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X-Men Deluxe Presenta 208

Dopo poco più di un anno dalla loro ultima pubblicazione italiana (avvenuta su X-Men Deluxe 195) torna sulle pagine della rinominata X-Men Deluxe presenta l’agenzia investigativa mutante per eccellenza: X-Factor.

La serie riprende esattamente da dove l’avevamo lasciata, sempre scritta da quel Peter David che anni fa la portò all’attenzione dei lettori attraverso un sagace mix di ironia, drammi e varie peripezie piacevoli e (quasi) mai banali.
Il sommario del numero interamente dedicato a X-Factor parte con una saga in due parti, la prima disegnata da Sebastian Fiumara e la seconda da Emanuela Lupacchino, quest'ultima all’azione anche per quasi tutto il resto dell’albo che prosegue con una saga completa ambientata a Las Vegas e che vede l’agenzia investigativa di Jamie Madrox e soci incrociare la strada con famose guest-star provenienti dal pantheon delle divinità norrene.

Il tratto di Fiumara si sposa perfettamente con le atmosfere della serie ed è in grado di riassumere in maniera degna di nota la narrazione di David. I dettagli particolareggiati di alcuni abiti ed espressioni sono ammirevoli e, mentre questo episodio gioca con toni più cupi e urbani, quelli successivi disegnati dalla Lupacchino fungono da contraltare, facendosi più luminosi e diventando graficamente sempre più particolareggiati e perfezionati, quasi a suggerire che l’italiana, col suo tratto morbido, abbia preso strada facendo sempre sempre più confidenza coi personaggi fino ad arrivare a mostrare il suo meglio nella rappresentazione di Thor, raffigurato in giusto bilico tra il moderno e il classico.

Su X-Factor è però la narrazione a far la parte del leone. La prosa di Peter David fa centro anche stavolta, mostrando un autore in sintonia con le storie che vuole narrare, che si diverte nel farlo riuscendo a far divertire a sua volta: l’ironia presentata fa ridere di gusto il lettore a più riprese grazie a battute taglienti e realistiche, messe in bocca a personaggi sempre ben definiti e caratterizzati. Degno di nota è il rapporto d'amore tra Shatterstar e Victor, trattato con intelligenza, serietà e soprattutto con un realismo che non mira alla soluzione semplice o al politically correct.
L’intero cast di comprimari è un fiore all’occhiello: nessuno viene lasciato da parte o sembra un personaggio di secondo piano, caratteristica questa che rende la serie di David una tra le più godibili del panorama mutante, se non la migliore. Gli intrecci narrativi tra i protagonisti godono sempre di ottima salute grazie a buone trovate che catturano il lettore con naturalezza. Le vicende personali di Madrox e i suoi colleghi rimangono sempre il motore principale della serie, che lascia il più delle volte il filone prettamente supereroistico sullo sfondo, garantendosi una formula originale e sempre ben dosata tra il naturale susseguirsi degli eventi e l'effetto sorpresa, mai usato solo per il gusto di stupire ma sempre ben contestualizzato.

Unico neo presente nelle sei storie del volume è la conclusione della saga, che può risultare un po’ forzata o frettolosa ma che lascia spazio a un nuovo sviluppo narrativo interessante che fornisce, insieme alle altre sottotrame presentate (specialmente nell’interludio disegnato da Valentine De Landro) un futuro come sempre interessante per questa collana.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Peter David, Disegni di Sebastian Fiumara, Emanuela Lupacchino, Valentine De Landro
  • Formato: brossurato, 144 pagg. a colori
  • Prezzo: € 6,00
  • Voto della redazione: 8
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