animo con punti di forza (l'ironia e la classe) e varie fragilità. Un personaggio fuori dagli schemi, folgorante nella sua interpretazione emotiva e fisica da parte degli autori, che accompagna il lettore nelle sue vicende personali affrontando i preconcetti della gente, nonché imprevisti vari che la porteranno alla corte di Celestine, celebre e misterioso stilista (vive e lavora da recluso, non comparendo mai in pubblico) che la sceglierà come una delle mannequin per la sua prossima collezione di moda.

I due episodi contenuti in questo primo numero offrono una storia cinematografica e decompressa, scandita da una narrazione quasi in tempo reale, anticipata dall’uso dei tarocchi di uno dei personaggi (una passione di Moore) che porta il lettore verso una lettura dallo sviluppo imprevedibile, catapultandolo in un mondo notturno e tristemente fashion che, nella sua vacuità, tenta di rimuovere dalla coscienza collettiva il peso di una grave crisi economica e l’arrivo di un inverno nucleare. I dialoghi secchi e taglienti fanno da efficace complemento alla sceneggiatura, nonché da contrappunto ai disegni obliqui e realistici di Percio il quale, in linea con i dogmi grafici della Avatar Press, illustra una favola cupa e vagamente steampunk in bilico, da un punto di vista sia narrativo che visivo, tra riflessione socio-culturale e satira caricaturale.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Alan Moore, Malcom McLaren, Anthony Johnston; Disegni di Facundo Percio
  • Formato: brossurato, 48 pagg. a colori
  • Prezzo: € 3.30
  • Voto della redazione: 8
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