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Astro City – L’età Oscura 1-2

Dopo un lungo periodo di attesa, che ha messo a dura prova la pazienza dei lettori, la Magic Press è tornata finalmente a pubblicare in Italia il materiale rimasto ancora inedito di Astro City, la serie aperiodica di Kurt Busiek, nonché uno dei comic book supereroistici più maturi e concreti degli ultimi 15 anni.
L’Età Oscura è il capitolo più lungo e complesso dell’intera serie, che la Magic ha saggiamente pubblicato in due corposi volumi, uno a distanza di qualche mese dall’altro, permettendo così al pubblico di leggere questa saga tutta di un fiato.

Non è facile riassumere la trama, vista la presenza di numerosi personaggi ed incipit che ne arricchiscono il tessuto, ma l’intreccio centrale ruota intorno a due figure, raccontando le loro rispettive storie attraverso un periodo di ben 50 anni. Partendo dal 1959 e iniziando un lungo cammino parallelo che si concluderà ai giorni nostri, conosciamo Charles e Royal Williams, due fratelli afroamericani, testimoni e poi protagonisti di alcune vicende legate alla storia di Astro City. La loro vita sarà legata in maniera drammatica a quella di Silver Agent, generoso supereroe del quale sarà svelato il misterioso e drammatico fato, più volte accennato in passato, tanto da essere diventato uno dei misteri principali della serie. Nel corso del tempo, i due fratelli prenderanno strade diverse e conflittuali – criminale uno, tutore dell’ordine l’altro - affrontando una duplice evoluzione che li porterà sul sentiero della vendetta e della giustizia.

Con questa epopea, divisa in 16 parti, Busiek ha realizzato un corposo manifesto di intenzioni narrative e concettuali perfettamente riuscite, dipingendo un moderno affresco della memoria, grazie a un nostalgico ed abile compendio di cinque decadi di storia americana e di fumetti americani, integrato nella trama. Innanzitutto, con la scelta dei due protagonisti, l’Età Oscura è la rappresentazione più eclatante delle idee-cardine alla base della serie stessa; Astro City ha sempre raccontato in maniera realistica ed introspettiva la figura del supereroe, grazie ad un approccio esistenzialista e contestualizzato in una realtà sociale, immediatamente riconoscibile da ognuno di noi. Gli eroi non sono mai protagonisti assoluti di una storia, ma la vivono attraverso gli occhi della gente comune, delle persone di strada che, in quanto tali, interagiscono attivamente diventando loro stesse il fulcro della narrazione. La chiave di volta, tanto della serie quanto di questa specifica saga, è che eroi e criminali sono innanzitutto persone, che vivono, muoiono, sbarcano il lunario, proprio come il resto della gente. I due fratelli Charles e Royal rappresentano proprio la transizione che intercorre tra il cittadino, l’eroe e il criminale; Busiek li utilizza per attraversare decenni e scenari diversi, non solo della storia del suo paese, ricostruendo atmosfere, mode, fatti storici, movimenti sociali e criminalità organizzata a cavallo degli anni ’60, ’70 e ‘80, ma citando anche tutti i generi e i personaggi più rappresentativi del fumetto e dell’intrattenimento americano: dalla Black Exploitation con guerre tra criminali alle "Amazing Stories" con alieni, eventi cosmici e viaggi nel tempo; dai vigilanti di strada in stile Daredevil/Punisher agli eroi magici tipo Ghost Rider/Doctor Strange; dai cattivi deformi (sulla falsariga di Batman e Dick Tracy) ai super-agenti segreti (alla Nick Fury), citando Capitan America, Alan Moore, Swamp Thing e il Tron degli anni ’80, tanto per fare solo alcuni nomi.

Da quest’ultimo punto di vista, la complessità de L'Età Oscura consiste non solo in un lungo e progressivo percorso evolutivo di storia e personaggi attraverso gli eventi più disparati, ma anche nell’esercizio meta-citazionistico di Busiek, il quale inserisce sotto traccia non pochi contenuti e considerazioni fortemente evocative e metaforiche. Per lo sceneggiatore, questa miniserie rappresenta la perdita dell’innocenza degli Stati Uniti nel corso del tempo, perdita che si è poi replicata anche nel fumetto, evolvendosi con il passaggio dalla Golden alla Silver Age ed assumendo via via un linguaggio con toni, tematiche, characters e confini morali sempre più adulti, reazionari, ambigui e certamente non più incontaminati come in origine. Un’evoluzione, quella di un paese e di un mass media (entrambe riassunte nella figura di Silver Agent e nell'idea del suo viaggio), sulla quale Busiek pone un’aperta riflessione generazionale, rendendola la spina dorsale dell’intera saga, disegnata - non dimentichiamolo - con dovizia di particolari da un artista dallo stile classico e suggestivo come Brent Eric Anderson, illustratore di Astro City fin dal suo primo numero.

Dati del volume

  • Editore: Magic Press
  • Autori: Testi di Kurt Busiek, Disegni di Brent Eric Anderson
  • Formato: Brossurato, colore, 252 pag. (vol.1), 240 pag (vol.2)
  • Prezzo: € 20,00 Cad.
  • Voto della redazione: 9
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