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X-Men: Preludio a Scisma

A un passo dal baratro Paul Jenkins monta un obiettivo macro e scava all'interno degli animi dei quattro personaggi più carismatici e, al momento, rilevanti del mondo mutante: Xavier, Magneto, Ciclope e Wolverine.

Preludio a Scisma è uno speciale che può sembrare una raccolta di one-shot ma che dimostra, invece, un'incredibile coerenza interna, imperniata sulla creazione dell'atmosfera. Gli eventi, di per sè, sono infatti minimi e l'attenzione si concentra su un doppio livello che privilegia l'interiorità dei personaggi e la narrazione di un arco di tempo piuttosto ristretto.
Pretesto per lo scavo nell'animo operato da Paul Jenkins è l'arrivo di una, non ben precisata, minaccia destinata a colpire la popolazione mutante, asserragliata tra i confini di Utopia, e la conseguente necessità per Ciclope, ormai leader indiscusso della nazione mutante, di prendere una decisione su come fronteggiare il pericolo incombente.
Pericolo che, come fa notare anche Marco Rizzo nelle note, non viene mai specificato per tutta la durata dell'albo; ciò crea un incredibile crescendo di inquietudine, all'interno della quale il sentire dei personaggi presi in esame risulta amplificato.

Lo stile graffiato e sporco di Roberto De La Torre, i suoi neri profondi o polverosi, contribuiscono a dare la giusta iniezione al meccanismo della tensione che percorre tutta la storia. Il primo capitolo ci riporta l'ottica di Xavier e si configura come il vero e proprio passaggio di consegne e responsabilità, non plateale e aggressivo come nel giorno in cui Xavier fu cacciato dal suo ruolo di guida (in seguito alla scoperta del destino del team di Vulcan), ma disteso e dimesso. De La Torre ci restituisce un Ciclope marziale, nella postura e nella corporatura massiccia, imponente anche di fianco a uno Xavier non più in carrozzella ma dal viso che sembra riflettere il passare degli ultimi cinquant'anni di storie mutanti.

Il capitolo dedicato a Magneto, con i disegni di Andrea Mutti, è forse quello narrativamente più debole. Di nuovo, si parla del piccolo Max Eisenhardt e della sua famiglia durante i tempi del nazismo, di Magda e Anya e del primo scontro tra il signore del magnetismo e il primo team mutante. Anche in questo caso niente di nuovo, con la differenza che il passato di Magneto non è mai stato troppo approfondito e può stancare rileggere sempre degli stessi momenti (se si eccettua la sola tavola che racconta il passato del padre).
Lo stesso Mutti sembra fuori forma. Dopo le prime pagine in cui descrive in modo evocativo la giovinezza del giovane Lensherr/Eisenhardt si nota un calo nelle fisionomie e nelle anatomie: le scene d'azione, soprattutto, rivelano posture goffe, poco credibili, mentre i visi dei vari personaggi si fanno, in molti casi, affrettati.

Con il terzo capitolo Ciclope domina il volume con tutto il suo spessore di leader. Il tratto armonioso e classico di Will Conrad scorta il flusso di coscienza di Scott Summers verso la piena consapevolezza del proprio ruolo e della propria responsabilità, tracciando una parabola che parte dalla scoperta dei poteri, in giovane età, fino ad arrivare all'impavido generale della nazione mutante. La conclusione dell'episodio giunge con la decisione riguardo al pericolo imminente: i mutanti fuggiranno da Utopia o combatteranno per la loro nuova "casa"?. La sceneggiatura di Jenkins mostra qui il valore corale dei quattro capitoli, riprendendo situazioni e battute della prima storia e rimpolpando, durante il dialogo con Emma, l'angoscia legata alla misteriosa minaccia.

Chiude il volume la racconto della vicenda vista dall'ottica di Wolverine, realizzato da un Clay Mann dallo stile più monumentale e volumetrico rispetto a quello dei suoi episodi di X-Men Legacy. Gli Howlett e Rose, il Dipartimento H e il programma Arma X, le battaglie con il gruppo e Jean Grey, vengono messi in evidenza da Jenkins come punti nevralgici della storia di Logan, storia che scorre in parallelo con i pensieri del mutante canadese e con l'allarmante situazione su cui i quattro capitoli pongono l'attenzione.
Wolverine e Ciclope sono sempre stati due personaggi agli antipodi, rivali in amore e opposti nelle vedute, ma negli anni c'è stato un progressivo avvicinamento tra i due, ora consapevoli dell'importanza che l'uno ha per l'altro.

Dopo un'attesa, costruita per oltre novanta pagine, la storia si interrompe con un tuffo nel vuoto, a creare l'attesa per l'evento imminente. Quasi dispiace, sul finire, constatare il picco di carisma raggiunto da Ciclope e pensare a quanto riportato in copertina: preludio a Scisma; quasi cinquant'anni per unificarli e pochi mesi per dividerli di nuovo.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Paul Jenkins, disegni di Roberto De La Torre, Andrea Mutti, Will Conrad e Clay Mann
  • Formato: brossurato, 96 pag. a colori
  • Prezzo: € 4,30
  • Voto della redazione: 7
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