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Alan Ford #523: Dracula

Il motivo per cui il numero 523 di Alan Ford sarà ricordato in futuro è per il messaggio di Max Bunker (alias Luciano Secchi) riguardante la chiusura definitiva della Max Bunker Press, notizia ampiamente documentata come sempre da Comicus.
Per il resto questo volume lascia poco da dire e da commentare, se per non la colorazione di pregio curata dalla figlia di Luciano, Raffaella Secchi, proprietaria della 1000 Volte Meglio Publishing che dalla prossima uscita pubblicherà la serie.

Il soggetto si basa su di un espediente utilizzato più volte in passato, la parodia di un classico della letteratura, in questo caso Dracula di Bram Stoker. È una formula applicata appena un numero addietro con Canto di Natale di Charles Dickens, in cui i personaggi originali sono sostituiti da quelli della serie e chiamati a recitare per Tobia Quantrill nel suo teatro.
Se l'idea è buona e l'inizio lascia ben sperare con la visita a Tobia dell'ispettore del ministero della Pubblica Istruzione (impersonato da Superciuk) la storia poi si appiattisce sull'arcinota trama del romanzo originale e le variazioni sul tema come i litigi tra i servi del conte Dracula (barone Wurdalack), il gobbo (Bob Rock) e lo sguattero (Geremia), che dovrebbero divertire e dare nerbo al ritmo, sono banali scaramucce, simulacri dello spirito e dell'ironia che un tempo imperversava nella testata.
E così, al termine della rappresentazione e del fumetto non è solo l'ispettore Superciuk ad addormentarsi per la noia, ma anche il lettore rischia la stessa sorte.

Alan Ford, patrimonio del fumetto seriale italiano, avrebbe bisogno di ben altro che di un cambio di casa editrice.
Max Bunker ha garantito  con il suo amore e la sua dedizione per la nona arte oltre quarant'anni di vita alla sua creatura più famosa e di successo ma forse oggi sarebbe ora di aprirsi a nuovi team creativi, promettenti o affermati soggettisti e sceneggiatori, occorrerebbe rinnovare e aggiornare personaggi e trame, rinforzare lo sparuto numero di disegnatori aggiungendo forze fresche ai seppur bravi Paolo Piffarerio e Dario Perucca, offrendo loro la possibilità di un'alternativa grafica all'inarrivabile Roberto Raviola (Magnus , cocreatore della serie insieme a Bunker) ed evitare una sterile emulazione, magari uscendo dalla rigidissima gabbia a due vignette.
Da anni la serie si limita a sopravvivere grazie agli immancabili fan ma meriterebbe di conquistare nuovi lettori e riappropriarsi del blasone passato.
Alan Ford vanta nel suo dna qualità preziose e rare nel panorama culturale italiano (soprattutto se coniugate tra loro), come la vena comica, la satira di costume e la denuncia sociale; l'augurio sentito di Comicus per questo inizio anno è di poterle apprezzare nuovamente e presto negli albi della 1000 Volte Meglio Publishing.

Dati del volume

  • Editore: Max Bunker Press
  • Autori: Testi: Max Bunker Disegni: Paolo Piffarerio
  • Formato: Brossurato – 128 pag. a colori
  • Prezzo: 5,00€
  • Voto della redazione: 4
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