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Spider-Man - La morte di Jean DeWolff

Gli anni ottanta del secolo scorso rappresentano un periodo di creativa fertilità artistica per il fumetto americano che, apparentemente, non si è mai più ripetuto. Gli anni di Regan, della Thatcher e della caduta dei blocchi si sono rispecchiati nel fumetto statunitense con il processo decostruzionistico nei confronti del mito del supereroe e con l'esplosione di vicende cupe dai toni noir: da Il ritorno del Cavaliere Oscuro e Devil: Born Again di Frank Miller del 1986 a Watchmen, di Alan Moore, sempre del medesimo anno. Anche il normalmente solare Arrampicamuri di casa Marvel ha avuto il suo periodo dark, contrassegnato anche dalla presenza del costume nero: i più alti momenti di espressione sono le saghe La morte di Jean DeWolff, uscita (se si conta il sequel) tra l'85 e l'88 e L'ultima caccia di Kraven il Cacciatore scritta da J. De Matteis e pubblicata nel 1987

La morte di Jean Dewolff, nota anche come la Saga del Mangiapeccati, uscì per Spectacular Spider-Man e fu scritta da Peter David e disegnata da Rich Buckler; esattamente due anni dopo la conclusione David ne scrisse il seguito, disegnato questa volta da Sal Buscema, seguito che ne è diventato parte indissolubile e complementare, tanto che è stato raccolto nel medesimo TP sia nell'edizione Marvel originale sia nell'italica edizione Panini Comics.

La trama di fondo rientra nei canoni del giallo a tinte noir, e vede l'Uomo Ragno (insieme con Devil) cercare di scoprire l'identità del misterioso killer Mangiapeccati (Sin-Eater) per fermare la serie di omicidi iniziata proprio con quello del capitano della Polizia – nonché amica di lunga data di Spider-Man – Jean DeWolff.

Lontano dai canoni fumettistici del supereroe vs supercattivo, la lunga saga analizza in maniera efficace i concetti di colpa e di responsabilità – pur senza toccare appieno le vette di lirismo poetico de L'ultima caccia – concetti che rappresentano, da sempre, due dei topoi letterari più cari ai lettori dell'amichevole Uomo Ragno di quartiere. In queste pagine, più che mai, la distanza etica e morale fra il buono e il cattivo si assottiglia, poiché entrambi sono persone che hanno deciso di sfruttare i propri poteri per farsi giustizia da soli. E in questo dramma dell'ordine, dai motivi shakespeariani, dove anche il mite e anziano pensionante di zia May può pensare di sparare ai teppisti che lo tormentano, figura azzeccata che si pone tra la coppia Uomo Ragno e il Mangiapeccati è quella di Daredevil, quasi amletico nel suo impotente immobilismo contro una situazione che sembra sempre più sfuggirgli di mano. David è maestro nel dipingere lo sconvolgimento morale di Spider-man, specialmente nella seconda parte dell'opera, che sottrae un po' di spazio all'azione a favore di un dramma psicologico: un (super)eroe che deve, diversi anni dopo la morte di zio Ben, confrontarsi ancora con le conseguenze, anche materiali, delle sue azioni.

Il comparto grafico pesca, soprattutto nella prima parte disegnata da Buckler, dall'immaginario tipico del poliziesco noir: la città di notte, sigarette, poliziotti appostati col caffè, preti che ascoltano i peccati dei fedeli nei confessionali e, se ciò non bastasse, fa la sua comparsa persino Charles Bronson! Per quanto non sempre rigoroso nelle anatomie e nei volti, Buckler è ottimo nel dare un taglio cinematografico alla propria narrazione visiva, taglio accentuato anche dall'espediente di porre i credits a fine capitolo, come accade nei film; alcune sequenze, come quella che conclude il terzo capitolo, sono a dir poco spettacolari. Ottima anche le seconda parte, realizzata da un Sal Buscema decisamente in forma, uno dei disegnatori più iconici di casa Marvel.

LMDJD è una saga che non può mancare nelle librerie di appassionati di comics e di fumetto in generale. Per quanto a volte non “raffinato” e meno “di rottura” rispetto ai già citati campioni fumettistici blasonati di quegli anni – la narrazione risente ancora pesantemente degli stilemi degli anni precdenti – è un volume che rappresenta una delle storie più appassionanti e coinvolgenti dell'arrampicamuri: un Uomo Ragno in una versione dark e matura che raramente si è vista nelle storie degli ultimi anni.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Peter David, disegni di Rick Buckler e Sal Buscema
  • Formato: Brossura, 168 pagine a colori
  • Prezzo: €15,00
  • Voto della redazione: 9
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