Menu

X-Sanction 1-2

ATTENZIONE! La seguente recensione contiene SPOILER sulla trama!

Ogni grande evento viene preannunciato da un prologo che ci introduca nell’occhio del ciclone. Il problema è che, il più delle volte, questi eventi introduttivi non fanno altro che sfruttare la scia del crossover alle porte per vendere copie extra e offrire uno spettacolo sottotono e evitabile, che non dà un valore aggiunto all’opera in uscita né tantomeno si inserisce in maniera fondamentale nelle storie che andremo a leggere nei mesi successivi.
X-Sanction
, prologo di Avengers Vs X-Men, fa parte di questa sfortunata tradizione: non offre nulla di memorabile pur, almeno, permettendoci di rintracciare il “colpevole” del fattaccio.

La storia, scritta da Jeph Loeb e disegnata da Ed McGuinness, parte nel più classico dei modi, ovvero presentandoci i Vendicatori durante uno scontro contro un gruppo di supercriminali (in questo caso la Legione Letale). Gli eroi verranno di lì a poco interrotti e malmenati uno a uno da Cable, tornato in vita (non si sa come) dopo gli eventi narrati in Second Coming e intento a distruggere gli Eroi più Potenti della Terra, colpevoli (nel solito, imprecisato futuro post-apocalittico) di non aver lasciato operare la Messia mutante Hope, destinando così a morte sicura l’umanità intera. Una situazione canonica e senza sorprese, non fosse per il fatto che Cable ha solamente ventiquattr’ore per portare a termine la sua missione prima di morire (ancora) a causa del virus tecnorganico che lo tormenta dalla nascita e che ha ormai preso il sopravvento.

Nonostante le premesse standardizzate, ma comunque valide, questo prologo non riesce a brillare e a svilupparsi in maniera notevole in nessuno dei due numeri: l’urgenza di Cable viene gestita in malo modo, e invece di puntare su un conto alla rovescia disperato si preferisce risolvere la questione presentando scontri frettolosi che, specialmente nel primo episodio, si risolvono in un paio di pagine nelle quali i Vendicatori fanno una pessima figura.
Ed McGuinness dona tavole dignitose, con soluzioni accattivanti e ben pensate; l’uso delle angolazioni in alcuni momenti è degno di nota, e anche le illustrazioni dei vari personaggi sono decisamente piacevoli e sembrano richiamare il mondo dell’animazione e delle action-figure, nel più apprezzabile dei modi. Tutto questo sembra però svanire solo perché si allinea alla visione di Loeb, responsabile di una trama in cui Cable e compagnia non riescono a sviluppare lo scontro in maniera accattivante e credibile. A Cable viene detto che, a causa di uno scontro tra X-Men e Vendicatori, sua figlia Hope verrà messa in pericolo e per questo il mutante parte per una missione scavezzacollo; basta questo? Nessun approfondimento o considerazione? Per quanto Cable sia un individuo improntato all’azione e alle strategie veloci, il suo operato nella miniserie è avventato e maldestro; anche se mosso dall’amore per la figlia, l'antieroe e tutto ciò che ruota intorno alla sua decisione è analizzato in maniera troppo banale. Lo scrittore è, infatti, più orientato verso una scrittura semplice e veloce (per non dire frettolosa) simile a quella presentata durante Ultimates 3, piuttosto di addentrarsi al cuore della questione in maniera profonda e originale come ha dimostrato di saper fare in progetti come Spider-Man: Blue, per citare un esempio lampante che mostri come Loeb riesce a scrivere un personaggio come Spidey, che invece rimane qui intrappolato nell’insopportabile cliché del supereroe-macchietta utile solo a sparare freddure.
La situazione migliora leggermente durante l’episodio finale, ma non nella maniera sperata: i dialoghi, nella seconda parte, tentano di approfondire la dinamica padre-figlio/a, mettendo Cable, Ciclope e Hope al centro della disputa. Per quanto possa essere apprezzabile sviscerare certi sentimenti, il modo in cui essi vengono esposti non è sufficiente a suscitare empatia nel lettore, che viene travolto improvvisamente da un vortice di frasi fatte e soluzioni di maniera. Anche il momento nel quale Cable fallisce (umiliato e ridotto in fin di vita mentre continua a pensare alla figlia e al suo destino) invece di risultare epico fa venire voglia di voltarsi dall’altra parte...e non per la qualità della tragedia raccontata.
Solo agli sgoccioli la serie riesce a mostrarsi utile per l’economia del crossover, grazie al dialogo tra Ciclope e Cable e al soffermarsi sulla figura di Hope e sulle sue potenzialità, ancora da definire in maniera precisa.

Fortunatamente, nonostante le perplessità che smuove, X-Sanction non è necessariamente un'anteprima della qualità del progetto Avengers Vs. X-Men: La Marvel ha dimostrato in più di un'occasione che alcuni crossover, pur partendo in sordina, riescono poi a offrire quello spettacolo degno di nota che il prologo non è in grado di donare.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: testi di Jeph Loeb, Disegni di Ed McGuinness
  • Formato: Brossurato, 48 pagg. cad. a colori
  • Prezzo: € 3,00 cad.
  • Voto della redazione: 4

Galleria immagini

Torna in alto