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La Sala da Tè dell'Orso Malese

La Sala da Tè dell'Orso Malese, scritto e disegnato dal popolare autore spagnolo David Rubín, è un graphic novel del 2006 recentemente ristampato dalla Tunuè per la collana Prospero's Books. L'opera, già premiata nella categoria “autore rivelazione” al Salone Internazionale del fumetto di Barcellona del 2007 ha rappresentato, dopo Dove Nessuno Può Arrivare, una conferma per il talento indiscutibile di questo giovane autore galiziano.

LSdTdOM è una raccolta di racconti (più o meno) brevi e indipendenti che hanno come perno una sala da tè, definita “ambulatorio psico-animico dell'orso Sigfrido”, in cui personaggi di vario natura e provenienza si incontrano per vivere, o raccontare, le proprie vicissitudini.

Le storie raccontate da Rubin, praticamente tutte intrise da malinconica tristezza, hanno come filo conduttore la nostalgia. La Sala è un luogo dell'animo, dove i sentimenti dell'autore, le sue passioni e le sue esperienze si incarnano in personaggi dalla natura più disparata: animali antropomorfi, essere umani, supereroi (ci sono anche, sotto falso nome, Superman e Batman), tutti con un problema da raccontare. L'orso malese del titolo, il bonario Sigfrido, incarna forse Rubin stesso, che ascolta i problemi dei suoi clienti e cerca, davanti a una tazza di tè, di dare un consiglio. Significativo come Sigfrido non rimanga confinato al ruolo di vecchio saggio-dispensatore di consigli per tutta la durata del volume, ma diventi anch'egli protagonista di un racconto struggente e drammatico. Geniale anche la copertina del volume, che pone il lettore in soggettiva davanti a una tazzina fumante, quasi per invogliarlo a condividere, con gli altri personaggi rappresentati, questo luogo dell'animo. Rubin è maestro nel dipingere delicate storie di sofferenza e malinconia, senza dimenticare però di lanciare di volta in volta un messaggio di speranza, anche se tenue.

Il comparto grafico presenta una soluzione in toni di grigio che fa ampio uso di retini per il riempimento. Il tratto è buono, così come si nota un certo studio della composizione sia delle inquadrature che del montaggio. Da segnalare il sottile divario tra lo stile scelto per la rappresentazione, un deformed che normalmente sarebbe consono per storie leggere ma che comunque trova la sua giusta dimensione nelle atmosfere delicate ma mai cupe del fumetto.

Qualcuno potrebbe (senza essere in torto) trovare ripetitivo il contenuto delle vicende rappresentate e lo stile tutto sommato semplice e cartoonesco può non trovare il favore di chi è più legato a uno stile di rappresentazione più realistico e “studiato” ma, in definitiva, LsDTdOM è un prodotto veramente molto buono, che non può mancare nella collezione di ogni appassionato di fumetto europeo.

La Sala da Te dell'Orso Malese, scritto e disegnato dal popolare autore spagnolo David Rubín, è un graphic novel del 2006 recentemente ristampato dalla Tunuè per la collana Prospero's Books. L'opera, già premiata nella categoria “autore rivelazione” al Salone Internazionale del fumetto di Barcellona del 2007 ha rappresentato, dopo Dove Nessuno Può Arrivare, una conferma per il talento indiscutibile di questo giovane autore galiziano.

LSdTdOM è una raccolta di racconti (più o meno) brevi e indipendenti che hanno come perno una sala da the, definita “ambulatorio psico-animico dell'orso Sigfrido”, in cui personaggi di vario natura e provenienza si incontrano per vivere, o raccontare, le proprie vicissitudini.

Le storie raccontate da Rubin, praticamente tutte intrise da malinconica tristezza, hanno come filo conduttore la nostalgia. La Sala è un luogo dell'animo, dove i sentimenti dell'autore, le sue passioni e le sue esperienze si incarnano in personaggi dalla natura più disparata: animali antropomorfi, essere umani, supereroi (ci sono anche, sotto falso nome, Superman e Batman), tutti con un problema da raccontare. L'orso malese del titolo, il bonario Sigfrido, incarna forse Rubin stesso, che ascolta i problemi dei suoi clienti e cerca, davanti a una tazza di the, di dare un consiglio. Significativo come Sigfrido non rimanga confinato al ruolo di vecchio saggio-dispensatore di consigli per tutta la durata del volume, ma diventi anch'egli protagonista di un racconto struggente e drammatico. Geniale anche la copertina del volume, che pone il lettore in soggettiva davanti a una tazzina fumante, quasi per invogliarlo a condividere, con gli altri personaggi rappresentati, questo luogo dell'animo. Rubin è maestro nel dipingere delicate storie di sofferenza e malinconia, senza dimenticare però di lanciare di volta in volta un messaggio di speranza, anche se tenue.

Il comparto grafico presenta una soluzione in toni di grigio che fa ampio uso di retini per il riempimento. Il tratto è buono, così come si nota un certo studio della composizione sia delle inquadrature che del montaggio. Da segnalare il sottile divario tra lo stile scelto per la rappresentazione, un deformed che normalmente sarebbe consono per storie leggere ma che comunque trova la sua giusta dimensione nelle atmosfere delicate ma mai cupe del fumetto.

Qualcuno potrebbe (senza essere in torto) trovare ripetitivo il contenuto delle vicende rappresentate e lo stile tutto sommato semplice e cartoonesco può non trovare il favore di chi è più legato a uno stile di rappresentazione più realistico e “studiato” ma, in definitiva, LsDTdOM è un prodotto veramente molto buono, che non può mancare nella collezione di ogni appassionato di fumetto europeo.

Dati del volume

  • Editore: Tunué
  • Autori: Testi e disegni di David Rubín
  • Formato: Brossura, 192 pagg. in b/n
  • Prezzo: 14,50
  • Voto della redazione: 8
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