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Durango 1 - I cani muoiono d'inverno

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Dopo i primi due titoli dell'iniziativa editoriale di fine 2011, evidentemente con riscontri positivi sul mercato, GP Publishing decide di proseguire la proposta di materiale francofono nel più classico e fortunato formato all'italiana: 96 pagine in bianco e nero in albi brossurati che contengono l'equivalente di due volumi originali.
Dopo il fantasy di Wisher e il gothic de Il Cacciatore ecco sbarcare il western con Durango, lunga saga creata dallo stesso artista del principe Kergan, Yves Swolfs.
E questa volta la scelta della monocromaticità appare più apprezzabile rispetto ai primi titoli pubblicati: ottima è, infatti, la resa tipografica e la mancanza del colore passa in secondo piano perché non strettamente necessario. Il tratto preciso dell'autore belga sopperisce con grande stile alla bisogna e la scorrevolezza delle sceneggiature lasciano a chi legge la sensazione di non avere affatto sprecato il tempo della lettura.

Durango è un titolo che, per comodità di catalogazione, viene etichettato come uno spaghetti western, e di questo sottogenere ha le caratteristiche peculiari: personaggi tagliati con l'accetta, violenza a gogò talvolta gratuita, il sapore figurato della polvere (o della neve, in certi frangenti), improvvisi scatti d'ira e di passione, poche chiacchiere e tanta azione, l'applicazione della legge del più forte, onore, vendetta, solidarietà etc..
Ma Swolfs riesce ugualmente a delineare un protagonista singolare, un pistolero costretto a sparare in maniera innaturale poiché la sua mano è irrimediabilmente rovinata. Lo stesso pistolero che affronta intere bande di fuorilegge con l'intento di stabilizzare il territorio, tanto da essere soprannominato "Pacificatore", e non per suo stretto tornaconto.

Nel primo episodio, lo stesso che porta il titolo dell'albo, Durango Lang - lo conosciamo proprio on the road, senza grandi squarci sul suo passato - è chiamato dal fratello Harry, il quale non condivide la scelta di vita del consanguineo, per aiutare la sua cittadina ad ottenere quella tranquillità che alcune teste calde capitanate dal senatore Howlett hanno messo in discussione. Costoro vogliono ottenere il controllo sull'intero territorio e per questo ingaggiano una sanguinosa lotta di sopraffazione con la banda di Arch Lanning.
Durango, sulla strada per raggiungere la nevosa White Valley, decide di prendere le difese del più debole, rimanendo sempre più coinvolto nell'azione, quando apprende che Harry è stato assassinato da Angus Reno (fisicamente un clone di Klaus Kinski), infingardo killer al soldo del senatore.
Nel corso di una spedizione ai suoi danni, viene ferito alla mano destra, perdendo la sensibilità dell'arto. Decide, quindi, di adottare una tecnica spartana per difendersi: in questa prima versione lega a entrambi i polsi la pistola, ma nel prosieguo delle sue avventure troverà soluzioni più efficaci e meno dolorose per lui.
Con il fondamentale apporto di Rosie, una bella ragazza del saloon con la ferma volontà di fuggire da lì per cambiare vita, si giunge a una concitata conclusione che non vi anticipiamo.

La seconda parte dell'albo contiene la storia "La forza dell'ira", lo scenario è quello classico del Wyoming con i suoi ampi spazi aperti e le sue piccole cittadine civilizzate. Assistiamo alla riunione della banda di Crazy Joe Callahan in procinto di rapinare una banca; hanno già pianificato che nel caso le cose si mettessero male, come difatti accadrà, fuggiranno verso il villaggio di Peacefull Church. In questa località ritroviamo Durango, in convalescenza dopo i fatti del primo episodio, e presto le personalità forti arriveranno a un punto di non ritorno.
Il nostro, infatti, riesce ad eliminare il figlio maggiore del capobanda, mentre un altro soccomberà per mano di una giovane costretta a difendersi dalle angherie. Crazy Joe monterà su tutte le furie e ci sarà uno scontro furioso dove Durango assurgerà a difensore del villaggio.
Nel corso di questo episodio l'eroe arma artigianalmente un fucile a canne mozze in modo da non dover necessariamente mirare al bersaglio per colpirlo, con conseguenze facilmente intuibili.
Con una trama più lineare rispetto al primo libro, qui Durango raggiunge il suo stato di icona del western quasi crepuscolare, incarnando alla perfezione i topoi tanto della letteratura, disegnata e non, quanto della cinematografia di genere.

GP Publishing presenta un albo stampato con la consueta perizia tipografica, unico appunto è per la grafica di copertina che non convince, troppo scarna nella sua esteriore essenzialità.

Dati del volume

  • Editore: GP Publishing
  • Autori: testi e disegni di Yves Swolfs
  • Formato: brossurato, 96 pag. in b/n
  • Prezzo: testi e disegni di Yves Swolfs
  • Voto della redazione: 7
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