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Jonathan Steele Noir

Dopo le esperienze seriali targate Sergio Bonelli prima e Star Comics poi, la creatura più famosa di Federico Memola torna sugli scaffali grazie alla nuova casa di produzione multimediale degli ex “Kappa boys”: Kappalab.
Jonathan Steele Noir si presenta come la prima uscita di un appuntamento annuale che avrà come tema dominante un colore di volta in volta diverso.
Questo volume propone quattro storie, ovvero due inedite intervallate da due più brevi già apparse negli albi Star Comics (Strada senza uscita nell'extra #3 e Bianco e noir nel #45), tutte disegnate da Joachim Tilloca.

Il nero, che  caratterizza questa raccolta, vi sia associa e accorda nei modi più disparati.
È il genere narrativo a cui appartiene la prima storia, dove Jonathan, Myriam e Jasmine sono sulle tracce di un mostruoso killer di giovani ragazze in un quartiere a lucci rosse, una caso che il protagonista scoprirà essere ancora più complesso di quanto sembrasse e dai risvolti ancora più amari.
È l'oscurità che invade la mente dell'uomo quando viene ottenebrata dal fanatismo religioso la protagonista del secondo episodio, (Strada senza uscita), in cui la comunità composta dagli abitanti di un'intera via, guidati da una specie di fattucchiera, decide di nascondersi alla realtà.
È infine ancora genere ma soprattutto atmosfera nei due ultimi drammatici racconti accomunati dalla passione, dall'inganno e dalla vendetta, storie in cui prima l'amico Max e poi lo stesso protagonista rievocano, ripercorrono e chiudono i conti ciascuno con un passato doloroso legato a una donna che hanno amato e che ha lasciato loro un segno indelebile.

Tutti e quattro i pezzi sono in continuity (per dirla all'americana) e hanno come sfondo la realtà di Jonathan Steele, ex mercenario e collaboratore delle prorompenti Myriam e Jasmine, titolari dell'Agenzia di Investigazioni Magiche in una Terra del 2020 sconvolta da pochi anni da eventi inspiegabili che hanno provocato mutazioni fisiche in molti suoi abitanti e, soprattutto, hanno portato le arti occulte e gli esseri mitologici più svariati a convivere con la più alta tecnologia. Tuttavia è impossibile catalogare questo fumetto che ha sempre svariato dall'avventura pura al fantasy sfiorando l'horror o la fantascienza, con risvolti spionistici, bellici e persino romantici. Tutti questi elementi stravaganti ed esotici sono in realtà solo il fantastico sfondo o il mezzo prediletto dall'autore per esprimere l'umanità e la vita più vere.

Straordinarie sono le tavole di Tilloca capace di esaltare le sceneggiature di Memola. Ogni pagina, che è un piacere scorrere, riesce a esprimere una potenza vitale e materiale attraverso pochi, misurati tratti.
L'equilibrio o la prevalenza del nero e del bianco sono giocati con grande sapienza e da soli bastano a creare o a catturare la situazione congeniale. Le sue donne poi sono semplicemente irresistibili, l'esuberanza corporea delle protagoniste è resa con una carnalità e una delicatezza travolgenti.

Se lo si vuole rifiutare come categoria, il termine “fumetto d'autore” resta  comunque valido come apprezzamento e questo graphic novel lo merita tutto. Risfogliandolo è inevitabile chiedersi come abbia potuto una serie con un soggetto e una potenzialità tali avere così alterne fortune e non resta che essere grati a Kappalab per averlo riconsegnato ai lettori.

Dati del volume

  • Editore: Kappalab
  • Autori: Testi: Federico Memola Disegni: Joachim Tilloca
  • Formato: Brossurato – 144 pag. b/n
  • Prezzo: 9,50€
  • Voto della redazione: 9
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