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Un polpo alla gola

Chi ha seguito un po' il fumettomondo italiano nell'ultimo anno è impossibile che non abbia mai sentito parlare di Michele Rech, in arte Zerocalcare. Romano, classe 1983, con un passato – e un presente – da fumettista underground, legato anche all'ambiente punk capitolino e a quello dei centri sociali, ha iniziato a farsi conoscere collaborando con la rivista Internazionale e con il Canemucco di Makkox; è proprio sotto l'ala di quest'ultimo che realizza il suo primo albo a fumetti, prima autoprodotto e poi ristampato – a colori – da Bao Publishing, La Profezia dell'Armadillo: è subito successo, grazie anche al seguitissimo blog www.zerocalcare.it. Lo stile ironico, caricaturale, fortemente citazionista e altrettanto autoreferenziale fanno sì che intorno al giovane Michele si sia creato un movimento di adepti votati al culto di Zerocalcare e delle sue avventure fumettistiche che, ricordiamolo per i due o tre che ancora non lo conoscono, hanno per protagonista proprio lo stesso autore e la sua visione del mondo fortemente mediata dal suo vissuto e dall'adolescenza tipicamente nerd.

Un Polpo alla Gola è il suo secondo volume a fumetti, pubblicato questa volta direttamente da Bao con due diverse edizioni variant. A differenza dei suoi lavori precedenti si tratta, però, di una storia unica di quasi duecento pagine, e cioè quello che viene normalmente definito un graphic novel. Il racconto inizia con uno spunto autobiografico risalente all'infanzia dell'autore, similmente a quanto accade con le storie brevi; tuttavia da tale spunto reale si dipana una storia di fiction sempre mantenendo il personaggio Zerocalcare come protagonista.

L'autore è riuscito a mantenere una certa linea di continuità con lo stile e le tematiche dei lavori più brevi che lo hanno fatto conoscere al pubblico, riuscendo nel difficile intento di adattarli a una narrazione dal respiro decisamente più ampio e che attinge a piene mani dalla crime story e dal racconto di formazione alla "Stand By Me". In altre parole, anche se non mancano comicità, gag e citazionismo pop (mai slegato dal contesto, e spesso coerente con quanto visto visto nel blog, vedi la madre/Lady Cocca), tali elementi vengono fusi con maestria a una struttura più forte, più studiata nel ritmo e capace di contenere anche momenti più seriosi. La prosa e la narrazione di Zerocalcare è, come sempre, fresca e scorrevole, anche se può lasciare spiazzati vedere bambini e ragazzi parlare con un lessico a volte eccessivamente forbito e ricercato, ancor più se mischiato a una giusta e doverosa dose di volgarità.
Il tratto è quello a cui siamo stati abituati, fortemente caricaturale e capace di tradurre appieno le suggestioni dell'autore e i deliri citazionistici della sceneggiatura, anche se si notano delle scelte compositive più adatte a lavori lunghi e articolati che a storie di pochissime vignette.

In conclusione, Un Polpo alla Gola è la conferma definitiva per uno degli autori più caldi di questi ultimi tempi, che ha anche dimostrato di sapere tessere con eleganza una storia più ambiziosa senza snaturarsi e perdere i tratti che lo hanno fatto amare al grande pubblico. Chi ha voglia di leggere qualcosa di leggero e divertente troverà sicuramente pane per i propri denti, in particolar modo se ha vissuto a cavallo tra gli anni '80 e i primi '90.
Dopo la lettura rimane, però, da chiedersi se l'autore, nei prossimi lavori, sarà capace di slegarsi dal binario della citazione e dall'autobiografismo, che costituisce ancora lo spunto necessario per le sue storie.

Dati del volume

  • Editore: Bao Publishing
  • Autori: Testi e disegni di Zerocalcare
  • Formato: Brossura, 192 pagg. in b/n
  • Prezzo: € 16,00
  • Voto della redazione: 9

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Anteprima di "Un polpo alla gola" Bao publishing
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