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Virtus

Gengoroh Tagame è considerato, a ragione, il re del bara manga; non a caso è stato il primo autore di questo genere a essere stato sdoganato in Italia, prima da Black Velvet nel 2009 con Racconti Estremi, e ora da Ren Books che pubblica questo Virtus.

E non poteva esserci scelta migliore perché l’ambientazione nelle arene dei giochi dell’antica Roma ben si adegua ai temi classici di Gengoroh come la violenza estrema e la sottomissione fisica e sessuale del debole, che in questo caso risultano veritieri e senza forzature eccessive.

La storia si concentra sul rapporto tra Crescens, stella tra i gladiatori, e Gaius ultimo arrivato nel campo di addestramento e vittima designata. Alla lotta nelle arene, per la giovane recluta, si affiancherà la lotta contro i soprusi sessuali di Crescens che non risparmia a Gaius umiliazioni e sottomissioni fisiche e morali, alimentando l’odio provato da quest’ultimo che non avrà altro scopo nella vita se non la vendetta. Il rapporto schiavo/padrone, però, è destinato a mutare e a trasformarsi in qualcosa di simile all’amore, pur nel senso virile del termine, che ben si adegua all’ambientazione violenta della vicenda.
I fan di Gengoroh Tagame troveranno in Virtus l’autore che conoscono: liquidi seminali che si mescolano al sangue della battaglia, corpi nerboruti e sudati che si contorcono in scene sessuali che sono un pugno nello stomaco per la veridicità con cui sono disegnate e inserite in una trama in cui la violenza è il mezzo utilizzato dal potente per sottomettere il debole.
Contrariamente ad altre opere dell’autore, però, qui sembra esserci un barlume di speranza per i protagonisti della storia; se all’inizio Crescens sodomizza Gaius per pura manifestazione di potere, man mano che si prosegue nella lettura, inizia a sorgere il dubbio che questa violenza, che ci è parsa gratuita, in realtà è il mezzo utilizzato per salvare una giovane recluta da un mondo cui era giunto impreparato, cioè quello dei gladiatori di Roma, dove ogni gioco nell’arena potrebbe essere l’ultimo e si combatte per la vita. Stuprando Gaius, Crescens alimenta in lui quella rabbia che gli salverà la vita.

Il disegno di Tagame è pulito, realistico, dettagliato e accurato nella realizzazione dei costumi dell’epoca; da elogiare il lavoro di documentazione svolto dall’autore, anche se la descrizione del mondo gladiatorio è un po’ didascalica, e le ambientazioni non sono rese quasi per nulla visto la povertà degli sfondi utilizzati all’interno di tavole che si concentrano più sui corpi e i personaggi che su scenografie da peplum. La descrizione delle gerarchie e delle armi utilizzate, però, è molto acccurata e funge da gradita cornice alla vicenda principale.

L’edizione Ren Books, infine, è più che buona con una brossura solida, una scelta della carta dalla grammatura adeguata e, soprattutto, una traduzione di tutto rispetto.

Dati del volume

  • Editore: Renbooks
  • Autori: testi e disegni di Gengoroh Tagame
  • Formato: Brossurato, 128 pagg. b/n
  • Prezzo: € 13,00
  • Voto della redazione: 7
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