Madadh (serie completa)
- Scritto da Paolo Pugliese
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La vita di Buia Beattie non certo è facile.
Poco più che ventenne, lavora in un pub per mantenere sé e gli amici che ospita in casa, avendo creato con loro un nucleo familiare molto particolare: il suo compagno Dante, l’adolescente Orfeo affetto da sindrome di Down - di cui Buia è tutrice legale - e il supereroe fallito Ant Man (si, avete capito bene), in grado di comunicare con tutti gli insetti, o almeno così lui afferma. La madre di Buia, Ramona, icona della scena punk Rock underground di vent’anni prima, è in degenza presso un ospedale psichiatrico affetta da schizofrenia; il padre, invece, non lo ha mai conosciuto. Ma Buia è una ragazza tosta, di quelle che praticano kick-boxing e non ci pensano due volte prima di prenderti a calci, andando per la propria strada nonostante un vuoto esistenziale che le lacera l’anima dopo la morte dell’amatissima nonna, suo unico punto di riferimento. Niente però potrà prepararla agli eventi che si profilano all’orizzonte, perché Buia sarà suo malgrado coinvolta in un’incredibile avventura arcana, sospesa tra miti dimenticati ed antiche leggende, avente al centro un’antica e millenaria guerra tra le forze del buio e della luce…
Per il timbro narrativo, i concetti-cardine e la struttura in capitoli di 22 pagine (come i comic book americani), Madadh, più che a un fumetto italiano, assomiglia a una delle tante serie su mondi immaginari (Sandman, Fables, House of Secrets), pubblicate dalla celebre linea editoriale Vertigo della DC Comics, attestando il processo di evoluzione generazionale che l’industria dei nostri comics d’autore sta attraversando. E considerando la qualità del lavoro svolto in oltre 5 anni di pubblicazioni, ci sbilanciamo nell’affermare che la piccola (ma agguerrita) casa editrice Crazy Camper è una delle più promettenti realtà del panorama fumettistico italiano, ancora ingiustamente poco conosciuta al pubblico mainstream. I fumetti pubblicati da questo manipolo di giovani autori hanno la freschezza e l’originalità di idee nuove portate avanti senza paura di osare, cavalcando i generi più disparati in un mix di sperimentalismo, linguaggi nuovi e uno sguardo al passato, attingendo ad un ampio background culturale, cinematografico e meta-fumettistico. Madadh è la sintesi di tutto questo: un fumetto ricco e sorprendente, frutto di un lavoro certosino di composizione narrativa che esplora i generi, le ambientazioni e le atmosfere più disparate, costruendo in maniera non calligrafica né meta-referenziale un racconto che sorprende il lettore per tematiche, caratterizzazioni e sviluppo della trama, assolutamente imprevedibili e non banali.
Se ci concedete un esempio cinematografico, questo fumetto (composto da 5 volumi pubblicati tra il 2007 e il 2012, di cui l’ultimo tomo ha numero doppio di pagine) si presenta come un piano-sequenza di un qualsiasi film del grande Sergio Leone, ovvero, una ripresa ellittica e descrittiva che, partendo da un primo piano con un dettaglio zoomato, si dilata con grandangolo e dolly ad una inquadratura molto più ampia, visualizzando una scena grandiosa. Ed infatti, aprendosi con un approccio da quadretto familiare di stampo neorealista e al tempo stesso felicemente surreale, fin dal primo episodio Madadh si sviluppa in maniera non scontata, trasformandosi in corso d’opera in un’epopea fantasy trasversale e politematica, toccando numerosi argomenti, in apparenza inconciliabili tra loro: dalla mitologia celtica da cui è stato estratto il titolo Madadh (Mastino) alla religione e il pantheon dell’India, passando per gli anni ’80, la musica Punk-Rock, le leggende di Merlino, Artù, la spada Excalibur e la casa della strega Baba Yaga, i supereroi americani, i videogiochi, i romanzi di Neil Gaiman, il regno delle fate e il genere Sword & sorcery di saghe come “Il Signore degli Anelli”. Il tutto mescolato abilmente dallo sceneggiatore Tommaso Destefanis, un talento da tenere d’occhio per il lucido percorso narrativo che ha ideato volume dopo volume, con un’esposizione caleidoscopica del racconto da più punti di vista, che vanno a comporre un’evoluzione sempre più ampia dell’intreccio, tracciata senza risultare eccessiva o dispersiva.
Rifacendosi a numerosi fonti e strizzando l’occhio ai lettori con citazioni varie, Destefanis rimodula incipit e concetti favolistici in maniera personale, gestendo abilmente i molteplici elementi e personaggi della storia, facendoli progredire insieme agli eventi. Il risultato finale è un solido romanzo fantasy che – pur perdendo un po’ di forza propulsiva nel volume conclusivo - ha tra i suoi pregi l’introspezione dei vari protagonisti, caratterizzati in maniera vivida e credibile grazie a confronti arguti e dialoghi realistici quanto ben costruiti. Sul fronte grafico, Madadh è un Luna Park di giovani disegnatori e stili diversi, troppi per elencarli tutti, che se da un lato offrono una varietà di interpretazioni degli stessi personaggi e delle atmosfere del fumetto, dall’altro causano anche una certa discontinuità visiva alla serie, che da questo punto di vista non ha un’identità ben precisa. Ma, accanto all’apporto di artisti ormai affermati come gli ottimi Matteo Scalera, Andrea Gadaldi, Michele Bertilorenzi e Simona Di Gianfelice, ci sono anche disegnatori emergenti che hanno offerto performances grafiche di alto livello: tra i più interessanti ci sono sicuramente Francesco Trifogli (volume 1) con il suo stile personale e ruvido; Alessandro Micelli (volume 2) con un timbro deformato e cartoonesco alla Bruce Timm, oppure Francesca Ciregia (volumi 2,3,4,5) dal tratto in costante evoluzione, differente da quello “vertighiano” di Marco Dominici (volume 3) e quello molto “americano” e dettagliato di Michel Mammi (volume 4); apprezzabile anche il minimalismo semi-parodistico di Alessandro Stinghi (volume 4) e l’incredibile stile cinetico di Mario del Pennino (volume 4), quello dettagliato alla Moebius di Edoardo Natalini (volume 5) o ancora la padronanza del chiaroscuro a matita di Paolo d’Antonio (volume 4) e l’estremismo pulito di Federico Bertoni (volume 5), diviso tra Jack Kirby e l’argentino Carlos Meglia.
Tutti disegnatori che rivedremo sicuramente in futuro.
Dati del volume
- Editore: Crazy Camper
- Autori: Testi di Tommaso Destefanis, Disegni di artisti vari
- Formato: brossurato, 102-202 pagg. in b/n
- Prezzo: da 8 a 13 €
- Voto della redazione: 9
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