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Justice League Dark #1

Una strega fuori controllo sta provocando il caos e nemmeno la Justice League riuscirà a fermarla. Questa è la visione di Madame Xanadu, una singolare avventuriera con la capacità di intravedere squarci del futuro. Ma attraverso l’uso dei suoi tarocchi, il futuro non è determinato e può essere rimodellato: l’unico modo per fronteggiare la minaccia è quello di trovare alcune persone legate al mondo dell’occulto e unirle in un gruppo. Lo stregone John Costantine, il fantasma Boston Brand/Deadman, la maga Zatanna, l’alieno cangiante Shade e il killer psichico Mindwarp si uniranno per creare una Justice League oscura, che potrebbe avere successo solo se i suoi membri si fideranno gli uni degli altri e troveranno un modo per agire insieme.

Con questa terza uscita della collana di volumi DC Dark (che segue quelli su Animal Man e Swamp Thing) esordisce Justice League Dark, il ramo arcano della Lega della Giustizia, che attesta l’indubbia qualità ed originalità delle varie serie di estrazione ex-Vertigo all’interno dell’operazione "The New 52" della DC comics. Le gesta di un gruppo di singolari quanto riluttanti anti-eroi è narrata da un autore di culto come Peter Milligan il quale, sebbene firmi un lavoro sotto tono rispetto ai suoi estri creativi degli anni ’90 (ricordiamo capolavori come Enigma, Shade the Changing Man e X-Statix del 2001), d’altro canto conferma anche il suo eccezionale talento nel cesellare in maniera non convenzionale i personaggi che scrive, con un’attenzione maniacale per la loro sfera intima ed emotiva che sfocia in una notevole opera di scavo psicologico, alla ricerca di chiavi di lettura inedite dei loro aspetti più reconditi.

La scelta di Milligan è quella di presentare i protagonisti di JLD come pedine inconsapevoli di una partita a scacchi con il fato, venendo in corso d’opera ridefiniti come eroi dalle loro stesse imperfezioni ed errori. Ben lungi dall’essere paladini senza macchia e senza paura, i vari John Costantine, Deadman, Madame Xanadu, Zatanna e Shade sono personalità problematiche le cui capacità paranormali ne tracciano i limiti e le difficoltà caratteriali irrisolte: al brutale cinismo venato da un malcelato senso di superiorità di Constantine (il personaggio meno approfondito da Milligan), si alterna l’impulsività di una Zatanna sempre tesa a mettersi alla prova per superare una profonda insicurezza; lo sceneggiatore svela poi il malessere emotivo di Deadman nel “vivere” la sua condizione di fantasma senza poter avere contatti intimi con la fidanzata Dawn (metà femminile della coppia di supereroi Hawk & Dove), oppure l’inadeguatezza e la fragilità di Shade nella propria quotidianità esistenziale e sentimentale a causa dello scarso controllo sulla propria meta-veste, che gli fornisce il potere di distorcere la realtà ma spesso gli ritorce contro le proprie fantasie e i propri incubi. Infine c’è la veggente Xanadu, pragmatica e manipolatrice, il cui potere ha segnato la sua vita con una profonda solitudine e una stanchezza emotiva sfociate nella dipendenza di droghe per attenuare le sue visioni.

L’approfondimento psico-emotivo dei protagonisti viene utilizzato da Milligan come strumento principale dello sviluppo della storia, dipanandola attraverso le loro singole e progressive caratterizzazioni. L’incipit trainante della saga, ovvero il mistero della strega, è in sé abbastanza semplice e lineare, fungendo da pretesto per l’entrata in scena dei singoli personaggi e il loro graduale avvicinarsi gli uni agli altri, con lo sceneggiatore inglese che sfrutta un canovaccio basilare scomponendolo ben presto in un mosaico di ritratti paralleli, con intuizioni ed elementi basici che vanno ad arricchire il filo narrativo della trama stessa. Il risultato è un fumetto noir-fantasy dalla struttura corale dove è quasi assente l’elemento supereroistico e il cui aspetto più brillante è la descrizione delle vicende, dei dubbi e dei fragili aspetti caratteriali dei vari personaggi: un punto di forza che, paradossalmente, è anche la debolezza maggiore di questo fumetto, visto che fagocita l’interesse del lettore relegando in secondo piano tutto il resto della narrazione.
Il disegnatore Mikel Janin dà un apporto pregevole al fumetto in virtù del suo stile pittorico ed iperrealista, dimostrandosi poliedrico nel saper alternare sequenze d’azione ad altre di confronto verbale, inventando soluzioni psichedeliche arricchite con la grafica digitale per dare il giusto peso e le giuste atmosfere alla dimensione arcana di questa serie, con trovate horror di un certo – disturbante - effetto.

Dati del volume

  • Editore: RW / Lion
  • Autori: Testi di Peter Milligan, Disegni di Mikel Janin
  • Formato: Brossurato, 144 pagg a colori
  • Prezzo: € 12,95
  • Voto della redazione: 7
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